Cavolo, è davvero arrivato il giorno. Il fatitico giorno del Reclutamento. Dalla finestra della mia stanza si vedono tutti i ragazzi che si dirigono all'istituto e tra poco sarò una di loro. Mi vesto in fretta e lego i miei capelli rossi. La mattina non riescono proprio a stare al loro posto. Nella camera c'è un trambusto che mi fa venire il mal di testa, tutte le mie coetanee si stanno preparando come me. Cerco di farmi strada, ma si rivela più difficile del previsto. Le sedicenni stanno acconciando i capelli alle più grandi, mentre le bambine corrono da una parte all'altra della grande stanza per prendere loro l'occorrente. Il caos a cui non mi abituerò mai insomma. Finalmente riesco a uscire e mi rendo conto di essere la prima ad essere pronta. Come sempre in realtà.
"Puntuale come sempre, Am" dice Caleb, il mio migliore amico.
"Cazzo, mi viene da vomitare"
"Passerà, ma ora andiamo in sala da pranzo, sto morendo di fame"
Ci sediamo e dopo un po' ci raggiungono tutti gli altri orfani.
Tutte le ragazze ridacchiano guardando Caleb vestito per il Reclutamento. Fin da quando è piccolo i suoi occhi verdi hanno fatto innamorare tutte quelle che incontrava. Beh, tutte tranne me. Forse è per questo che ora siamo inseparabili.
"Guarda cosa so fare" sussurra un bambino seduto accanto a me alla sua amica, per poi sollevare il bacon dal tavolo e poggiarlo delicatamente nel piatto della ragazzina. Bene, un altro con la telecinesi, come se non ce ne fossero già troppi in questo orfanotrofio. Non fanno altro che disastri. La sorvegliante entra nella stanza con la sua solita raffinatezza.
"Niente poteri qui Daniel" lo rimprovera.
"Scusi Miss Arson"
Una regola che potrebbe sembrare stupida, ma sarebbe inimmaginabile avere 60 bambini che lanciano sedie con il pensiero, mandano a fuoco tutto e si mordono l'un l'altro sotto forma di animali. Io e Caleb da piccoli però non abbiamo mai dato problemi. Lui senza poteri, e io con la mia innocua cronocinesi.
"Come tutti sapete, questa mattina avrà luogo il Reclutamento, e tutti i nostri ragazzi abbastanza grandi proveranno ad entrare alla prestigiosa I.U.S"debutta Miss Arson.
"Non tutti riusciranno, ma chi si dimostrerà abbastanza abile andrà a servire l'esercito della ribellione. Buona fortuna a tutti."
In effetti l'anno scorso non sono stati presi ben 10 ragazzi del nostro orfanotrofio, dopo essere partiti in 12. Finita la colazione, mi dirigo per un'ultima volta dalla governante insieme a Caleb.
" La ringraziamo infinitamente per tutto" le dico.
Anche se non è un posto tra i più accoglienti, è pur sempre stata casa mia da quando... Beh... Da quando Atom è stato distrutto.
"Ora non è il momento dei ringraziamenti, ma degli adii. Vi auguro tutto il bene del mondo ragazzi, fate attenzione."
Dopo ciò ci dirigiamo alla porta, dove troviamo Lana a parlare con le sue amiche. Diamine, la ragazza che ha reso la mia vita un inferno.
"Sai Amber, credo che rallentare il tempo non ti aiuterà."mi provoca mentre il suo vento mi sconvolge i capelli.
" Lasciala in pace almeno questa volta, ho la vaga impressione che non vi rivedrete"mi difende Caleb.
"Che spreco Cal. Saremmo stati una coppia perfetta. Magari quando lei verrà infilzata da una spada cambierai idea su di me."
"Lo vedremo" chiudo la conversazione.
Chiudiamo la porta dell'edificio per l'ultima volta, e tutti insieme ci dirigiamo all'istituto. Durante il tragitto uno dei ragazzi, Wallace, inizia a parlare al suo amico Jeremy.
"Il fratello di Amy ieri è stato ucciso, non aveva poteri come lei."
"Pax ne uccide sempre di più" risponde Lana, guardando Caleb.
"Si beh non è una novità. Potremmo per favore parlare di qualcos'altro? Sapete ce n'è uno proprio qui" dico agli altri, che si ammutoliscono.
Caleb fissa il terreno preoccupato.
"Non devi avere paura, hai i tuoi pugnali che ti difenderanno" cerco di rassicurarlo.
Lui annuisce. Come biasimarlo in fondo. Re Amond è un bastardo senza cuore, come i suoi tre figli d'altronde. Sembra che in quella famiglia si nasca per distruggere la vita delle altre persone.
"In questo periodo i fragili non ce la fanno, perciò è giusto che i senza poteri deboli muoiano. È il cerchio della vita, Pax semplicemente ce lo ha ricordato." aggiunge Lana.
Merda quanto la odio.
"Perché non chiudi quella bocca ogni tanto Lana!?" le rispondo.
"Altrimenti che fai?"
Mi avvicino a lei e la spingo.
"Ti rimetto al tuo posto, ecco che faccio"
"Ah davvero?"
Il suo vento mi fa schiantare contro il terreno. Quando mi sta per spingere ancora più in là rallento il tempo. È una senzazione strana, ma ti fa sentire in controllo. Mi alzo lentamente e la spingo a terra. Il tempo torna normale.
"Chi cazzo credi di essere!?"
Stava per evocare un'altra folata d'aria e io mi preparo a rispondere, quando Jeremy si mette tra me e lei.
"Avrete tempo di uccidervi a vicenda, siamo arrivati"
Mi giro e vedo davanti a me l'enorme istituto colmo di persone. Ho davanti la I. U. S. L'istuto universale per la salvezza. Ci dirigiamo verso la porta d'ingresso e lì io e Caleb ci separiamo dagli altri. Non si è ancora ripreso dalla conversazione di prima.
"Caleb, il nostro giorno è arrivato. Non pensare a questo, ok?"
"Non ci sto pensando"
Prende in mano i suoi due pugnali e li inizia ad osservare.
"No infatti non ci stai pensando"
"Lasciami in pace Am. Tu non puoi capire come ci si sente." dice per poi allontanarsi.
"Aspetta Cal!"
Accellera il passo e mentre provo a raggiungerlo vado contro a qualcuno. Cado a terra. L'ho perso.
"Mi dispiace davvero, non mi ero accorto di te. Ti sei fatta male?"
Alzo lo sguardo e vedo davanti a me un ragazzo dai capelli biondi. Gli occhi grigi mi guardano con aria imbarazzata, ma anche divertita in realtà. Mi porge la mano e mi aggrappo ad essa per rialzarmi.
" Ti diverte che io sia caduta?
"No no assolutamente"
Ci guardiamo per un po' senza dire niente, poi scoppia a ridere.
"Okok forse un po', ma mi dispiace, dico davvero. Comunque io sono Zach."
Beh Zach, hai un discreto fascino.
"Io sono Amber Shoot"
"Bene Amber, posso chiederti perché mi correvi contro? So che le ragazze non possono starmi lontano, ma non mi era mai capitato fino a questo punto" dice con un sorrisetto.
"Fidati, non correvo contro di te."
"Allora contro di chi? Un altro ragazzo?"
"Scusami, a te che importa?"
"Niente"
"Meglio così, Zach"
"Ci vediamo in giro?"
"Forse"
Mi allontano per cercare Caleb, ma non lo trovo. A un certo punto finisco in un posto isolato e mi siedo su una panchina di pietra. Che panorama.
"Come può un istituto destinato alla guerra avere un panorama così bello?" sussuro tra me e me.
"Me lo sono sempre chiesto anch'io"
Dietro di me c'è un ragazzo dai capelli e occhi scuri con sguardo spento.
"Parlavo tra me e me" ridacchio imbarazzata.
Che figura.
"Tranquilla, a volte capita anche a me. Parlare con sé stessi vuol dire parlare con qualcuno che ti capirà sempre."
"Immagino di sì"
Merda che figo.
"Sembri simpatica, spero che tu non muoia"
"Come scusa!?" smetto di fissarlo con occhi sognanti.
"Niente, lascia stare" dice per poi andarsene. "Comunque il tuo amico sta affilando i suoi pugnali davanti alla fontana".
"Grazie, credo. Mi chiamo Amber."
Lui mi ignora e se ne va.
Mi dirigo lì e trovo Caleb seduto sul bordo della fontana.
"Scusa Am, non avrei dovuto andarmene così"
"No infatti"
"Ero solo arrabbiato e volevo stare solo"
"Ti perdono, ma ora dovremmo proprio andare, la cerimonia inzia tra 10 minuti"
Corriamo verso il salone principale e ci sediamo nei primi due posti che troviamo. Arriviamo giusto in tempo.
"Salve a tutti, io sono il caporale Black, nonché preside della I.U.S., l'istituto universale per la salvezza. Dopo la fine della cerimonia, andrete nel salone delle sfide, dove dovrete superare tre prove per essere ammessi. La prova di agilità, la prova di strategia e la prova di lotta. Se le supererete tutte e tre diventerete reclute. Vi avverto, proveremo a non uccidervi, ma chi non è in grado di difendersi, morirà, i più fortunati torneranno a casa. In questi 5 anni vi insegneremo a lottare e ad andare in guerra, così che sarete pronti, una volta usciti da qui, a parteciparvi davvero. Durante questi anni verrete anche mandati in missioni speciali, nel vero conflitto, che di certo non vi risparmierà la vita. Detto questo, vi ricordo che noi lottiamo per la giustizia, la pace e la libertà fino alla morte, perché una vita senza questi tre valori non è degna di essere vissuta. Buona fortuna"
"Seguitemi" conclude una donna dai capelli corti castani.
Ci ritroviamo nel salone delle sfide, con attrezzi, bersagli e armi.
"Buongiorno ragazzi, io sono la professoressa Olivers, che vi insegnerà ad attaccare e difendervi. Per la prova di agilità tre di voi a turno dovranno superare questo percorso. Se ci riuscirete vi consegneremo un timbro da conservare per la prossima prova, così che saremo sicuri che abbiate davvero passato la precedente. Ora disponetevi in tre file e i primi inizieranno subito. È concesso l'utilizzo dei poteri" dice per poi fare un cenno ad alcuni uomini, che inziano a tirare una corda. L'enorme muro davanti a noi si apre, rivelando un lungo e mortale percorso a ostacoli esterno. Io e Caleb siamo nella stessa fila centrale e nelle due file opposte vicino a noi ci sono Zach e il ragazzo misterioso che ho incontrato in quella piazzetta isolata. Il simpaticone e il cupo. Bene.
"Sono carini, vero?" mi dice una voce femminile dietro di me.
Mi volto e vedo una ragazza con una treccia biondo platino che mi guarda con un sorrisetto e un sopracciglio alzato.
"Li stavo fissando, non è così?"
"Già, ma ti capisco, quei muscoli non passano proprio inosservati."
Ridiamo, gesto molto strano prima di rischiare di morire in un percorso a ostacoli.
"Io sono Kiera"
"Amber"
"Bene, quando i primi finiscono, iniziano i prossimi" ci comunica la professoressa.
Noto che la capofila a destra è Lana, che parte a tutta velocità. Stupido, sarà stanchissima alla fine e non potrà mantenere una velocità costante per tutto il percorso. La osservo, usa il vento il più possibile. A vederla non sembra impossibile. A un certo punto, però, ai tronchi chiodati che si muovono a destra e sinistra, Lana cerca di respingerli con l'aria, ma quando salta sulla piattaforma su cui ondeggiavano, essa si scopre essere cosparsa di una sostanza unta e lei, ignara, scivola. Un'ondata di vento emessa davanti a lei la salva dal cadere malamente, tuttavia i tronchi le vanno contro e lei non fa in tempo ad evitarli. Viene schiacciata da essi e il suo sangue macchia i loro chiodi. Il suo cadavere cade a terra. È... Morta. È davvero morta.
"Cazzo, la prima a morire" commenta Kiera con una faccia sconvolta.
"Alla fine il vento non l'ha salvata" aggiunge Caleb con voce dura.
"Andiamo Cal, sarà stata anche una stronza, ma nessuno si merita di morire così."
"Tranne Pax e la famiglia reale, ovvio" mi risponde.
Gli altri due candidati riescono nell'impresa e gli viene consegnato il timbro.
Molto presto tocca a Caleb, subito davanti a me.
"Fagli vedere chi sei, Cal. Mi raccomando, usa i pugnali."
"Lo farò, sta' tranquilla"
Lo guardo rischiare di morire per tutta la prova, con lo sguardo pietrificato.
"È un tuo amico?" mi chiede Kiera.
"Già, lui è Caleb, il mio migliore amico"
Quel cretino rischia di finire ucciso un paio di volte, ma alla fine ce la fa. Tiro un sospiro di sollievo. Peccato che poi tocchi a me.
Dopo aver raggiunto la metà, mi ritrovo davanti l'ostacolo che ha ucciso Lana. È come se davanti a me ci fosse il suo corpo e io dovessi passarci sopra. Il mio battito accellera all'improvviso. Faccio un respiro e rallento il tempo. I tronchi si muovono lentamente, così come gli altri due candidati accanto a me. Uno di loro è il ragazzo misterioso. I suoi capelli si muovono spinti dal vento. Cazzo se è bello, anche a rallentatore. Mi riconcentro e sorpasso l'ostacolo. Tutto torna normale e continuo con sicurezza. Mi sono preparata per questo giorno tutto la vita, non posso non superarlo. Non posso andarmene da perdente. Preferirei morire qui e ora piuttosto. Sono così concentrata che non mi rendo conto di aver superato la prova. Il signorino triste conclude subito dopo di me e si volta a guardarmi, con lo stesso sguardo cupo di quando l'ho visto per la prima volta. Un uomo mi consegna il timbro
"Esci dal salone, vi richiameremo per la prossima sfida"
Il ragazzo va verso l'uscita insieme a me.
"Certo che avresti anche potuto evitare di dirlo" gli dico seria.
"Di che parli?"
"Sai di quel - spero che tu non muoia - non so se te lo ricordi."
"Era la verità."
"Avresti potuto essere più delicato."
"Me lo dicono spesso, Amber"
"Tu sai il mio nome, ma io non il tuo."
"E continuerai a non saperlo"
"Che simpatico."
"Non ho mai detto di esserlo."
Mi supera. Merda ma che problemi ha quel ragazzo.
Prima di uscire guardo per un attimo Kiera affrontare il percorso, di fianco a lei lo sta facendo Zach, che si trasforma in un lupo bianco. Zach è un mutaforma lupo. Chiudo la porta del salone e corro ad abbracciare Caleb.
"Sono così contenta che tu ce l'abbia fatta."
"E io sono felice che tu ce l'abbia fatta."
Vedo il ragazzo cupo dirigersi in un angolo. A quanto pare odia tutti e tutto. Poi ci raggiunge anche Kiera e la presento a Caleb. Zach mi saluta con un sorriso gigantesco e va a congratularsi rumorosamente con i suoi amici. Un classico esemplare di animale da festa estroverso e donnaiolo. Però sembra gentile. Dopo un po' arrivano gli altri e la professoressa ci raggiunge.
"La prova di strategia verrà affrontata uno per volta, disponetevi in una fila"
La strategia è sempre stato il mio forte, non dovrebbe essere un problema. Scopro tuttavia di essere la prima. Merda no.
"Entri pure" mi comunica la docente.
"Buona fortuna" mi augurano Kiera e Caleb. Peccato che la fortuna non mi servirà. Solo il mio cervello potrà salvarmi. Varco la porta, che viene subito chiusa dietro di me. Mi ritrovo davanti un uomo anziano dall'aspetto serioso.
"Invid?" mi chiede.
"Si, sono una dominatrice del tempo."
"Cosa riesci a fare"
"Per ora riesco solo a rallentarlo"
"Bene"
Dopo ciò lei e la professoressa se ne vanno. Arriva invece una ragazza con i capelli molto corti neri, poco più grande di me.
"Per questa prova dovrai rubarle il ciondolo che indossa" spiega la professoressa, indicando il gioiello dorato che luccica. Ha dei disegni attorcigliati e sembra pesante, perfetto per una festa elegante.
Non può essere così semplice. Mentre penso a ciò che si nasconde sotto, la ragazza emette una luce accecante. Rallento il tempo, ma non serve a niente. Continuo a non vedere nulla. Mi tira un pugno e mi ritrovo con la faccia contro il pavimento, che si sporca del mio sangue. Credo di avere il naso rotto. Cerco di prenderla alla sprovvista, ma mi precede, finendo di nuovo a terra dolorante. Ci riprovo, riprovo e riprovo. Ma niente. NON POSSO FALLIRE. NON POSSO. Cado nuovo, di nuovo, di nuovo. Che cazzo.
L'unica mossa vincente sarebbe rallentare il tempo prima che lei emnai la sua luce, ma è come se lei prevedesse quando sto per utilizzare il mio potere. Aspetta... Ho un'idea. Mi alzo di scatto e uso la cronocinesi. Come sempre lo prevede e mi acceca con la sua luce. Subito dopo mi sposto lontano con gli occhi chiusi, in modo tale che lei non possa arrivare a colpirmi. Faccio tornare tutto normale, la luce smette di brillare e rallento il tempo di nuovo. Non riesce a rispondere e le rubo il ciondolo.
"Come cazzo..." dice seccata lei.
"Ottimo lavoro, ecco a te il timbro. Aspetta fuori per la prossima prova" mi raggiunge l'insegnante.
La ragazza se ne va imbronciata.
Esco, ma Caleb non fa in tempo a salutarmi, tocca a lui. Chissà cosa toccherà a lui. Mi corre in contro Kiera.
"Che cosa ti è successo, perché sanguini?"
Oh giusto, ho il naso rotto.
"Ho dovuto affrontare una lampada vivente. La sfida consiste nel lottare contro qualcuno con abilità difficli da battere con la propria."
Detto ciò, mette la sua mano sull'osso rotto, subito dopo controllo e era tutto guarito.
"Sei una guaritrice?"
"Si, ma non sopravvalutarmi, so solo curare fratture composte. Niente di troppo grave."
"Lo trovo comunque un potere molto utile. Io dovrei essere una dominatrice del tempo, ma posso solo rallentarlo per qualche minuto."
"Senti...so che non dovrei chiedertelo... ma.... per caso vieni da Atom?..."
"Beh... Ecco..."
"Oddio, abbiamo qui un'orfanella senza un pianeta. Che cosa triste." dice sarcasticamente qualcuno dietro di me.
È un ragazzo dai capelli sconvolti e occhi scuri,in compagnia di un biondo e una mora.
Non riuscivo a controbbattare. Avrei potuto dire qualsiasi cosa, ma non ho detto nulla. Perché cazzo parlare di Atom mi fa questo effetto...
"E allora? C'è qualche problema stronzetto?" È Zach.
"Andiamo, Kyle stava solo scherzando. Atom è stato distrutto 10 anni fa, aveva a malapena 7 anni. Che gli può mancare di un posto che neanche ricorda?" risponde il biondino.
Ha ragione in fondo...
"A voi non deve comunque importare, se dite anche solo un'altra parola farò in modo che non possiato più parlare." fa vedere i denti affilati degni di un lupo.
"Lascia stare Miles, andiamocene. È solo una bambina depressa." conclude con un sorriso provacatorio Kyle.
"Nuovo nemico sbloccato..." commenta Kiera, ma i miei pensieri sono da un'altra parte.
Atom..il pianeta del tempo. Un posto magico e sacro. Casa mia. Pax aveva paura di noi dominatori del tempo e ha provato ad ucciderci tutti. Io sono l'ultima rimasta. Ma re Amond crede che ci siamo estinti, per fortuna.
Caleb torna vittorioso, poi tocca a Kiera superare con successo la prova, finché tutti la affrontano. Credo che qualcuno sia morto, ho sentito le sue urla strazianti.
Le porte vengono riaperte e entriamo per la fase decisiva.
"Come ultima prova dovrete affrontare un avversario casuale, per vincere dovrà perdere i sensi, arrendersi o..."
Morire.
La professoressa inizia a formare le coppie, Caleb ha fatto svenire il suo rivald, piuttosto gracile, infliggendgli un taglio enorme sul petto con i suoi pugnali, l'avversario di Kiera si è arreso quando lei gli ha spezzato brutalmente il braccio destro.
Manchiamo solo io e Jeremy.
"Mi dispiace, ma dovrò batterti." mi dice.
"Non ti preoccupare, non ti darò questo piacere."
Saliamo sul tappeto, tutti ci stanno guardando.
Decido di colpire per prima con un calcio sul ventre, che lo destabilizza, ma non abbastanza. Cerca di tirarmi due pugni consecutivi, uno lo schivo con la mia l'agilità, l'altro con il dominio del tempo. Sono in controllo. A un certo punto tuttavia il terreno inizia a vibrare. Merda è vero, è un dominatore della terra. Cado a terra, per l'ennesima volta oggi. L'impatto è talmente brusco che devo aspettare un attimo per riprendermi.
"Mi dispiace Amber, ma devo ucciderti. Devo dimostrare a tutti il mio valore."
Mi lancia addosso pietre su pietre, che riesco a evitare a malapena. L'ultima di esse però mi colpisce in pieno viso e torno a sanguinare, questa volta dalla tempia. Cazzo se brucia. Non posso neanche ad avvicinarmi. È troppo potente. Allora userò le sue rocce contro di lui. Rallento il tempo e uso tutta la mia forza per spingere quella più grande contro di lui. È sdraiato sul pavimento, posso ucciderlo. Devo essere la migliore no? Esserlo vuol dire dimostrare il proprio valore e come ha detto lui per farlo devo uccidere il mio avversario. Devo mostrare che non esisterei mai davanti a un soldato dell'esercito di Pax. Io non esiterei mai, giusto? In fondo hanno ucciso la mia famiglia, la mia gente, il mio pianeta, i genitori di Caleb, solo perché senza poteri, secondo loro inferiori. Sono stati gli artefici della mia sofferenza, di quella di Caleb e di tante altre persone. Forse loro sono nati per distruggere la vita delle persone, ma io no. Tutto torna normale e spingo il piede contro i suoi polmoni, fino a fargli perdere i sensi.
Ho vinto. No aspetta. Sono ufficialmente entrata nella I.U.S.
Tutti festeggiano.
"Sei grande Am!" Mi urla Caleb mentre mi abbraccia insieme a Kiera.
"Vedo che l'orfanella ha un certo caratterino, peccato che tu non mi piaccia per niente." Kyle mi passa accanto.
"Beh se è per questo neanche tu stronzetto." questa volta rispondo.
Lancia una risatina, poi se ne vanno tutti e tre.
"Vi guideremo nelle vostre stanze e stasera ci sarà la festa di apertura, ma per ora, benvenuti reclute!"
Quella sera nella sala principale eravamo tutti sbronzi. Sono vestita con un tubino rosso fuoco che contrastano i miei occhi verdi smeraldo, con i capelli sciolti al vento.
Mentre io e Kiera beviamo il... dodicesimo bicchiere di birra?... non ho tenuto il conto, ci accorgiamo che Caleb è scomparso.
"Che fine ha fatto Caleb?" chiede Kiera.
Ci mettiamo poco però per renderci conto che si stava limonando in un luogo appartato una ragazza vestita in modo provocante.
"Sembra che si stia divertendo più di noi" commento ridendo.
"Scusami, vuoi ballare?" Zach ci raggiunge, riferendosi a me.
"Va be-" vedo il ragazzo misterioso da solo seduto a terra con un calice di vino. "Mi dispiace, ora non mi va proprio. Ma c'è la mia amica Kiera qui che non aspettava altro." la spingo verso di lui.
"Perché no?" si dicono a vicenda,per poi scendere in pista.
Vado dal signor oscurità e mi siedo accanto a lui.
"Sei un tipo solitario, eh?"
"Difficile non notarlo" si volta dall'altra parte.
Che cosa irritante.
"Ti va di uscire fuori con me?"
"Non prendertela, ma in realtà no. Non sei il mio tipo."
Non sono il suo tipo!? NON SONO IL SUO TIPO!?
"Che cazzo cerco di essere gentile con te e l'unica cosa che riesci a dirmi è che - non sono il tuo tipo-!? Che imbecille che sono stata ad aver pensato che tu potessi essere simaptico in fondo."
Mi alzo innervosita e faccio un passo per andarmene.
"Non volevo dire questo... sei carina a voler parlare con me, davvero. A volte so essere proprio uno stronzo."
"Un grande stronzo"
Mi riaccomodo accanto a lui. Strozzo una risatina.
"Va bene va bene, un grande stronzo. E tu una rompiscatole."
"Non ho obiezioni." Alzo le mani scherzosamente.
"Sei stranamente simpatica Amber, io mi chiamo-"
La sua frase viene interrotta da un forte rumore proveniente dall'esterno.
"Cos'è stato?" chiedo.
"Non ne ho idea."
Tutti usciamo, i professori ci raggiungono in fretta. È appena atterrata una navicella con uno stendardo arancione decorato con un occhio giallo. Merda lo riconosco... È lo stemma della famiglia reale di Pax.
Il portone si apre e da lì escono due ragazzi. Entrambi dagli occhi azzurri e capelli neri. Sono i figli maschi del re Amond. Il più grande sembra essere quello dai capelli più ordinati, il principe Thomas. L'altro dai capelli scompigliati deve essere il secondogenito, il principe Arthur. Dopo essersi posizionati elegantemente, si presenta un'altra figura. Una bella ragazza dai capelli castani e gli occhi verdi, con una lunga cicatrice sull'occhio destro, cieco, dall'aspetto serioso. La principessa Laylabelle, la più piccola.
Si sistema tra i due fratelli. I tre Kryson.
"Siamo qui per un semplice controllino. Cerchiamo i profeti, se non ci sono ce ne andiamo. Altrimenti, muoiono. Capito?" ci spiega il principe Thomas.
"Andatevene tutti" ordina la professoresa Olivers.
Non faccio in tempo a dire niente che vengo travolta dalla folla, che mi spinge dentro di forza.
"Potrei aiutare." dico mentre seguo gli altri.
"Lasci stare Am, se la caveranno." mi rassicura Kiera.
Mi volto e vedo il sangue sporcare le finestre. Non ce la possono fare. Quei tre sono troppo potenti.
"Tu vai, ti raggiungo dopo." concludo, mentre mi dirigo verso il combattimento.
"No cazzo torna qui." ma non riesce a venirmi incontro.
Posso aiutarli. Sul posto stanno lottando i professori e i ragazzi del quarto e quinto anno. Mi precipito e rallento immediatamente il tempo.
Da questa prospettiva è tutto diverso. Sangue, odio, morte. In fondo è questa la guerra, no? Avrei ferito i principi. Ferito non ucciso. Non sono ancora pronta per quello. Vado da loro, rubo una spada ad uno del quinto anno, per poi tagliare il ventre a Thomas e Arthur. Laylabelle era un po' più in là, stavo per fare la stessa cosa contro di lei, ma quando ci provo... Era un'illusione. Loro erano delle illusioni. Vedo la navicella ripartire.
Ora sanno che sono una dominatrice del tempo, merda.
"Non era autorizzata a venire qui!" mi sgrida uno dei professori.
"Non potevo lasciarvi morire."
"Ora che sanno che sei una dominatrice del tempo, sarai tu a morire." commenta la professoressa Olivers.
Bene, il miglior giorno del Reclutamento di sempre.
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THE PROPHETS
FantasiUna guerra universale portata avanti dal pianeta Pax da cinquanta anni ha gettato tutti i pianeti nell'oscurità. Ma l'istituto terrestre I.U.S è determinato a riportare la pace con la forza e a reclutare tutti i giovani provenienti da ogni angolo d...