𝚜𝚙𝚘𝚛𝚝 𝚛𝚘𝚖𝚊𝚗𝚌𝚎
Niente al Newton College è come sembra.
L'unico obiettivo che Abigail Pearson si è posta è passare l'anno senza attirare l'attenzione della squadra di hockey, ma i suoi piani vengono messi a dura prova dall'arrivo di un n...
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LOGAN
«Assolutamente no.»
«Non hai sentito neanche la parte migliore.»
«E quale sarebbe la parte migliore?»
«Il cantante a metà concerto prende sempre una persona dal pubblico per cantargli una serenata.»
«Non credo che tu abbia davvero chiaro il significato di parte migliore» conclude Abigail, le braccia incrociate al petto e un'espressione decisa con cui mi vuole convincere che non cederà sull'argomento.
È carino che pensi che funzionerà su di me. Non ha ancora capito quanto mi piacciono le sfide, soprattutto quelle in cui esco vincitore.
L'ultima ora e mezza di studio mi ha riconfermato che Abigail non è né stupida né incapace. Tutto il contrario. Anche quando è palese che una poesia non le piace, cerca sempre di trovare qualcosa che la possa salvare.
L'unico suo vero problema che ho notato fino a ora, oltre alla difficoltà che mi ha rivelato nel leggere i testi, è la sua ferma convinzione di essere stupida.
Tutte le sue frasi cominciano in una forma variabile di Non capisco molto di questo argomento, ma oppure, Sono sicura che sia sbagliato quello che penso o, cosa che odio di più in assoluto, si concludono con lei si scusa per aver detto qualcosa che percepisce come errato, non importa quando il suo ragionamento precedente sia stato articolato, sensato o ben esposto.
E vedendo tutte le sue esitazioni, mi chiedo chi abbia lavorato così a lungo sulla sua mente da convincerla di valere così poco. E se sia una persona a cui posso farla pagare, cara.
Ma anche se non posso fare niente per la Abigail del passato, posso almeno provare a sollevare il morale della Abigail di adesso.
Per questo quando è andata in bagno mi sono messo a cercare su internet i nomi di band locali e ho scoperto che, per un colpo di fortuna enorme, una di queste ha organizzato un concerto per stasera in un locale nella città confinante.
Ma quello che mi ha convinto è la loro locandina sovraesposta in cui i membri della band indossano vestiti strappati e scrivono il loro nome con una bomboletta spray verde fluorescente.
Nello scenario peggiore, andremo a sentire una band discreta e mangiare qualcosa per cena. In quello migliore, potremo ascoltare la peggior band possibile mettere in piedi uno spettacolo che mi permetterà di vedere il sorriso di Abigail per tutta la serata.
Insomma, un piano perfetto. Devo solo riuscire a convincere la guastafeste che mi sta guardando come se le avessi appena proposto di fare un rito satanico che richieda un patto di sangue.
«È uno dei punti della tua lista» dico mettendo via il telefono.
«So cosa ho scritto nella mia lista, non hai bisogno di ricordarmelo» dice lei piccata.
