6-𝑯𝒐𝒈𝒔𝒎𝒆𝒂𝒅𝒆

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Il 18 dicembre Selene venne svegliata dalla sua compagna di stanza che da più di un quarto d'ora stava tentando di svegliare la bionda in qualsiasi modo

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Il 18 dicembre Selene venne svegliata dalla sua compagna di stanza che da più di un quarto d'ora stava tentando di svegliare la bionda in qualsiasi modo

«dai Lenny svegliati ci dobbiamo preparare e andare a fare colazione, sbrigati» iniziò la corvina
«Cher lasciami dormire un altro po' ti prego sono stanca»
«assolutamente no, oggi c'è l'uscita ad Hogsmeade e non ho per niente intenzione di fare ritardo»

La bionda sentendo quest'affermazione saltò subito dal letto, si era completamente dimenticata dell'uscita e aveva promesso ai Weasley che si sarebbero incontrati una volta arrivati al villaggio.
Si preparò velocemente e insieme alla sua migliore amica scesero in sala grande a fare colazione.
Non appena arrivarono notarono subito lo scompiglio che si era creato per l'agitazione della prima uscita dell'anno ad Hogsmeade.
Le cadde immediatamente lo sguardo sul tavolo dei grifoni dove per poco incrociò lo sguardo con il capitano, contatto che però venne interrotto dalla bionda.
L'amica aveva notato subito ciò che era appena successo ed era a conoscenza di ciò che era accaduto tra i due

«non lo guardare nemmeno Lenny, non si merita nemmeno un tuo sguardo, se non vuoi andare con loro oggi lo capisco, restiamo qua se vuoi»
«assolutamente no, non mi farò rovinare la giornata da un'idiota fanatico del quidditch che non fa altro che pensare a se stesso e a vincere quella maledetta coppa»

A questo punto la squadra di quidditch di corvonero si radunò con quella dei grifoni, e dopo aver fatto colazione si diressero insieme verso Hogsmeade.
Prima di raggiungere il villaggio però, notò a malincuore che il giovane Harry Potter non sarebbe potuto venire perché era sprovvisto dell'autorizzazione per poterci andare, a questo punto vide i gemelli Weasley allontanarsi, sapeva benissimo le loro intenzioni, li conosceva fin troppo bene e nonostante cercasse di rispettare sempre le regole, non riuscendoci la maggior parte delle volte, questa volta lasciò fare alle due teste di carota ciò che avevano intenzione di fare, ovvero dare la mappa dei malandrini al giovane grifondoro.

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Hogsmeade era bellissima, l'aria natalizia si diffondeva sempre di più e le due squadre di quidditch avevano già girato la maggior parte dei negozi.
Selene amava particolarmente questa festa, amava indossare vestiti che la riscaldassero, bere una cioccolata calda davanti ad un camino col fuoco acceso, scartare i regali a Natale e tutto ciò che caratterizzava questa festività.
Quando finalmente decisero di fermarsi ai Tre Manici di Scopa, un pub di proprietà di Madama Rosmerta, ordinarono una burrobirra a testa.

Sfortunatamente per Selene si trovò seduta di fronte al capitano della squadra avversaria.
Il rapporto che c'era tra i due non era semplice da definire.
La bionda provava un sentimento di disprezzo nei confronti del capitano ma allo stesso tempo si sentiva attratta dal grifondoro, mentre il capitano, Oliver, era abbastanza confuso, era consapevole di aver trattato male la corvonero quando i due iniziarono la punizione ad inizio anno ma dopo l'ultimo dialogo che i due avevano avuto, la bionda non sembrava più tanto arrabbiata con lui. Peccato però che tra i due ci fosse stato un malinteso che dovevano ancora chiarire e, proprio per questo motivo, la bionda si stava comportando in un modo sempre più distaccato nei confronti del moro.

Le due squadre iniziarono a chiacchierare tra di loro eccetto i due capitani che se ne stavano in silenzio per conto loro.
«avete sentito che Rose Smith e William Morris si sono lasciati?» iniziò uno dei gemelli Weasley
«dio mio Freddie non ti facevo così inciucione» gli rispose Cher che aveva deciso di accompagnare la bionda nell'uscita con le due squadre
«beh dicono che il povero Will ha trovato Rose in dolce compagnia» questa volta a continuare il discorso fu l'altro gemello
«forse lei non aveva fatto niente e Will da un momento all'altro ha iniziato a trattarla in modo distaccato» improvvisamente a prendere la parola fu Selene che era stata in silenzio per tutto questo tempo immischiandosi nel discorso facendo un allusione a ciò che era successo tra lei e il capitano. Quest'ultimo, sentendosi preso in causa, prese parola

«magari lui ha capito il suo sbaglio, ha provato a scusarsi con lei ma lei continuava ad ignorarlo»
«beh magari lui non voleva davvero scusarsi con lei dato che se vuoi veramente fare qualcosa trovi qualsiasi modo per riuscire a farla» ribbatté la bionda
«o forse lui capisce che è tutto risolto ma alla fine lei continua a trattarlo in modo distaccato»
concluse Oliver facendole un mezzo sorriso.

Mentre i due stavano avendo questo minuscolo battibecco, il resto delle persone che si trovava seduto a quel tavolo, seguiva attentamente cosa stesse accadendo tra i due capitani ma, dopo l'ultima affermazione del grifondoro, la bionda si alzò bruscamente e se ne uscì, seguita a ruota dal corvino.

«Selene» il moro iniziò a richiamare la corvonero ma lei non ne voleva sapere niente e continuava il suo cammino senza considerare il moro
«Selene cazzo ascoltami» questa volta però il grifondoro prese per il polso la corvonero che di rimando si girò e diede uno spintone al portiere facendolo indietreggiare
«si può sapere cosa vuoi?» quando Oliver la guardò in faccia notò il volto rigato di Selene che senza motivo aveva iniziato a piangere.
Il capitano a questo punto cercò di avvicinarla di più a se con un abbraccio ma la bionda incominciò a dargli dei piccoli pugni sul petto con l'intenzione di allontanarlo, non riuscendo però nel suo intento.
«mi dispiace ok? non volevo trattarti così solo che ero confuso, non sapevo come definire quello che provavo per te e mi sono fatto prendere dalla paura e mi sono incentrato di più sul quidditch e-» la bionda non lo fece finire che gli diede uno schiaffo lasciando il portiere allibito
«vaffanculo Oliver» detto questo la bionda se ne andò lasciando il moro al freddo e al gelo, da solo, in mezzo alla neve, fuori i Tre Manici di Scopa, sotto lo sguardo attento di tutti.

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Selene continuò a camminare nel bosco senza una meta precisa fin quando non si fermò di botto.
Si nascose dietro un albero e ascoltò attentamente cosa stesse succedendo.
In lontananza vide Hermione Granger accompagnata da Ron Weasley che si avvicinavano lentamente ad un masso dove si scoprì fosse seduto Harry, quest'ultimo, nascosto dal mantello dell'invisibilità, stava piangendo per qualche motivo ignoto ai suoi amici e alla bionda nascosta.

«Harry cos'è successo?» a rompere il silenzio fu la mora che iniziò ad avvicinarsi lentamente ad Harry
«era loro amico, e li ha traditi» iniziò il grifondoro
«spero che mi trovi così quando lo farà io sarò pronto e lo ucciderò»
«ma cosa hai sentito di preciso Harry?» questa volta a parlare fu il penultimo dei fratelli Weasley che era leggermente confuso dopo l'affermazione fatta precedentemente dal suo migliore amico
«Sirius Black è il mio padrino»

Dopo che Harry finalmente parlò, Selene, che era rimasta in ascolto tutto questo tempo, pensò seriamente che si trovasse nel posto sbagliato al momento sbagliato e decise così di andarsene cercando di non farsi notare dal trio.

𝐀𝐧𝐠𝐨𝐥𝐨 𝐚𝐮𝐭𝐫𝐢𝐜𝐞
Ciao a tutti!
ultimamente sto cercando di essere il più attiva possibile per evitare di non riuscire a scrivere capitoli per mesi.
spero che questo capitolo vi sia piaciuto e non dimenticatevi di lasciare una stellina🫶❤️

𝑮𝒐𝒍𝒅𝒆𝒏 𝑯𝒆𝒂𝒓𝒕 || Oliver Baston Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora