Joon
Se solo mio padre la smettesse di decidere per me, la mia vita sarebbe migliore. Potrei addirittura smettere di fare il cretino e iniziare a comportarmi da adulto.
"Con la testa sulle spalle".
Non vuole lasciarmi seguire il mio sogno, vuole che io sia una sua fotocopia, la sua ombra, che segua la sua azienda come se fosse la mia strada. È grazie a lui se continuo a comportarmi di merda.
Esco dalla doccia, l'aria calda della stanza si mescola al profumo del mio dopobarba preferito. Sbuffando, indosso uno dei miei innumerevoli abiti sartoriali. Fare bella figura, a quanto pare, è alle basi della società e del ceto di cui faccio parte.
Mentre l'autista ci accompagna al The Gilded Lily, con il rumore del traffico che risuona in lontananza, si scatena l'ennesimo litigio.
«Non lascerò che il tuo corpo e il tuo viso siano spalmati nei maxi schermi dell'intera Corea! Non firmerai il contratto con la Dynasty Faces Seoul per fare il modello!».
«Ho venticinque anni. Posso fare ciò che voglio!».
«Scordalo!».
«Posso occuparmi dell'azienda quando non sono impegnato con gli shoot fotografici, ci sei tu, il tuo braccio destro e tutto il resto delle persone fidate. Non sono indispensabile!».
«Il lavoro prima di ogni cosa! Ricordalo Joon! Lascia stare queste stupidaggini».
Tiro un pugno al sedile. «Mi hanno offerto un contratto! È un lavoro, dannazione!».
«È grazie alla mia azienda se oggi vivi nel lusso, quindi smettila con questi stupidi sogni. Finirai per rovinare la mia immagine e quella della società!».
Entro nel ristorante dell'hotel sbuffando e maltrattando i gemelli ai polsini. L'aroma del cibo gourmet mi colpisce e il sottofondo delle conversazioni eleganti mi circonda. Sarà un'altra serata infinita.
«Però! Che schianto! Questa Dea da dove arriva, Italia?».
«Non fare il coglione, Joon! Vuoi portarti a letto anche lei? Solo questo ti viene facile!».
Alzo le spalle e lo guardo di sbieco. «Faccio quello che posso».
La cena sta diventando imbarazzante, non riesco a seguire i discorsi tra mio padre e questo "imprenditore" che maltratta la sua assistente.
Riesco ad avere un intenso contatto visivo con lei, mentre le raccolgo la bacchetta, ma non riesco a non lasciarmi scappare una battuta delle mie.
Eva è uno schianto. I capelli ricci le sfiorano le spalle e ha degli occhi smeraldo, intensi e penetranti. Indossa un elegante abito rosso che mette in risalto un fisico mozzafiato.
Il suo viso però, tradisce una tensione palpabile. Il suo capo, un uomo di mezza età con i capelli grigi e un'espressione severa, sembra godere nel farla sentire a disagio.
L'immagine di Eva che esce dal ristorante e il suo viso che riflette un misto di rabbia e tristezza, mi fa stringere i pugni e tremare il labbro superiore.
Decido di seguirla, mantenendo una certa distanza per non sembrare troppo invadente.
L'aria fresca della sera mi colpisce il viso non appena lascio la sala, e il profumo intenso dei fiori notturni del giardino mi avvolge.
Mentre accelero il passo per raggiungerla, il fruscio delle foglie solletica il mio udito.
Mi avvicino a lei e con un gesto rapido accendo la sigaretta che tiene stretta tra le labbra. La fiamma dell'accendino getta una luce calda sul suo volto, rivelando i riccioli disordinati e gli occhi intensi che mi avevano già catturato.
Le prime parole che scambiamo sono taglienti, piene di frecciatine che fanno subito capire che Eva è una ragazza di carattere, capace di difendersi con le parole come con una lama affilata.
C'è un'elettricità tra di noi, una tensione palpabile che rende ogni risposta un gioco di schermaglie verbali.
Mi avvicino a lei fino ad annullare la distanza tra di noi. Guardandola dritto negli occhi, traccio con l'indice dei piccoli e delicati cerchi che dalle clavicole scendono sui seni fino a farle rizzare i capezzoli.
Oh sì! finiranno a letto! ne sono certa 😜

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Sober Souls
Teen Fiction«Come mi hai trovata? Non dovresti essere a conoscenza di informazioni private come il numero della mia stanza!». «Non ti avrei lasciata andare...». Le sue mani afferrano i miei fianchi con fermezza. Mi attira a sé baciandomi con passione. Dopo atti...