Capitolo 14 - Yasmine

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Tamburello le dita sulla superficie del tavolo scandendo il ritmo del mio cuore, quando sollevo lo sguardo trovo gli occhi di Dafne che mi supplicano di accettare.

È ora di pranzo e siamo in mensa, insieme a Vaughn che continua a elencarmi buone ragioni per cui dovrebbe farmi da cavaliere al ballo. Vorrei rispondergli che non avevo proprio intenzione di andarci, ma la mia migliore amica ci tiene e, se i suoi genitori sanno che è in mia compagnia, non le faranno storie e mio padre non le farà a me se sarò in compagnia del figlio del capitano.

«Ma perché ti interessa andarci con me? Credo che ci siano ragazze che farebbero la fila per averti come accompagnatore».

«Sì, ma loro non mi piacciono come mi piaci tu». Le sue parole anche se lusinghiere non mi provocano nessuno scompenso. E poi ho come l'impressione che non siano del tutto vere, come se stesse giocando con la situazione.

«Resta il fatto che dovevi parlarne con me. Non con mio padre».

«È stato il Capitano a parlare con il Maggiore. Dai, ci divertiremo! I nostri genitori pensano che saremmo una coppia favolosa. Vediamo se hanno ragione».

Penso al fatto che non sono obbligata a fare qualcosa, che si tratta solo di una festa, probabilmente Vaughn a un certo punto si defilerà con i suoi compagni di squadra e io potrò divertirmi con Dafne. La stessa che sta sillabando nella mia direzione "ti prego".

«Va bene», mi arrendo, «ma a una condizione. Ci vedremo direttamente in palestra, niente bouquet da polso, niente foto in posa».

«Ma è più di una condizione! Almeno balleremo insieme?»

«Forse».

Sorrido divertita, ma le mie labbra si serrano quando incontro lo sguardo di Xander. Ci scruta dal suo metro e ottanta, spostando gli occhi da me a Vaughn. Sembra che la presenza di Vaughn al nostro tavolo lo infastidisca.

Stringe la presa sul suo vassoio e si allontana verso la panca dove stanno sempre i suoi amici, seguito a ruota da Michelle.

«Mi sa che la McPhee è pronta per il congedo».

Mi volto verso Vaughn e lo trovo che anche lui li guarda.

«Che vuoi dire?»

«Che Xander è già stufo e vuole volare sopra un altro fiore».

È davvero così? Gli atteggiamenti di Stone non mi danno questa impressione e poi mi chiedo se è così tranquillo perché è sicuro che lo farò io al posto suo.

«Ho sentito Michelle parlare in bagno con una sua amica, andranno al ballo insieme», si intromette Dafne.

«Non significa nulla, anche io ci andrò con Vaughn», mi sfugge dalle labbra. È come se il mio cervello per un attimo abbia rifiutato l'idea che Xander si stia costruendo una relazione. Vorrei continuare a pensare il peggio di lui.

«Sei strana», dichiara Vaughn, con la fronte aggrottata, mentre cerca di risalire all'origine dei miei pensieri ingarbugliati.

«Sei tu che vuoi venire al ballo con me, rassegnati. Ah, e sia chiaro Dafne starà con noi e tu danzerai anche con lei».

La mia migliore amica sgrana gli occhi, mentre l'imbarazzo le imporpora le guance. È sempre stata molto timida, un tipo come Vaughn potrebbe aiutarla a uscire un po' dal suo guscio e a farsi notare dal ragazzo che le piace.

«Quanto sono fortunato! Alla fine, sarò il punto cardine di un ménage a trois». Gli rifilo un pizzicotto su una spalla, mentre la campanella suona e ci riporta in classe per le ultime lezioni.

Poco dopo, siamo in corridoio intenti a chiacchierare dei nostri outfit, quando sento qualcuno che mi afferra il polso. Una stretta calda che mi fa voltare. Mi trovo faccia a faccia con Xander.

Ha uno sguardo indecifrabile anche se tendente all'incazzato.

Resto ferma lì, mentre Dafne e Vaughn si allontanano.

«Non mi hai detto come è andato il test».

«La Lindt non ci ha ancora comunicato i risultati, te lo avrei fatto sapere».

Rilascia un sospiro che ammorbidisce i suoi lineamenti, ma si tortura la chioma con la mano sinistra.

«Mi sembri presa da altri pensieri in questi giorni e volevo accertarmi che non mi avessi lasciato indietro».

Curiosa scelta di parole.

«Siamo tutti un po' impegnati, ci sono le verifiche bimestrali, l'Homecoming e immagino anche che tu ti stia preparando alle ultime partite che vi porteranno ai playoff».

«Sì, è così, ma questo non significa che non voglia sapere se i nostri sforzi hanno dato i loro frutti».

«Sei già pronto a liberarti di me, eh?», scherzo, forse solo per metterlo alla prova.

«Voglio che tu riesca a migliorare, tutto qui».

Le sue parole restano tra noi, ma non voglio leggerci più di quanto lui intenda. Il suo tono fermo mi ha destabilizzato, perché sembra davvero che ci tenga e non sia solo una facciata, la sua.

Annuisco, senza sapere come ribattere.

«Yas», mi richiama Dafne, e visto che Xander non dice più nulla, decido di raggiungerla e mi dileguo insieme a lei.

Deal: PATTO D'AMOREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora