La mattina seguente fu inevitabile non alzarmi all'alba a causa del sole che entrava dalla finestra e che si scontrava contro i miei occhi.
Il mio ultimo ricordo risale a ieri sera, io in giardino con Diego e Vybes a chiacchierare e fumare qualche sigaretta.
Spengo la sveglia che sarebbe dovuta suonare ben un'ora dopo.
Mi alzo velocemente e corro in cucina dato che sto morendo di fame.La mia pace dura ben poco però, perchè dei passi dietro di me mi fanno sobbalzare.
Mi giro di scatto e trovo Luca intento a mandare qualche messaggio sul cellulare.
<<dio!>>impreco, <<che ci fai sveglio a quest'ora?>>continuo, lasciando la tazza di latte sul bancone della cucina.
<<potrei farti la stessa domanda>>controbatte, mettendo da parte il dispositivo.
<<non è il momento dei giochetti, mi hai fatto seriamente spaventare>>dico, mettendo su un broncio realistico.
<<okey, scusami>>conclude, alzando le mani in segno di resa.
<<comunque sono sveglio perchè mia madre è in vacanza dall'altra parte del mondo e la produzione mi ha dato il permesso di utilizzare il mio telefono per poterla sentire>>mi spiega.Rimango di stucco, non tanto per quello che ha detto, ma piuttosto per quello che io non ho fatto.
<<cazzo! dovevo chiamare mia madre!>>urlo.
Luca si muove appena da tapparmi la bocca con una mano ed impedirmi di finire la frase, in modo tale da evitare di sbagliare il resto della casetta.
Quel contatto fa rabbrividire il mio corpo, che percepisce una leggera scossa elettrica lungo la spina dorsale.
Io lo guardo.
Lui mi guarda.
Poi entrambi scoppiamo a ridire.<<cos'è tutto questo casino?>>esclama la voce di Trigno dietro di noi.
Io e Luca ci giriamo, colpevoli.
<<per oggi ve la faccio passare, ma se vi trovo solo un altro giorno vi metto nel forno>>ci minaccia, ma non abbastanza dato che io sto ancora trattenendo un sorrisetto.
<<tutti e due>>continua, con un tono abbastanza convincente da farmi smettere di ridere.<<sissignore!>>lo schernisce Luk3, guadagnandosi una pacca sulla testa.
Trigno lascia la stanza con cautela ed io mi alzo dal divanetto per recuperare la mia tazza e filarmene in camera.
<<dove vai?>>domanda lui.
<<in camera>>rispondo, senza smettere di camminare.<<aspetta, rimani>>
Mi blocco, non sapendo bene che cosa rispondere.
Non sarei rimasta con Luca in salotto, era l'ultima cosa che volevo in quel momento.<<mh, devo andare a ripassare la coreografia, poi vorrei riposarmi un altro pochino e devo pure finire alcun->>mi blocca, impedendomi di finire la lista di tutte le mille scuse che stavo cercando di inventarmi.
Probabilmente si è accorto che sto mentendo, non sono mai brava a mentire.
Mi si legge in faccia.
Il 90% delle volte scoppio a ridere, nel 10% rimanente le mani iniziano a sudare e mi gratto incondizionatamente le dita. Esattamente come è appena successo.
<<va bene, non inventarti scuse, basta dirmi che sei stanca o che non vuoi stare con me>>ammette, ed io sono costretta ad abbassare lo sguardo.
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se piovesse il tuo nome-luk3
Fiksi Penggemar[in corso] > > > > > Maya Smith, diciassettenne di origini Americane, entra a far parte della scuola di amici improvvisamente, per volere di un prof ancora ignoto.