𝚜𝚙𝚘𝚛𝚝 𝚛𝚘𝚖𝚊𝚗𝚌𝚎
Niente al Newton College è come sembra.
L'unico obiettivo che Abigail Pearson si è posta è passare l'anno senza attirare l'attenzione della squadra di hockey, ma i suoi piani vengono messi a dura prova dall'arrivo di un n...
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ABIGAIL
Non pensare a me altrimenti che come ad un comune pittore che si trova ad affrontare le solite difficoltà, né devi pensare che le mie preoccupazioni siano diverse dalle solite. Voglio dire, non devi pensare né a una oscurità completa né a una luce abbagliante; sarà meglio credere a un completo grigiore.
Van Gogh
Quando finalmente la porta del bagno si chiude alle mie spalle, tiro un sospiro di sollievo e mi accascio a terra cercando per l'ennesima volta di riprendere fiato.
Sapevo che accettare l'aiuto di Logan avrebbe avuto delle conseguenze, ma non pensavo che sarebbero iniziate così presto.
Anche se non è molto giusto che io incolpi. Non è colpa sua se mi sono dimenticata il pericolo delle distrazioni.
Ma Logan è una novità che non mi aspettavo e, per quanto odi ammetterlo, porta con sé una nuova serie di emozioni che ero convinta di aver perso per sempre.
E così oggi, distratta da quelle emozioni traditrici, ho risposto a un messaggio di troppo.
Il mio telefono conta un totale di 15 contatti, otto dei quali appartenenti a vecchi professori o compagni di classe che avevano avuto la sfortuna di dover realizzare un progetto insieme a me.
Due contatti appartengono a persone che avrei preferito non avessero il mio numero, uno a una persona che dubito ricordi di averlo e uno che avevo salvato l'anno precedente e non ho mai avuto il coraggio di chiamare.
Poi c'era il numero che avrei dovuto cancellare da tempo, ma che conservavo nella mia rubrica con l'insensata speranza che un giorno mi chiamasse, si scusasse e mettesse fine a tutti i miei problemi.
La maggior parte di questi numeri sono inutilizzati da tempo, permettendomi quindi di nascondere il telefono in fondo allo zaino ogni volta che cammino per il campus e controllarlo solo quando raggiungo la finta sicurezza della mia camera.
Il quattordicesimo numero è quello di Halley, che aveva capito subito la mia esigenza di non essere distratta durante la giornata e aveva rinunciato a mandarmi messaggi che non fossero link alle notizie più interessanti che leggeva online e che io, due volte su tre, non aprivo nemmeno per paura che mi facessero venire il mal di testa.
Il quindicesimo era il problema. La distrazione.
Sono bastate dieci cifre per creare un legame invisibile tra me e Logan, che lui sta sfruttando senza controllo e al quale io non sono in grado di rinunciare.
Ogni volta che cerco di chiudere la nostra conversazione, lui scrive qualcosa che fa fremere le mie dita sulla tastiera e mi impedisce di lasciarlo senza risposta e prima che me ne renda conto sono già a metà di un nuovo messaggio.
