adesso?

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POV JIMIN:

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POV JIMIN:


Mi dirigo a passo spedito ma incerto, verso la sala da ballo, dove tra poco si terrà la prima lezione della settimana ma sento le gambe quasi cedermi dall’ansia: rivedrò Jungkook per la prima volta, dopo aver scambiato un momento profondamente intimo e devastante. Prendo un profondo respiro e spalanco la porta, annunciando la mia presenza, senza guardare realmente il viso di nessuno “buongiorno ragazzi!” ed in risposta, si innalza, in coro, un vociare di ragazzi emozionati e stanchi.
Le gambe mi tremano come se fossero gelatina ed in mente mi ripeto le parole del mio migliore amico come se fossero un mantra: “andrà tutto bene, basta non guardarlo negli occhi o non focalizzarsi sui suoi atteggiamenti e andrà tutto bene”.

Come posso, tuttavia, fingere che non esista? Persino il suo odore di dopobarba e colonia riesco a percepire da qui, ad occhi chiusi. Inoltre, nella mia mente, appaiono ancora le immagini delle sue mani che stringono la mia pelle, del suo fiato caldo contro il mio corpo e del suo peso a sovrasta- “professore, tutto bene?” un ragazzo, in fondo alla sala, preoccupato dal mio atteggiamento attonito e sognante, richiama la mia attenzione. Io sussulto e rialzo velocemente il viso, cadendo inevitabilmente vittima dello sguardo a tratti preoccupato e a tratti adirato, di Jungkook. Sospiro e batto le mani, richiamando l’attenzione di tutti su di me “ragazzi devo mettervi al corrente di una questione molto importante, accomodatevi come meglio credete” e tutti i miei allievi, prendono posizione seduti sul pavimento a gambe incrociate ma Jungkook si poggia con la schiena contro lo specchio, mentre mi fissa intensamente. Sotto il suo sguardo potrei tranquillamente sciogliermi e prostrarmi ai suoi piedi ma dalla sua espressione, capisco che le sue intenzioni sono tutt’altro che pacifiche. Lisa, la sua nuova ed evidentemente attuale fiamma, gli si avvicina e poggia la sua testa sulla spalla del ragazzo e con occhi sognanti lo fissa. La morsa al mio petto diviene sempre più persistente ma mi costringo a mantenere un atteggiamento rigido e professionale “allora, voi sapete che tra un paio di mesi io devo esibirmi anche in un programma TV, vero?” una ragazza annuisce e batte le mani eccitata “professore, lei ha così tanti impegni e se li merita tutti!” arrossisco sotto i suoi complimenti ma continuo ad ignorare lo sguardo che, più di tutti, mi manda in escandescenza “grazie ma non credo di essere niente di speciale ma comunque, quello che volevo dirvi è che ho fatto richiesta per un partner nella coreografia e ho deciso di scegliere qualcuno di voi” si innalza un chiacchiericcio eccitato ed io tento di sedare l’entusiasmo “ok ragazzi, calmi” ridacchio e continuo “ovviamente non sarò io a scegliervi” quasi tutti cominciano a lamentarsi e piagnucolare ed io mi spiego meglio “verranno alcuni insegnanti esterni per giudicarvi come se vi stesse sottoponendo ad un esame. Avete due mesi per prepararvi ed oggi vi insegnerò la coreografia che potrete ripetere quando e dove volete. Le iscrizioni, per partecipare, si apriranno da domani fino alla fine della settimana. Sto cercando un ragazzo come partner ma ragazze, voi non demordete ed iscrivetevi lo stesso perché siccome parliamo di insegnanti esterni e coreografi televisivi, potreste colpirli e farvi firmare un contratto. Non lasciatevi abbattere da nulla e provate, ok? Tentar non nuoce e adesso, mettiamoci a lavoro!” mi volto verso lo specchio ma la figura di Lisa, ancora attaccata al braccio di Jungkook, mi rende instabile e profondamente deluso. Sospiro e comincio a spiegare la coreografia, facendo proseguire la lezione come se il mio cuore non venisse spezzato ad ogni loro sguardo, tocco o sorriso d’intesa. Ingoio l’amarezza e mi stringo forte il petto, sorridendo fintamente ai miei allievi e ricordando loro, di iscriversi prontamente alla competizione. Saluto velocemente e mi dirigo senza ulteriori indugi nel mio spogliatoio, per chiudermi la porta alle spalle e sedermi a terra, alzando lo sguardo per evitare di scoppiare a piangere. Cosa speravo, che Jungkook corresse da me e mi stringesse tra le sue braccia? E se anche fosse successo, io avrei potuto accettarlo? La risposta risulterebbe essere sempre negativa. Io e lui non siamo destinati ma purtroppo questo pressante sentimento sembra non voler abbandonare il mio cuore e i miei pensieri. Inoltre, dopo aver trascorso quel momento di trasporto così intimo, la mia voglia di sentirmi legato a lui, è divenuta quasi insostenibile. Purtroppo, però, non posso permettermi passi falsi per non mettere nei guai l’unica persona di cui mi interessa veramente il suo benessere. Namjoon, ha cominciato anche a dubitare e sospettare di qualcosa e testimonianza della sua titubanza, sono i lividi sui polsi. Prendo un profondo respiro e mi perdo tra i ricordi di ciò che è accaduto ieri: “sono disteso sul letto e fisso il soffitto cercando di non pensare troppo a ciò che ieri, abbiamo condiviso io ed il mio ex- migliore amico. Sbuffo e cerco di alzarmi ma qualcuno mi spinge e mi fa cadere, di nuovo, con la schiena sul materasso. Mi divincolo e quasi non urlo ma un’enorme mano stringe il mio collo e i miei occhi si posano in quelli spiritati di Namjoon, il quale mi sovrasta con il suo enorme corpo e minaccia roco “fermo o sai a cosa vai incontro”. Io smetto di divincolarmi, ben consapevole di ciò che mi attende ma la sua presa intorno al mio collo si rafforza, facendomi annaspare in cerca d’aria “dove cazzo sei andato ieri sera?” io gli schiaffeggio le mani per invogliarlo a lasciarmi respirare per risponderlo e per fortuna lui mi asseconda, non smettendo però, nemmeno per un attimo, di torreggiare su di me. Io tossisco e rispondo roco “sono uscito con Tae, ti ho anche avvisato tramite messaggio” lui sorride sinistro e si abbassa con il viso ad un palmo dal mio e sussurra “oh questo lo so, peccato che mi è stato riferito che sei tornato con un'altra auto e in compagnia di un ragazzo che non mi hai mai presentato come tuo amico” mi irrigidisco e maledico me stesso per la mia superficialità “era un amico di Taehyung, lui aveva bevuto e non voleva guidare ed è per questo che ha suggerito di farci dare un passaggio da lui”. Nam mi osserva con un sopracciglio inarcato ma poi mi prende entrambi i polsi e me li stringe sopra la mia testa, facendomi male e urlare “nam ti prego lasciami, mi stai facendo malissimo” lui rafforza la presa e mi prende a morsi il labbro inferiore, facendolo sanguinare, per poi sussurrare roco “oh piccolo ma la mia intenzione è quella di farti male, così che tu possa ricordare cosa ti aspetta se solo osi tradirmi o parlare con qualcuno che non sia un tuo amico”. Deglutisco ed impongo a me stesso di non versare altre lacrime e di non farlo sentire più potente di quel che crede di essere, nonostante dentro di me, io stia appassendo sempre più velocemente. Annuisco e sussurro “certo, puoi farmi quello che vuoi” ed è proprio quel che ha fatto, mi ha preso sulla parola e mi ha reso di nuovo, un involucro vuoto senza anima nè sentimenti. Il mio corpo è stato violato, morso, picchiato ed i lividi sui polsi, sul collo e sui fianchi, ne sono la prova evidente”.

Sospiro e mi alzo dal pavimento per andare di fronte lo specchio ed abbassare il mio dolcevita per osservare le macchie violacee che si diffondono sempre più lungo il mio collo. Oggi Taehyung ha fatto fin troppe domande, circa il mio abbigliamento ma io ho finto di non capire e ho cambiato immediatamente discorso. Provo vergogna per me stesso e per la mia mancanza di coraggio ma non ho niente e nessuno a cui aggrapparmi. In questi momenti vorrei semplicemente correre dalla zia e rifugiarmi tra le sue braccia ma non credo, ormai, di essere ancora il benvenuto, d’altronde sono stato io ad abbandonarli e a rendere Jungkook, quello che è oggi. Sospiro e cerco di ricoprire al meglio i segni evidenti della violenza da poco subita ma il rumore della porta spalancata e poi richiusa, mi fa sobbalzare e urlare dalla sorpresa, di fronte l’immagine di un Jungkook furente e ansante “come diamine di salta in mente di entrare qui e senza bussare?” lui chiude gli occhi e prende un profondo respiro, come se volesse calmarsi ma senza rispondermi, mi si avvicina a passo felpato, costringendomi ad indietreggiare e sbattere con le spalle contro gli armadietti. Lui arriva di fronte a me e mi fissa silenzioso, io mi mordo il labbro inferiore e cerco di farmi valere “potresti uscire fuori, per piacere? Devo cambiarmi e non ho tempo da perder-” ma lui non mi fa terminare la frase che prende i lembi della mia maglietta e la alza, rivelando i molteplici lividi e facendomi sussultare dalla sorpresa “che cazzo stai facendo? Toglimi le mani di dosso!” ma lui imperterrito non molla la presa e mi fissa in cagnesco, sussurrando roco “l’altro ieri sera, non avevi questi segni” mi irrigidisco ma con una spinta lo allontano “sono caduto” mi giustifico.
Lui sbatte una mano sugli armadietti, al fianco della mia testa e urla “non prendermi in giro hyung! Questi lividi son-” sbuffo “ma a te cosa interessa, scusa? E poi chi ti ha dato il permesso di introdurti qui e di spogliarmi come se fossi di tua proprietà? Perchè non torni dalla tua fidanzatina?” il suo sguardo si incupisce e ringhia tra i denti “hyung non provocarmi e se non fossi tremendamente incazzato, potrei prenderti in giro e definirti geloso ma adesso voglio la verità e voglio sapere perchè cazzo nascondi questi segni! Ti ho fissato per l’intera durata della lezione e mi sono continuamente chiesto perchè, nonostante le temperature elevate, tu indossassi un maglioncino del genere ma adesso, appurando con i miei stessi occhi che, stai cercando di nascondere questo, mi stai facendo perdere la testa, cazzo!” sbuffo e mi vado a sedere il più lontano possibile da lui, cominciando a togliere le scarpette “hai detto che ti ero indifferente ma noto che le tue attenzioni sono tutte su di me, mh?” lui sbuffa “ma per piacere! È evidente anche ai ciechi che nascondi qualcosa!” mi alzo arrabbiato e mi svesto del dolcevita rosa, per sostituirlo con uno nero, sotto il suo sguardo affamato e urlo “perché sei così  ipocrita e non ammetti che, invece, sei fottutamente preoccupato per me?!” lui mi si avvicina e mi stringe il viso tra le mani, sussurrando sulle mie labbra “fottiti Jimin” io mi lecco le labbra, mi divincolo e lo prendo dalla nuca per avvicinarlo ancor di più, fino a far sfiorare le nostre labbra “fottimi tu”.
Si avventa sulle mie labbra e morde violentemente quello inferiore, facendomi gemere dal dolore ma anche dall’aspettativa. Gli sfilo la canotta nera che aderisce perfettamente al suo corpo tonico e muscoloso e lui preme ancor di più il suo corpo al mio, strusciandosi per far scontrare le nostre erezioni già ben che formate. Gemo “ah..ah…” e mi aggrappo ai suoi bicipiti, mordendogli la spalla e facendolo ansimare fortemente e lui geme “Cristo, vuoi che ti scopi di nuovo, non è vero?!” io annuisco e ansimo “p-però non mi togliere la maglietta, ti prego” lui si irrigidisce ma poi si abbassa, portando le mani dietro le mie ginocchia, sollevandomi. Mi prende in braccio e mi spinge contro il muro, mettendosi tra le mie gambe, continuando a strusciarsi contro di me e la mia intimità. Riesco a percepire la sua rabbia e frustrazione, attraverso i suoi baci infuocati e i suoi movimenti a tratti animaleschi ma cerco di tranquillizzarlo “se vuoi togliermi la maglia, fallo ma ti prego, non farmi domande a cui non posso risponderti” lui stringe la mia maglia tra le sue mani e poggia il viso tra l'incavo del mio collo e sussurra “da quando ti conosco, non fai altro che farmi preoccupare per te” le lacrime minacciano di sgorgare dai miei occhi ma tiro su col naso e gli bacio l’angolo delle labbra, sorridendogli e scuotendo la testa “non farlo, sto bene davvero”. Lui muta il suo sguardo, facendomi scorgere tratti di diffidenza, rabbia e nostalgia e mi poggia a terra, per poi sbottonarmi la zip dei pantaloni, calandoli insieme ai boxer. Fissa per un attimo la mia erezione e le mie cosce e geme, prendendo in mano la mia erezione e cominciando a pomparla. Porta l’indice sulla punta bagnata e inizia a muoverlo in maniera circolare, facendomi provare insieme dolore e piacere insieme; quindi piagnucolo “oh ti prego…” lui quasi ringhia e mi afferra per i fianchi, spingendomi verso un lavandino presente nello spogliatoio e mi fa pressione sul collo per mettermi a novanta. Il contatto della mia guancia calda, con il freddo della piastrella mi fa rabbrividire e tremare, grazie anche e soprattutto alle sue parole arrochite dal desiderio “sei uno spettacolo, potrei restare qui a guardarti per ore e giorni”. Sussulto quando sento Jungkook inginocchiarsi dietro di me, allargarmi le natiche e penetrarmi con la sua lingua calda “oddio” gemo incontrollabile e mi piego ancor di più, per aiutarlo ad entrare meglio dentro di me. Proprio quando sento di star per raggiungere il culmine, toglie la lingua e inserisce un dito lentamente e facendomi quasi urlare “ti prego di più Jungkook, di più!” lui sputa su altre due dita e le inserisce tutte e due, cominciando a fottermi letteralmente con le dita. Ansimo a gran voce ma poi estrae le dita, si rialza e fa combaciare il suo petto con la mia schiena per mordermi il lobo e sussurrare roco “fatti sentire, voglio sentirti come solo io so farti godere” annuisco e mi mordo il labbro, mentre lui inizia a strusciare il membro duro tra le mie natiche, poi si spinge dentro di me, solo con la punta, per poi toglierlo subito dopo, torturandomi. Io spingo il mio sedere contro il suo pene e gemo “oh ti prego, urlerò te lo prometto, perché solo tu mi fai godere così!” ringhia, stringe la presa sui miei fianchi e si spinge tra le mie carni violentemente, facendomi urlare e scendere una lacrima lungo il mio viso. Geme roco “sei così stretto, piccolo” poi toglie il suo membro, per rimetterlo di nuovo, in maniera sempre più veloce e violenta. Stringo il bordo del lavandino e ad ogni spinta la mia testa batte contro le piastrelle, poi lui si abbassa facendo aderire definitivamente il suo petto alla mia schiena e porta il bacino indietro e poi in avanti, di nuovo e ancora, con affondi sempre più precisi e profondi. Io ansimo “di.. di p-più più forte oh sì” mi stringe i fianchi e sussurra nell’orecchio “oh si urla, vedi come ti fotto bene. Vedi come ti fai fottere bene, sì piccolo, vai così” e mi schiaffeggia le natiche al ritmo delle sue spinte dentro di me. Io vado incontro alle sue spinte e lui velocizza sempre di più i suoi movimenti, arpionandosi ai miei fianchi e portando la testa indietro “c-cazzo, porca puttana” io mi porto una mano sulla mia erezione e la faccio scorrere su e giù sempre più velocemente, Jungkook dá una spinta poderosa in un’altra angolazione ed io per poco non soffoco e lui ghigna “trovato” ben consapevole di aver trovato il mio punto sensibile. Ansimo “d-di nuovo” lui mi accontenta, scopandomi con forza ed io sono al limite, vorrei avvisarlo ma l’unica cosa che mi riesce è gemere ed urlare, fino a quando non tremo e vengo, schizzando ovunque il mio seme e urlando “Jungkook!” lui, invece, continua a muoversi dentro di me, mordendomi la spalla e gemendo “cazzo!” e poi si riversa tra le mie pareti, tremando e rilasciando un lungo gemito sconnesso. Percepisco il suo seme colare lungo le mie gambe ma lui rimane per un attimo con la testa poggiata tra le mie scapole e cerca di regolarizzare il respiro, mi bacia la schiena coperta dalla maglia e si rialza, aiutandomi a pulirmi con discrezione ed a rivestirmi. Io sorrido nervoso e lui sospira, mentre si riveste “dovremmo parlarne…” sospiro e annuisco stancamente “cosa c’è da dire più? Cazzo Jungkook-ah tu ti sei fidanzato e io-“ lui mi blocca esasperato “io cosa? Da quando mi sarei fidanzato?” Io inarco un sopracciglio “con Lisa, hai anche pubblicato un post sui social” lui mi fissa sconvolto e poi scoppia a ridere “ti droghi per caso, Jimin? Non ho voglia di una relazione seria, figuriamoci con lei che con tutto il rispetto, è una bellissima ragazza ma…” e lascia in sospeso la frase; dunque, chiedo “ma…?” lui sbuffa e lascia cadere il discorso con un semplice gesto della mano, poi si scurisce in volto e mi si avvicina, facendomi arretrare di nuovo di un passo, si blocca e sbuffa “puoi dirmi cosa stai nascondendo sotto quel maglione?” alzo gli occhi al cielo “non sono affari tuoi, cazzo!”.

Oh Jungkook, non immagini quanto vorrei dirti ciò che più mi sta uccidendo da dentro ma per il tuo bene, di nuovo, preferisco sacrificare me stesso.

Lui si irrigidisce e poi scoppia a ridere “sei il solito idiota, a chi voglio prendere in giro? Non cambierai mai!” si volta di spalle ma io tento di fermarlo, lui, però si volta e con occhi iniettati di sangue, sputa freddo “sai cosa ti dico? Ti ho scopato di nuovo perché mi facevi pena” mi irrigidisco e balbetto “c-cosa..cosa stai dicendo, Jungkook?”  ghigna malignamente “dal tuo sguardo si vede che non prendi un cazzo decente da molto tempo ed io, da benefattore quale sono, te l’ho dato ma è stato un atto di coraggio a scoparmi uno come t-“ ma credo di aver ascoltato abbastanza; quindi, gli tiro uno schiaffo e ricaccio indietro le lacrime, maledicendo la mia sensibilità e urlo “non pensavo potessi cadere così in basso. Capisco tu possa essere arrabbiato con me, capisco la tua reticenza nei miei confronti perché ti ho lasciato solo ma hai mai provato a chiedermi perché lo avessi fatto? Hai mai provato a capirmi in più di venti anni? Non lo hai fatto e quello che hai detto in questo momento, mi ha fatto aprire gli occhi e capire che tu, a me, non hai mai tenuto per davvero e adesso..” lo spingo via e lo caccio fuori, sotto il suo sguardo spaesato e sconvolto “vattene a fare in culo, Jungkook!” e gli chiudo la porta in faccia, cadendo in ginocchio e scoppiando, di nuovo a piangere come un cazzo di bambino.
Da quando lui, è ritornato nella mia vita, io, non ho fatto altro che versare lacrime amare. Non sono degno di lui e di ciò che di bello può darmi ma è davvero ingiusto che io venga vessato ed umiliato così. Ci pensa già la vita ad avvilirmi e rendermi una nullità senza scopo né senso nella vita. Mi tiro le ginocchia al petto e affondo la testa tra di esse, prendendo profondi respiri e lasciando sgorgare le lacrime dai miei occhi. Sono stanco, sfinito, distrutto; vorrei poter chiudermi a riccio e non uscirne mai più, aspettando passivamente, la fine dei miei giorni. Tiro su col naso ma a peggiorare una situazione di per sé già drastica è l'arrivo di una chiamata da parte di Namjoon. Cerco di darmi un contegno, mi soffio il naso, prendo un profondo respiro e rispondo, fingendo un entusiasmo che non mi appartiene “amore?” dopo attimi di secondi, la sua voce dura, sintomo del suo malumore, mi attraversa le ossa “cosa cazzo stai facendo ancora dentro?” mi mordo il labbro inferiore a sangue per evitare di scoppiare di nuovo e sospiro “ho dovuto dare delle direttive ad alcuni miei allievi per il prossimo spe-“ mi interrompe, urlando “cazzate Jimin, fottute cazzate! Sono tutti usciti e solo cinque minuti fa, ha lasciato il posto quello nuovo che non mi ha convinto sin dall’inizio. Mi stai tradendo, puttana? Te lo stai facendo mettere nel culo da quell’idiota? Vuoi che vada ad ammazzarlo?!” mi allarmo e urlo “no!” lui ormai fuori di sé, quasi ringhia “no che non mi hai tradito o no che non devo toccare il tuo nuovo amante?”
Tremo dalla paura ma cerco di mantenere la calma e sussurro “non lo conosco nemmeno a quello… semplicemente, come potrei tradirti ? A te devo tutto” ma nel dirlo mi lacero quasi la pelle della gamba a furia di stringerla ma lui scoppia a ridere malvagiamente e sussurra duro “ti aspetto nel vicolo di fronte, muoviti o ti vengo a prendere lì” e senza darmi l’opportunità di ribattere, mi attacca la telefonata in faccia, lasciandomi in completo silenzio ma nella mia testa, oh nella mia testa, c’è un casino assurdo che non mi lascia tregua.
Vorrà picchiarmi? Vorrà prendermi contro il mio consenso? Va bene, fin quando non tocca Jungkook, io posso sacrificarmi, posso annullarmi. Sospiro e recupero il borsone, incamminandomi verso l’uscita per raggiungere la meta indicatami da Nam ma appena metto piede nel vicolo, vengo tirato al suo interno e sbattuto contro la parete. Gemo dal dolore ed uno schiaffo, atterra sul mio viso, facendomi sanguinare il labbro. Nam mi stringe una mano intorno al collo e poi mi tira un pugno nello stomaco, facendomi piegare in avanti e lui furente, sussurra “pensavi di cavartela con due belle parole, mia musa?” questa volta, sul viso mi arriva un suo calcio, facendomi cadere definitivamente a terra e quasi privo di sensi. Lui torreggia su di me e mi tira un altro calcio nello stomaco per poi sputarmi addosso “lo sai che se vengo a scoprire che tu mi tradisci con quel coso, ammazzo prima lui e poi te, vero?” io piagnucolo ma non riesco a proferire parola a causa dei dolori molteplici al corpo. Lui continua ad inveirmi contro ma mentre sta per tirarmi un altro pugno sul viso, una voce lontana urla “togligli le mani di dosso, feccia!” lui sussulta, si avvicina al mio viso e sussurra “per adesso sei salvo ma se continui a provocarmi, ti ammazzo!” si alza il cappuccio e scappa via, prima che la persona che ha urlato, mi raggiunga. Sento qualcuno alzarmi da terra e sorreggermi dai fianchi ed una voce profonda e roca, chiede preoccupata “Jimin, mi senti?” mi volto a fatica verso colui che sembra essere il mio salvatore e mi meraviglio nel ritrovarmi di fronte il migliore amico di Jungkook e gemo “Y-Yoongi..” lui mi prende tra le sue braccia e sussurra “non sforzarti, andiamo in ospedale” tossisco un pó di sangue ma mi allarmo e cerco di divincolarmi protestando “non ti prego, in ospedale no” lui inarca un sopracciglio “ma sei ferito e sanguini, non posso lasci-“ lo interrompo, scendendo dalle sue braccia e reggendomi al suo braccio “s-sto bene, s-sono abituato” lui si rabbia e digrigna i denti “è il tuo fidanzato, vero? Lo fa spesso, è questo che mi stai dicendo?” annuisco titubante e confuso sul perché io mi stia confidando con uno sconosciuto, mentre a Tae ho rivelato il tutto solo anni dopo. Lui sgrana gli occhi e sussurra “Jungkook lo sa?” mi irrigidisco e arretro di un passo spaventato e balbetto “t-ti prego, non..  non deve assolutamente saperlo!” Comincia a mancarmi l’aria e diventa sempre più difficile, per me respirare; quindi lui si avvicina e mi abbraccia sussurrando “hey tranquillo, il tuo segreto con me, è al sicuro. Tranquillo, vorrei solo sapere perché non gliene parli, non sembra ma lui ti darebbe il mondo se glielo permettessi” sussulto e lo fisso sconcertato ma poi annuisco e sussurro “ed è proprio per questo che non posso parlargliene…” lui inarca un sopracciglio ma mi invita a sedermi su una panchina ed io accetto, poi continuo “è una testa calda ed è impulsivo. È già stato in carcere una volta e non voglio rischiare che succeda di nuovo, conoscendo il suo temperamento ma ciò che più mi spaventa è…” chiudo gli occhi e Yoongi prende le mie mani tra le sue e annuisce incitandomi e sostenendomi e mi confido “la mia storia è complessa e forse, dopo quello che ti dirò, mi giudicherai come un poco di buono ma appena arrivato a Seoul, ero solo al mondo, distrutto e per mantenermi ho venduto il mio corpo…” lo guardo negli occhi e non scorgo alcun giudizio o disgusto ed invogliato, continuo “è così che ho conosciuto Nam, il mio attuale fidanzato. Inizialmente era dolce e premuroso e mi ha permesso di allontanarmi da quella vita che non è mai appartenuta. Mi ha dato una casa e mi ha aiutato a pagare gli studi mentre io mi arrangiavo come barista ma dopo un pó è cambiato…” tremo al ricordo e lui stringe la presa intorno alle mie mani “ha cominciato a picchiarmi e…prendermi anche quando non volevo” lui sussulta e ringhia “cosa-“ lo interrompo e continuo “mi ha fatto dei video di nascosto e ora mi minaccia di diffonderli se dovessi lasciarlo o tradirlo ed io… io ho faticato così tanto per arrivare dove sono adesso che se dovessi perdere tutto, ne morirei. Inoltre le sue amicizie sono poco raccomandabili perché lui ha a che fare con la mafia coreana e se qualcuno prova ad avvicinarsi a me, dal punto di vista romantico, viene fatto fuori ed io…che Dio mi fulmini, io… ho fatto così tanto, ho rinunciato alla mia felicità per salvare Jungkook dalla mia perversione ed ora dovrei perderlo per questo? Per un mio sbaglio? No Yoongi, non posso permettermelo” sento alcune lacrime scendere ma due braccia mi cingono a sé ed il mio viso si posa sul suo petto mentre mi accarezza i capelli e sussurra “troveremo una soluzione, ok? Jungkook non vorrebbe saperti in pericolo ma ti aiuterò, non sei più solo” emozionato, ricambio l’abbraccio ma improvvisamente, vengo privato delle sue braccia e vedo Yoongi a terra, con il naso sanguinante. Alzo lo sguardo e vedo Jungkook fissarlo furioso e urlare “cosa cazzo ti viene in mente? Come cazzo ti permetti di toccarlo? Lui è mio, porca puttana!” mi irrigidisco e spalanco la bocca sorpreso. Yoongi lo fissa con un ghigno e lo provoca “ma davvero? A me non sembra ci sia la tua proprietà su di lui, quindi-“ Jungkook si getta su di lui ma io lo intercetto e lo abbraccio da dietro, sussurrando “Jungkook smettila, non è come pensi!” cerca di divincolarsi e mi spinge lontano, facendomi cadere ma io gemo di dolore per le percosse ricevute precedentemente e lui si allarma avvicinandosi per poi notare le mie reali condizioni e prendermi il viso tra le mani, sussurrando preoccupato “cosa cazzo ti è successo? Chi cazzo ti ha fatto questo?!”
Sussulto e fisso terrorizzato Yoongi, il quale sembra immobilizzarsi anche lui.

E adesso, come me ne uscirò?

💜
Perdonatemi il ritardo ma potete immaginare quanto sia difficile dover scrivere due storie contemporaneamente ma per non lasciarvi troppo tempo orfane di lei, ci provo sempre.
Voglio fare una premessa: nelle mie storie inserisco sempre tematiche serie e abbastanza complesse e spero di utilizzare tutta la sensibilità di questo mondo. Non giudicate Jimin perché quando ci si ritrova invischiati in una relazione tossica, diventa difficile uscirne e non sempre si ha forza e coraggio per farlo. Basterebbe trovare solo le persone giuste per affrontare insieme gli ostacoli. Ripeto: spero di aver utilizzato la giusta sensibilità e io, se tocco alcuni argomenti e temi, è perché so cosa significa. Dunque, a voi le vostre impressioni. Spero vi sia piaciuto e che i Jikook vi diano soddisfazioni.
Sì la yoonmin la devo sempre inserire mi dispiace 🙊🙊 spero vi piaccia e ci sentiamo alla prossima 💜

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