Capitolo 2

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Gary si alzò di scatto dal letto, sistemò con cura le morbide coperte di raso e aprì le finestre, fuori il tempo prometteva bene. <<Buongiorno mamma! Buongiorno papà! >> Si diresse verso il salotto, la colazione pronta sul tavolo, una tazza di latte, una moka di caffè, non fuoriusciva vapore, probabilmente era già fredda. Imprecò. <<Grazie della colazione! Ah, vedo che mi hai lasciato venti dollari sotto alla tazza, che gentile>> Iniziò a bere frettolosamente il latte, ignorò del tutto il caffè. << A sparecchiare ci pensi tu? Ma come potresti, visto che sto parlando da solo!>> sogghignò. Lanciò la tazza nel lavandino, non riuscì a trattenere una smorfia. << Non sapevo che fare il genitore fosse così facile, basta preparare una tazza di latte con sotto una banconota, te lo ripeto ogni mattina! Peccato che non ci sia nessuno ad ascoltarmi. Vado a vestirmi che dopo devo uscire con i soliti, grazie per la colazione comunque...>>

Una volta celebrato il solito dramma mattutino, iniziò a vestirsi e staccò il cellulare dalla carica. Appena si fu calmato, estrasse dalla tasca il telefono

<< Buongiorno Adam >>

<< Buongiorno>>

Adam sembrò non apprezzare molto la chiamata, si limitò ad emettere un brontolio. Aspettando che sia l'amico a parlare.

<< Sono solo a pranzo, vieni da me? O magari prendiamo qualcosa in giro, dimmi tu >>

<< Va bene, dammi una mezzora per vestirmi>> non voleva lasciarlo solo.

<< Hai già parlato con James? >>

<<No Gary, appena riagganci lo chiamo subito >>

I due rimasero d'accordo per pranzare insieme, l'appuntamento era al Garden Bar.

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