Nove

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Sono passati diversi giorni dalla mostra. Sanem non riusciva a smettere di pensare a quel momento speciale condiviso con Can. Sanem la sera prima, aveva ricevuto un invito speciale: visitare la Friki Harika, l'agenzia di Can.

Quando Sanem arrivò all'agenzia, fu accolta da un'atmosfera creativa. I muri erano decorati con opere d'arte colorate e fotografie dei lunghi anni trascorsi. Can la prese per mano, guidandola attraverso gli spazi aperti, presentandole i suoi colleghi e mostrandole i progetti su cui stavano lavorando. Sanem si sentiva un po’ nervosa ma anche emozionata; era come entrare in un mondo che aveva solo immaginato.

Dopo aver esplorato l'agenzia, Can decise che era il momento di immortalare quel giorno speciale.

“Vieni, voglio scattarti alcune foto” disse con un sorriso furbo

Sanem arrossì leggermente. Nonostante nonostante stessero insieme da poco, l'idea di essere fotografata da lui nell'agenzia la rendeva felice ma anche un po' imbarazzata.

Si posizionò davanti ad una grande finestra che lasciava entrare una luce morbida e calda. Can prese la sua macchina fotografica e iniziò a scattare.

“Rilassati! Siamo qui per divertirci. Giuro che non finirai sulle riviste” le disse, mentre cercava di trovare le angolazioni giuste

Ogni click della macchina fotografica catturava non solo la bellezza di Sanem, ma anche la gioia nei suoi occhi mentre si divertivano insieme.

“Sei incredibile! Devi posare più spesso!” esclamò Can ridendo, mentre lei cercava di mantenere una posa seria ma non riusciva a trattenere un sorriso

Dopo alcuni scatti divertenti, Can si avvicinò a lei, abbassando la macchina fotografica.

“Sai,” disse con sguardo intenso, “ogni volta che ti guardo attraverso l'obiettivo, vedo qualcosa di speciale in te”

Sanem sentì il cuore battere più forte; quelle parole erano dolci e sincere.

“Grazie” rispose timidamente, “ma credo che tu sia il vero artista qui”

Le sue parole furono accompagnate da un sorriso stupendo che fece brillare gli occhi di Can.

Mentre Can continuava a scattare foto, decise di rendere il momento ancora più speciale.

“Posso rubarti un bacio?” chiese con un sorriso, avvicinandosi a Sanem

Lei, sorpresa ma felice, annuì, e in un attimo le loro labbra si incontrarono in un dolce bacio.

Restarono poi vicini per un po' per ascoltare i loro profumi. I loro cuori. Il loro amore che li avvolgeva.

Ogni volta che Can scattava una foto, trovava un modo per rubare un altro bacio: uno sulla guancia, uno sulla fronte, e persino un altro mentre lei cercava di fingere di posare seriamente

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Ogni volta che Can scattava una foto, trovava un modo per rubare un altro bacio: uno sulla guancia, uno sulla fronte, e persino un altro mentre lei cercava di fingere di posare seriamente. Ogni bacio era accompagnato da risate e sguardi complice che facevano battere il cuore di Sanem.

“Sei la mia musa. Ribadisco” disse Can tra un bacio e l'altro, facendo arrossire Sanem
“Non posso resistere” Lei si sentiva leggera e felice, immersa in quel momento magico.

Dopo aver finito con le foto, Can decise di portare Sanem a cena in un ristorante carino nei dintorni. Mentre si stavano godendo il pasto, il suo telefono squillò. Era Huma, la madre di Can.

“Ciao Can! Spero tu stia passando una bella serata. Volevo chiederti se posso conoscere la tua ragazza, finalmente”

Can guardò Sanem con un'espressione di eccitazione.

“Ehm... certo! Posso portarla a casa dopo per presentartela” rispose lui, cercando di mantenere la calma

Sanem sentì una scarica di adrenalina. L'idea di incontrare la madre di Can la la rendeva nervosa ma anche un po' felice.

“Sì, certo! Sarà divertente” disse con un sorriso incerto

Dopo che Can aveva chiuso la chiamata con sua madre, guardò Sanem, con sorriso

“Allora, cosa ne pensi? Vuoi venire a casa per conoscerla meglio?”

Sanem, però, sembrava un po’ esitante.

“Ehm… non so, Can. Forse è un po’ presto per andare a casa tua” rispose, giocando nervosamente con i capelli

“Cosa intendi? È solo una conoscenza in famiglia, Sanem ”

“Lo so” disse Sanem, cercando di spiegarsi
“Ma non sono come le altre ragazze. A me piace fare le cose con calma. Non voglio affrettare le cose”

Can rimase in silenzio per un momento, cercando di comprendere il punto di vista di Sanem.

“Capisco” disse
“non voglio metterti pressione. Volevo solo condividere qualcosa di importante per me”
“Lo so che hai buone intenzioni” rispose dolcemente
“Ma ogni relazione è diversa e io voglio assaporare ogni momento senza fretta”

“E ti rispetto per questo” ammise Can, grattandosi la nuca in segno di comprensione
“Voglio che tu ti senta a tuo agio. È solo che mi piacerebbe condividere la mia vita con te… anche la mia famiglia”
“E io voglio farlo,” disse Sanem con un sorriso timido
“Ma ho bisogno di tempo per abituarmi a tutto questo”

Can annuì lentamente, comprendendo meglio il suo punto di vista.

“Va bene, allora prendiamoci il nostro tempo. Non voglio che tu ti senta forzata a fare qualcosa che non vuoi”

“Grazie per capire, Can” rispose Sanem, sentendosi sollevata “Apprezzo davvero che tu sia così paziente”
“Non è un problema” disse Can, avvicinandosi a lei e prendendole la mano con dolcezza

Can e Sanem love storyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora