Capitolo quarto ~ Ultimo avvertimento

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Jackson

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Jackson

Il salone è avvolto in una penombra dorata, illuminato solo dalle luci soffuse dei lampadari di cristallo. Mi siedo sulla poltrona di velluto rosso, lo sguardo fisso sul camino spento. Il silenzio di questa villa è l'unica cosa che mi dà un senso di controllo. Ma stasera... stasera il passato torna a bussare, come un fantasma che non riesce a stare sepolto.

La famiglia Kenner.

Stringo i pugni, le unghie che affondano nei palmi. Il ricordo di mio padre è un'ombra che non mi lascia mai. La sua voce, la sua risata... e il modo in cui l'hanno portato via. Ucciso a sangue freddo. Per cosa? Concorrenza. Potere.
Due famiglie mafiose, due imperi costruiti sulla violenza. Ma loro... i Kenner... hanno fatto il primo passo. Hanno dichiarato guerra.

E io non dimentico. Non perdono.

Jennifer... Quella ragazza è solo un mezzo. Un piccolo tassello per pareggiare i conti. Eleonor sarà la chiave, ma Jennifer è la leva. Li farò pagare. Tutti. Ogni singolo Kenner dovrà soffrire come ho sofferto io.

Un rumore mi distoglie dai miei pensieri. Alzo lo sguardo. Damon è sulla soglia, lo sguardo indecifrabile come sempre. Entra senza chiedere il permesso.

<<Hai novità?>> chiedo, la voce bassa, controllata.

Lui annuisce, avvicinandosi. «Ho parlato con Jennifer. Ha contattato i suoi zii. Stanno pensando a un accordo.>>

<<Bene.>> rispondo, ma il mio tono è gelido. <<Speriamo che i Kenner siano intelligenti abbastanza da capire cosa c'è in gioco.>>

Damon sembra esitare per un momento. <<E se... se trovassero un modo per resistere? Per evitarci?>>

Lo fisso, il mio sguardo penetrante. <<Non lo faranno. Conoscono le regole. E sanno cosa succede a chi tradisce un accordo con me.>>

Silenzio. Poi, Damon si schiarisce la voce. <<Ho pensato a una... soluzione alternativa. Se Jennifer non bastasse.>>

Mi sporgo in avanti, curioso.

<<Parla.>>

<<Potremmo usare Jennifer per attirare Eleonor qui direttamente. Una volta che ce l'avremo, decideremo se eliminarle entrambe o usarle come moneta di scambio. Dipende dalla risposta della famiglia.>>

Annuisco lentamente, valutando le sue parole. <<Interessante.>>

Ma c'è qualcosa di diverso in lui. Come se stesse trattenendo qualcosa. Lo fisso, cercando di leggere oltre la sua maschera. <<C'è altro, Damon?>>

Lui scuote la testa. <<No. È solo... non so se Jennifer sia davvero consapevole del pericolo in cui si trova.>>

<<Non è un nostro problema,>> taglio corto. <<È solo una pedina.>>

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