Capitolo uno ~ passato tormentate

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12:30

Classica vita in Italia. Il sole splende mentre le voci dei turisti si mischiano al dialetto romano degli abitanti.
Nello sfondo il Colosseo con la sua imponenza da il tocco di classe a ciò che sembrerebbe essere la perfezione.
Roma.
La capitale d'Italia. La capitale del Mondo.

Mentre mi soffermo ad osservare un bambino che lancia il pane ai piccioni e poi si diverte a scacciarli via ritorno alla realtà.

<<Jen fai l'ordine del ragazzo devo andare un attimo al bagno>> Amanda mi passa il grembiule mentre mi precipito al bancone per servire il cliente.

<<Prego mi dica>>
<<Un cappuccino ed un cornetto per favore>>
Glielo preparo subito e procedo alla prossima cliente.

<<Bonjour, puis-je avoir un croissant s'il vous plaît ?>>
E li i miei anni di studio di francese volano al vento insieme ai piccioni.

<<Oui>> non so come lo abbia pronunciato ma spero abbia capito lo stesso.
Le consegno il croissant appena sfornato e mi dà la sua bella mancia.

Alla faccia della baguette prendetevi questi bei cornetti caldi.

<<Eccomi scusa se ci ho messo tanto>> Amanda torna e le riconsegno il grembiule mentre torno ai tavoli esterni al bar per prendere le ordinazioni.

17: 30

Il mio turno sta per finire.

Finalmente.

<<Oggi abbiamo guadagnato di più di tutto il mese messo insieme>>Amanda controlla la cassa.

<<Sai com'è, l'estate. A chi è che non piace Roma?>>

Ci togliamo le divise e lasciamo il posto agli altri del turno successivo. Andrea e Bea.

Io e Amanda camminiamo sul marciapiede con in mano un frappè che ci siamo portate via dal bar.

Mi siedo su una panchina in un parco e le faccio segno di fare lo stesso.

<<Che noia non voglio tornare a casa, devo iniziare a lavorare sulla tesi>>

<<Ah quanto ti capisco, dillo a me>>

<<L'estate è appena iniziata e già mi sto facendo tremila paranoie diverse, però quest'anno me la voglio godere fino all'ultimo e vorrei innagurarla con il botto, insomma qualcosa di divertente>>

La mia amica finisce il suo frappè in fretta e mi sorride come se le fosse balzata in mente la più diabolica delle idee

<<So io che ci vuole, dannazione mi ero scordata di dirtelo! Sta sera io, Rose e Loreen facciamo serata in un locale, vuoi venire con noi?>>

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