Capitolo 5

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                                                                                        5

La serata successiva cominciò nel migliore dei modi, già alle ventidue Adam e Gary si ritrovarono ubriachi in uno squallido pub a Rainy Street, a Grove town-ovest. Nonostante fosse chiaro che i due non avrebbero retto un altro giro, James continuava a spronarli a bere. L'atmosfera era carica di energia, allegra e festaiola, un gruppo di tifosi accanto a loro beveva fiumi di birra mentre mangiava salatini; ogni tanto volavano schiamazzi. Erano tutti in torno al televisore appeso al muro, gli occhi incollati sulla partita di baseball. James inclinò il bicchiere di Gary mentre stava ancora bevendo << Tutto in un sorso Gary! >> lanciò un sorriso verso Adam << Anche stasera paghi tu? >> Adam fece cenno di sì, poi alzò gli occhi al cielo << Il prossimo lo paghi tu! >>. Le ore dentro al pub passavano in fretta e insieme a loro anche la sobrietà del gruppo. Usciti dal pub camminarono barcollando lungo il marciapiede di Rainy Street, Gary fu il primo a sedersi per terra, sotto la luce di un lampione grigiastro << Comunque, mi sono arrivate altre due pagine dal traduttore>> Adam e James erano stanchi, camminare ancora risultava impossibile. << James, sediamoci, per favore >> lo supplicò Adam << Se per sbaglio mi sdraio, potrei vomitare >> Riuscirono a sedersi anche loro, con qualche difficoltà. << Su, Su, che aspetti? Leggi queste pagine>> bofonchiò James. Gary era troppo ubriaco per riuscirci, ma volle provarci, nel mentre si sarebbero riposati. Prima di iniziare fece un respiro profondo, cercò quel barlume di lucidità ancora presente in lui, unito a tutta la concentrazione di cui disponeva al momento << Queste due pagine... spiegano come all' interno della banda dei "Wind Blades" ci fosse all'interno una precisa gerarchia, anzi all'interno di tutte le bande di questo genere... le due cariche massime sono capitano e vice, all'interno, all'interno dico. Aggiunge poi una descrizione del loro vestito tradizionale, una lunga giacca , ricoperta di ricami e di scritte varie >> passarono una decina di secondi prima che Gary avesse capito quello che aveva appena letto << Sarebbe stupendo avere dei bomber personalizzati della nostra banda >> James ci pensò un attimo << Probabilmente mi piacerebbe indossarla, ma immagino costi troppo...>> anche Adam sembrò entusiasta, Gary mise la mano sulla spalla di James << Per te ci penso io, diciamo che sarà un regalo di compleanno anticipato >>. La conversazione continuò per una decina di minuti, l'entusiasmo per la banda di quel libro sembrava aumentare poco a poco sempre di più. Adam afferrò il lampione come supporto per alzarsi in piedi << Sarebbe stupendo se domani il traduttore ci mandasse più pagine, anziché le solite due >>Gary rimase titubante per qualche secondo, avrebbe chiesto al traduttore se per una volta avrebbe potuto mandarne di più. Adam sembrò soddisfatto della risposta dell'amico << Vediamoci domani a mezzogiorno nel mio garage! Dovremmo sistemare, magari buttare qualche cosa ma poi sarà il punto di ritrovo della nostra banda, che dite? >> Gary e James sospettarono subito che questa idea fosse uno stratagemma di Adam per aiutarlo a svuotare finalmente quel garage, ormai pieno di cianfrusaglie da anni, ma entrambi acconsentirono di buon grado, non avevano percepito la solita malizia nelle parole dell'amico, il suo sguardo sembrava sincero.

Il giorno dopo, James si alzò presto. Erano le sette di mattina quando chiuse il portone di casa. Aveva qualche grammo da consegnare. Prima di uscire aveva preso il fidato marsupio nero, riempito con più tagli di banconote possibili; doveva essere sempre pronto a fornire il resto a suoi clienti. Percorse tutta Rainy Street per arrivare a Piazza del Petalo, a Grove town-ovest. Nel modo più rilassato possibile raggiunse la parte meno visitata dai turisti; una sorta di area dedicata ai cani, delimitata da un piccolo recinto. Anche se di questi ultimi se ne vedevano pochi. La piazza aveva forma circolare, era decorata con una piccola fontana posizionata nel mezzo, ricordava vagamente un sassofono, di acqua però ne zampillava poca. James aspettava immobile appoggiato sui gomiti alla staccionata. Si rallegrò quando un personaggio dall'aria pacata iniziò ad avvicinarsi verso di lui. Un cliente importante, lo conosceva bene. Trotterellò verso di lui mentre ascoltava della musica tramite degli auricolari << Ciao J, tutto apposto? >> James apparve infastidito dal tono dell'altra persona<< Apposto un cazzo Tanner, mi devi già 3600 dollari e continui ancora a comprare? Non posso farti credito per sempre...>> Tanner fece un passo indietro << J, lo sai che non posso stare senza erba, ti chiedo di farmi credito un'altra volta, domani dovrei concludere un affare a tre zeri, così ti ridò tutto insieme, ok? >> James fece una smorfia, consegnò riluttante una pallina di carta stagnola nelle mani di Tanner, si chiusero subito a riccio. << Questo è l'ultimo credito che ti faccio, vedi di rimettere le cose a posto o saranno guai per te. Chiaro? >> Tanner fece cenno di sì, dopo averlo ringraziato, se ne andò via quasi correndo. Quella mattina, James aveva da fare altre consegne, non fece caso alla fretta nel dileguarsi di Tanner e continuò per la sua strada.

Arrivata l'ora di pranzo i tre ragazzi si incontrarono davanti casa Pressley, In Trinity Street. Adam raggiunse gli altri due sotto casa con addosso una felpa, fuori dal garage sotterraneo faceva più freddo che in superficie. Scesero la lunga discesa in pietra ed arrivarono di fronte ad un vecchio cancello metallico. Adam tirò fuori dalla tasca un piccolo telecomandino nero. Il cancello iniziò ad aprirsi, emettendo una luce ad intermittenza dalle due piccole fotocellule ai lati. Le estremità del portone del garage erano piene di ragnatele, un chiaro segno che non venisse aperto da tempo. Adam afferrò il maniglione di plastica del garage << Allora ci siamo, lo apro.>> dovette sforzarsi per tirare su quel vecchio portone. Mentre saliva la mancata lubrificazione del meccanismo di apertura provocò un acuto cigolio, risuonò tutto intorno, l'odore di chiuso era nauseante, le polveri nell'aria facevano pizzicare il naso, il morbido sorriso di James degenerò in una smorfia nauseata quando un intenso odore di muffa lo costrinse ad uscire fuori dal garage << Cristo! Non si respira qui dentro >> Adam cercò di rincuorare gli altri due, adesso l'interno dell'autorimessa avrebbe preso aria, così il cattivo odore sarebbe sparito, o almeno sarebbe diminuito con il passare del tempo. Gary rimase sorpreso dalla quantità di scatoloni presenti << Ci metteremo una vita a sistemare questo disastro! Non dirmi che dobbiamo anche controllare l'interno delle scatole prima di buttarle...>> Adam lo rassicurò, tutto quello che era presente nel garage era lì in attesa di essere smaltito, quindi non doveva preoccuparsi. Passò un'ora e mezza da quando i ragazzi avevano iniziato a pulire, il garage cominciava a sembrare più ordinato, un terzo della roba era già stata buttata. Gary cercò di spostare un enorme scatolone vuoto, probabilmente era stato il cartone di un tavolo, ma un angolo dello scatolone rettangolare era bloccato da qualcosa che non gli permise di alzarlo, chiese l'aiuto di Adam, imprecando. Dopo qualche tentativo riuscirono a spostarlo. << Adam? Che cos'è questa cosa enorme? È coperta da un telo sporchissimo...>> Adam e James raggiunsero Gary, mentre quest'ultimo cercava di analizzare il misterioso oggetto. << Alzo il telo, vediamo subito >>. Sollevò il telo e lo lasciò cadere a terra, insieme ad una enorme quantità di polvere. Adam rimase sbalordito, << Ma... è...>> lo interruppe Gary <<è una vecchia moto! capita a pennello! Oggi il traduttore mi ha mandato altre quattro pagine del libro, avevamo trascurato il fatto che i "Wind Blades" girassero con delle moto, era un dettaglio irrilevante visto che voi non avevate modo di averle, ma adesso, Adam! Devi rimetterla a nuovo, è una moto stupenda! >> James si irrigidì << In ogni caso, io non posso averla, divertitevi pure senza di me...>> Adam cercò subito di rassicurarlo << J, la moto ha due posti, ti posso portare io stai tranquillo>> James si sentì ferito nell'orgoglio, come se volerlo portare fosse un'elemosina concessa dall'amico ricco di turno; << Fanculo Adam, portaci la tua ragazza dietro di te>> visibilmente innervosito, se ne andò dal garage. << Apri questo cazzo di cancello! >> Adam sospirò, era stato insensibile << Forse Ho esagerato...>>

<< Forse, ma credo che l'hai detto d'istinto, senza pensarci, alla fine volevi solo coinvolgere anche lui,>>

<< Lo so, ma... >>

<< Non ci pensare, adesso vediamo di finire a buttare queste cose. Conosco James, se è andato via così è perché vuole trovare una soluzione da solo.>>

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