Capitolo 12. Nadine

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L'indomani chiamai Kim al telefono, dopo aver di preparare il pranzo per Lily.
« Sei libera adesso? », le chiesi.
« Certo, hai bisogno con Lily? », mi chiese felice.
« Nono, volevo solo uscire con te a fare qualcosa. », le risposi sorridendo, nonostante lei non potesse vedermi.
« Va bene ma, chi starà con Lily? », mi chiese preoccupata.
« Ora chiamo mio zio e probabilmente me la terrà lui. », le risposi tranquillizzandola.

« ECCOMIII. », urlò lei quando le aprii la porta. Aveva corso velocemente per le scale e aveva il fiatone, ma la trovavo molto sexy.
« Allora noi andiamo, diverti con lo zio Lily. », Salutai la mia sorellina dopo aver salutato prima Kim che era appena arrivata.

« Allora dove andiamo di bello? », mi chiese mentre saltellava camminando davanti a me.
« Non lo so. », risposi pensando a qualcosa.
« Conosco un parco dove passare un po' di tempo. È lontano da qui ma ho la macchina parcheggiata qua vicino. », mi propose.
« Va bene. », le risposi sorridendo.

« Eccolo qui. », disse lei indicando il parco appena parcheggiò l'auto.
« Wow, non l'avevo mai visto. Non vengo mai in questa parte della città. », ammisi cominciando a camminare.

Ci sedemmo in due altalene vicine, a parlare, finché un ragazzo e una ragazza non ci passarono accanto.
« Li stai guardando anche tu vero? », mi chiese con voce maliziosa.
« Sì. », le risposi ridendo.
« Vai a parlare con lui. Così poi te lo scopi. », mi incitò ridendo.
« Non voglio. Vacci tu. », la incitai io spingendola scherzosamente.
« Non mi piacciono i maschi. », ammise schifata.
« Sei lesbica? », le chiesi stupita.
« Pensavo si fosse capito. Tu invece sei etero? », mi chiese.
« Sì, non ho mai provato nulla per una donna. », le confessai.
« Quindi, se io facessi questo. », disse avvicinandosi al mio viso, e per un attimo persi il respiro. « Non proveresti niente? », continuò poi azzerando quella poca lontananza, con un bacio molto passionale.
« Non lo so. », ammisi, più a me che a lei.
« Non volevi andargli a parlare perché non vuoi farti il primo che passa o perché sei proprio vergine? », mi chiese curiosa.
« Nono, non sono vergine. Ho scopato tante volte, troppe, soprattutto con sconosciuti però, con il tempo ho perso interesse. Non mi soddisfano abbastanza e poi ho paura di perdere il controllo di nuovo se mi lascio andare troppo con uno sconosciuto. », ammisi.
« Eri dipendente? », mi chiese realmente attenta a quello che stessi dicendo.
« Parecchio. », ammisi fissando il prato.
« Comunque, se i maschi non ti sanno soddisfare è perché non sanno dove mettere le mani. La maggior parte fanno sesso e si occupano solo del loro benessere. I porno hanno fottuto il concetto di stimolazione. Pensano solo al metterlo dentro e basta. Invece bisogna saper stimolare bene anche la donna. », mi spiegò.
« Che bello essere capita finalmente. », dissi sorridendo.
« Scusa la domanda ma, ti masturbi almeno? », mi chiese.
« Non ci trovo gusto. », ammisi.
« Facevi solo con le dita? », chiese mentre si assicurasse con lo sguardo che nessuno potesse udire la conversazione.
« Sì. », risposi.
« Vieni con me. Voglio aiutarti con una cosa. », mi disse trascinandomi in macchina.
Non capivo quali fossero le sue intenzioni ma decisi di non fare domande.
Parcheggiò la macchina in un parcheggio vicino ad una via piena di negozi.
« Ora copriti gli occhi, tu guido io in un posto. », mi ordinò e io obbedii.
Quando riaprii gli occhi capii che mi aveva portata in un sexy shop.
« Perché qui? », le chiesi.
« Io tra poco sarò la proprietaria di questo posto, mia sorella sta morendo e mi ha intestato il negozio. », mi disse senza rispondere alla mia domanda.
« Perché siamo qui? », le ripeteia domanda.
« Come ti dicevo prima i maschi non sanno dove mettere le mani e nemmeno tu sai cosa ti piace. Per questo esistono i sex toys. E conosco quelli che farebbero al caso tuo. », mi spiegò mentre camminava verso uno scaffale specifico mentre la seguivo.
« Sarebbe? », le chiesi confusa.
« C'è un set da tre: rossetto, mascara e un pennarello per il trucco che farebbe proprio al caso tuo, i primi due sono per la stimolazione del clitoride e il terzo per quella interna. Poi un doppio vibratore, sia esterno che interno. », disse porgendomeli in mano.
« In cosa dovrebbero aiutarmi quindi? », le chiesi ancora non capendo dove volesse arrivare.
« Sei proprio stupida, servono per capire te stessa e aiutarti nei tuoi prossimi rapporti, soprattutto per dire chiaramente al partner di cosa hai bisogno. », mi spiegò ridendo scherzosamente. « Li prenderai quindi? », mi chiese facendomi gli occhioni dolci.
« Va bene. », dissi imbarazzata. « Però tu sta sera vieni con me ad un festino. », la ricattai.
« Non c'è bisogno di ricattarmi. Ci sarei venuta lo stesso con te. A sto punto andiamo a fare un po' di shopping di vestiti va bene? », mi chiese con un sorriso.
« Sì, ok. », le risposi avvisandomi alla cassa a pagare.
« Pago io. », si offrì lei.
« Kim, non preoccuparti, sono piena di soldi, non è un problema. », le dissi.
« Ti ci ho portata io però, quindi pago io. », disse ostinata a voler avere la meglio.
« Se proprio ci tieni. », mi arresi capendo che non voleva veramente arrendersi.

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