Jisung camminava accanto a Minho, cercando di non fare rumore mentre attraversavano il campus illuminato solo dalla luce della luna. Le mani di Minho sfioravano la sua schiena, come a voler assicurarsi che fosse lì, ma senza fare troppo contatto. C'era una strana tensione tra di loro, come se le parole non dette fossero più pesanti di quelle già pronunciate.Non sapeva dove stessero andando, ma quando raggiunsero una piccola stanza nascosta dietro uno degli edifici principali, Jisung capì che non sarebbe stata una semplice conversazione. All'interno, trovò Felix, Jeongin e gli altri già seduti, tutti con un'espressione cupa e concentrata.
Bangchan fu il primo a notarlo, facendogli un cenno per sedersi. "Jisung, è ora che tu sappia cosa sta succedendo," disse con voce calma ma carica di serietà. Anche lui, come Minho, aveva una presenza forte e un’aura magnetica.
Jisung annuì, sedendosi accanto a Minho. Sentiva che la verità stava per essere svelata, e il suo cuore batteva forte.
"Quello che ti abbiamo detto non è tutto," continuò Bangchan, guardando Jisung dritto negli occhi. "Il mondo è pieno di creature sovrannaturali, e non tutti sono amici. I vampiri e gli angeli, per esempio, hanno sempre mantenuto un equilibrio delicato, ma di recente qualcosa sta cambiando."
Jeongin si fece avanti, il suo volto serio e concentrato. "Ci sono stati scontri tra noi e… altri. Ma i cacciatori, quelli che ti stanno cercando, non sono solo interessati ai vampiri."
Jisung si voltò verso di lui, confuso. "E allora… perché me? Io non sono come voi."
Minho sospirò, posando una mano sulla sua spalla. "Questo è ciò che pensavamo anche noi, ma sembra che tu sia… più di quello che credi."
Jisung rimase in silenzio, la mente che cercava di trovare un senso a quelle parole. "Non capisco. Io… sono solo un ragazzo normale."
Felix intervenne, il suo tono gentile ma deciso. "Forse. Ma ci sono leggende su umani con legami speciali con il mondo sovrannaturale, persone che possono influenzare l'equilibrio tra angeli e vampiri. Potresti essere uno di loro."
La rivelazione lasciò Jisung senza fiato. "Voi pensate che io sia… importante per qualche ragione?"
Minho lo fissò, il suo sguardo serio. "Sì. E proprio per questo ti stanno cercando. I cacciatori e… altri che non ti vogliono dalla nostra parte."
Un silenzio pesante calò nella stanza, finché Changbin non parlò, spezzando la tensione. "Qualunque cosa succeda, saremo al tuo fianco. Non ti lasceremo da solo."
Jisung sentì una strana sensazione di calore dentro di sé. Non aveva mai avuto qualcuno disposto a combattere per lui, e l'idea di avere un intero gruppo al suo fianco lo fece sentire più forte. Anche se la sua vita era cambiata radicalmente, si rendeva conto che non avrebbe voluto essere da nessun'altra parte.
Bangchan si alzò, guardando tutti con un’espressione determinata. "Ora dobbiamo prepararci. Jisung, devi restare vicino a noi e imparare tutto ciò che possiamo insegnarti. Solo così potremo proteggerci a vicenda."