I giorni scorrevano veloci per Sanem e Can, come un film che si proiettava a grande velocitá. La loro storia d'amore si stava intensificando, alimentata dalla condivisione delle loro passioni. Ogni incontro, ogni risata, erano un tassello che andava a comporre il loro affetto crescente.
Quando Can annunciò che il sessantesimo compleanno di sua madre, Huma, si avvicinava, il suo viso si illuminò di gioia.
“Sanem, ti piacerebbe venire alla festa di compleanno di mia madre?” le chiese
Sanem esitò per un momento perché la figura di Huma l'aveva sempre intimidita un po', ma l'idea di passare una serata con Can e la sua famiglia era irresistibile.
Dopo una breve riflessione, Sanem decise di accettare l'invito.
“Certo, mi piacerebbe molto! Sono pronta” rispose
Era finalmente pronta a conoscere Huma e mostrare a Can quanto tenesse a lui.
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Il giorno della festa arrivò. Sanem scelse con cura un vestito elegante ma semplice, desiderosa di impressionare senza esagerare. Si guardò allo specchio e si sentì sicura. Quel vestito metteva in risalto la sua bellezza naturale. Anche Can era impeccabile quella sera, indossando uno splendido completo che metteva in risalto la sua figura e il suo stile unico. Insieme, erano una coppia affascinante ed elegante. Quando Sanem arrivò nella splendida sala affacciata sul mare, rimase colpita dalla vista mozzafiato. La sala era elegantemente decorata con fiori edel colore del tema dorato.
Huma stava già ricevendo gli ospiti con affetto e anche se non c'erano molti invitati, erano tutti persone care a Huma. Quando la meravigliosa donna vide Sanem, il suo volto si illuminò.“Ah, finalmente ci incontriamo! Can mi ha parlato tanto di te” esclamò Huma abbracciandola
Can la osservava da lontano, il cuore colmo di felicità nel vedere la donna che amava integrarsi così bene nella sua famiglia. Mentre la festa continuava, Can colse l'occasione per presentare Sanem a tutti.
“Lei è Sanem Aydin” continuò... “la mia ragazza”
Sanem sentì il cuore battere più forte mentre tutti la guardavano con curiosità.
“Piacere di conoscerti, Sanem!” esclamò uno degli amici di Can, stringendole la mano.
Gli altri si unirono al coro di saluti calorosi, e Sanem si sentiva sempre più a suo agio.
Ma in quel momento, la porta si aprì ed entrò Aziz, il padre di Can.
La sua figura imponente attirò subito l'attenzione di tutti, e il clima nella stanza cambiò leggermente. Can si fece serio all'improvviso; sapeva che il ritorno di suo padre da un lungo viaggio di lavoro non era solo un evento felice. C'era un'aria di tensione che aleggiava tra Huma e Aziz, e lui lo percepiva chiaramente.
“Papà!” esclamò Can avvicinandosi ad Aziz con un abbraccio deciso ... “È bello vederti di nuovo”
“Ciao, figlio” rispose Aziz con un sorriso che non riusciva a nascondere un velo di preoccupazione
Poi si voltò verso Sanem.
“E tu devi essere Sanem”
“È un piacere conoscerla” rispose Sanem timidamente
Can guardò il padre negli occhi per un momento più lungo del solito, come se stesse cercando il momento giusto per affrontare la questione che lo preoccupava. Sapeva che doveva parlarne prima con Aziz e poi con Huma, ma in quel momento non sapeva come iniziare. Dopo qualche istante di conversazione formale tra gli ospiti, Can sentì dargli fastidio. Una tristezza inaspettata affiorava nel suo sguardo. Sanem notò il cambiamento immediato nel suo atteggiamento e si preoccupò.
“Can” gli disse... “vuoi fare una passeggiata fuori?”
Lui annuì lentamente.
“Sì, credo proprio di averne bisogno” ammise con un sospiro.
Si allontanarono dalla festa e si ritrovarono nel fresco della notte.
Le stelle brillavano sopra di loro mentre camminavano lungo una piccola passeggiata che costeggiava la spiaggia. Il suono delle onde creava suoni rilassanti che aiutava a calmare i pensieri confusi di Can.“Cosa c’è che non va?” chiese Sanem con dolcezza, guardandolo negli occhi... “Sembri distante”
Can si fermò per un attimo e guardò l’orizzonte.
“Non so davvero come affrontare questa situazione con i miei genitori. Va avanti da un po” confessò a malincuore ... “Sento che ci sono delle tensioni tra loro dopo il viaggio di papà...”
Sanem si avvicinò a lui e prese delicatamente la sua mano.
“Mi dispiace Can... Ma io sono qui se hai bisogno ” gli disse, cercando di infondergli forza... “Se hai bisogno di parlare, fallo senza problemi ”
Un piccolo sorriso tornò sul volto di Can mentre sentiva il calore della mano di Sanem nella sua.
“Non so cosa farei senza di te” disse Can prima di portarla in un bacio.
La passeggiata continuò sotto le stelle e in quel momento, circondati dalla bellezza della notte e dal conforto reciproco, si sentirono forti insieme.
“Parlerai con i tuoi?” chiese Sanem dopo un po', interrompendo il silenzio
“Sì. Lo farò” rispose Can con sorriso