Giornata tranquilla, incredibilmente.
Non avevo fatto niente.
Era domenica, e di domenica non si tengono mai le lezioni, per cui tutta la casetta era affollata.
Questa era forse la cosa che mi metteva più a disagio e che mi dava più fastidio, ma non ci diedi tanto peso.
Mi trovavo in camera, rigorosamente da sola.
Sapevo che una volta varcata la porta di camera mia per andare a socializzare con gli altri, il discorso sarebbe ricaduto sulle classifiche di ieri e il fatto che la Celenteno ci avesse convocato a me, Chiara e Alessia.Rebecca sosteneva pure che io e le altre ragazze della maestra avessimo riso del suo sette e mezzo, nonostante non fosse stato così.
Sbuffo sonoramente, ma quando mi giro ritrovo la figura di Nicolò dietro di me.
<<aiuto>>dico, mettendomi una mano sul cuore.
Lui sghignazza, <<scusami, non volevo spaventarti>>, continua sedendosi di fianco a me.
Faccio finta di niente, ma la situazione è abbastanza imbarazzante.
Non ho mai affrontato importanti conversazioni con Nicolò, ma non c'è un vero e proprio motivo.
Forse nessuno dei due non ha mai sentito la necessità di avvicinarsi.Ma adesso sento che sia il momento adatto. Se lui è qui un motivo ci sarà, no?
<<cercavi Alessia o Chiara?>>domando, alludendo alle mie compagne di stanza.
Lui nega scuotendo la testa.<<cercavo te>>
Il mio cuore perde un battito.Spero che non noti che sono diventata un peperone.
<<dimmi allora>>lo incalzo, cercando di non sembrare troppo a disagio.
Allungo il braccio verso la mia borraccia verde acqua e inizio a bere qualche sorso.<<fra te e Luca c'è qualcosa?>>
Sgrani gli occhi e inizio a tossire a causa dell'acqua che mi è andata di traverso.Lo guardo storta e faccio una risatina nervosa.
<<perchè dovrebbe?>><<no così, per sapere>>continua.
<<interessi personali o altrui?>>domando curiosa.Me ne pento subito, perchè la verità è che non so nemmeno io a che fine io l'abbia chiesto.
<<personali>>
La mia postura si alleggerisce subito e butto fuori un po' d'aria dalla bocca in senso di sollievo... poi realizzo.
Personali?Mi irrigidisco nuovamente e fisso il mucchio di vestiti davanti al mio letto.
<<Nicolò io dovrei andare a pulir->>
<<lo so che non è il tuo turno ora, ci sono Daniele e Cristiana>>Deglutisco.
Il suo viso si avvicina di poco al mio, eppure non riesco a smettere di fissare le sue labbra.Il mio sguardo corre fra i suoi occhi e le sue labbra.
Occhi, labbra.
Occhi, labbra.
Occhi, labbra.Ed in un batter d'occhio le sue sono sulle mie.
Non so come accade, non me lo ricordo nemmeno.Vivo a pieno il momento, non sapendo bene perchè ciò sia accaduto.
Ci stacchiamo solo per prendere fiato, poi ci ributtiamo subito ognuno sulle labbra dell'altro.
Poi mi rendo conto.
Che cazzo sto facendo?Mi allontano immediatamente dalla sua figura.
La situazione si rivolta molto velocemente.
Qualcuno entra in camera senza bussare alla porta.
Fissl Nicolò notando che sia ancora vicino al mio corpo.
STAI LEGGENDO
se piovesse il tuo nome-luk3
Fanfiction[in corso] > > > > > Maya Smith, diciassettenne di origini Americane, entra a far parte della scuola di amici improvvisamente, per volere di un prof ancora ignoto.