<<linee Maya! l-i-n-e-e!>>mi urla contro la mia maestra per la centesima volta.
Blocca improvvisamente la musica e si avvicina a me.
<<questa gamba>>, comincia, prendendo la mia mano destra e attacandola alla sbarra.
Poi prende la mia mano sinistra facendola incontrare con il mio piede sempre sinistro in modo tale da poter alzare la gamba.<<deve stare così! C-o-s-ì!>>continua.
<<un minuto, a partire da adesso!>>mi ordina, mentre fa partire un timer sul suo telefono.
Sbuffo, ma senza farmi vedere.
Non voglio che si faccia una brutta idea di me.
Eppure, sono così stanca che incomincio a fregarmene del pensiero altrui.<<okey, basta così per oggi>>annuncia.
Abbasso la gamba con forza, poi prendo il mio borsone e saluto gentilmente la donna, anche se sarebbe stata l'ultima cosa che avrei voluto fare.La prima opzione era quella di urlarle un:"vaffanculo, stronza!"
La seconda era quella che, a mio dispiacere, è stata messa in atto:fregarmene di tutto e di tutti facendo l'indifferente e l'educata.Funziona sempre.
La sala relax è vuota, così ne approfitto per scrivere qualcosa ul mio diario.
Non è un diario segreto, o meglio si, è privato, ma non lo uso come lo usa una ragazzina di dieci anni scrivendoci su qualche cottarella delle medie.
Mi ha consigliato la mia psicologa di scrivere tutte le volte che esco dalla sala, ma anche quando ne sento strettamente bisogno.
19/10/24
Caro diar- no aspetta, così sembro una bambina.
Vabbè insomma, ciao.
Era un po' che non ti raccontavo qualcosa, vero? In realtà dovrebbe essere un riscontro positivo, ma la verità è che ultimamente sto cercando di tenermi tutto dentro.
Parliamoci chiaro:non avrò sempre un diario a cui raccontare cose, no?È qualche giorno che mi trovo all'interno della casetta, ed ancora non ho avuto modo di scriverti.
Chissà che cosa penserebbero gli altri se sapessero che ho una specie di "diario segreto"... pff, neanche lo immagino.Oggi la lezione è stata... monotona. Ho ripetuto la coreografia per 8 volte, e tutte e 8 le volte la maestra non è stata fiera di me.
È ancora prematuro dirlo, ma non so se sono in grado di permettermi di darle quello che lei cerca; quello spiraglio di luce che lei a visto in me, io non so più dove trovarlo.Spero solamente che questo periodo di blackout duri poco, perchè voglio riuscire a dare il meglio di me all'interno di questa scuola. È una possibilità che non torna più indietro.
Adesso me ne vado a mangiare, sto morendo di fame.
Penso che ci risentiremo presto, ne avrò bisogno.Ciao.
-maya
Ripongo il mio diario nello zaino, con la consapevolezza che tutta Italia verrà a sapere delle mie paranoie.
Bruh.
La porta si spalanca mostrandomi la figura di Diego.
<<ei>>mi saluta.
<<cia'>>ricambio sorridendo.<<devi andare a lezione o hai già fatto?>>chiede, sedendosi accanto a me.
<<già fatto>>ammetto, <<che: non se vede?>>sdrammatizzo, indicando con le mani tutta la mia figura stanca e sudata.
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se piovesse il tuo nome-luk3
Fanfiction[in corso] > > > > > Maya Smith, diciassettenne di origini Americane, entra a far parte della scuola di amici improvvisamente, per volere di un prof ancora ignoto.