5-𝑶𝒄𝒄𝒉𝒊 𝒏𝒆𝒓𝒊

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Il vento soffiava leggero su di lei, smuovendole delicatamente i capelli biondi, l'erba era leggermente umida e regnava la tranquillità su quell'enorme distesa di acqua dolce, più nota come lago nero, dove all'inizio dell'anno scolastico, viene pe...

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Il vento soffiava leggero su di lei, smuovendole delicatamente i capelli biondi, l'erba era leggermente umida e regnava la tranquillità su quell'enorme distesa di acqua dolce, più nota come lago nero, dove all'inizio dell'anno scolastico, viene percorso dai primini per raggiungere la più importante scuola di magia e stregoneria.
Molte volte Selene si ritrovava lì ad ammirare il paesaggio, quando doveva liberare la mente da pensieri che le invadevano la testa si ritrovava sempre seduta sull'erba di fronte al lago nero.
Dopo poco però sentì una presenza di fianco a lei, quando si girò notò con gioia che fosse Lotty, sua sorella minore.

«che ci fai qui? non dovresti essere in camera tua a studiare o in giro con i tuoi amici?» le chiese la maggiore guardando lo specchio d'acqua dolce di fronte a loro
«ho già finito tutti i compiti e le mie amiche sono troppo impegnate a farsi notare dai ragazzi nei corridoi» le rispose la minore guardando il lago e subito dopo girandosi verso la sorella e continuare a parlarle
«potrei fare la stessa domanda a te»
la corvonero a quest'affermazione abbassò lo sguardo ridendo, la sua sorellina stava crescendo piano piano e certe volte sembrava che fosse più grande di lei.
«non ti mancano mamma e papà?»
«si un po', ma mi dovrò abituare se voglio continuare questo percorso ad Hogwarts»

Dopo un po' la grifondoro poggiò la testa sulla spalla della sorella e rimasero così accoccolate fin quando non sentirono dei rumori dietro di loro, gli occhi verdi della corvonero si incrociarono con quelli neri dell'animale a quattro zampe che le stava osservando già da un pò.
«è solo un cane Lotty stai tranquilla»
la minore così decise di avvicinarsi ed iniziò ad accarezzare il cane
«Charlotte stai attenta potrebbe morderti»
ma dopo aver fatto quest'affermazione, la più grande si avvicinò e notò con stupore che in realtà il canide si faceva toccare tranquillamente.

Tutta quella tranquillità venne però interrotta da altre due presenze, da un albero sbucarono il professor Lupin accompagnato dal giovane Harry Potter, il famoso grifondoro con una cicatrice a forma di saetta sulla fronte.
Quando il professore notò l'animale a quattro zampe particolarmente vicino alle ragazze, incrociò lo sguardo con il canide e dopo tanto tempo rivide quegli occhi neri che gli erano tanto familiari, tutto ciò fece salire in lui un senso di sconforto e tenerezza ma, d'altro canto, doveva reggere il gioco e fare si che non venisse scoperto. A questo punto Lupin fece allontanare il cane e rivolse alle due bionde la parola
«ragazze dovete stare attente con questi animali, non si sa mai cosa potrebbero fare»
dopo l'affermazione del professore la maggiore rivolse lo sguardo al grifondoro salutandolo, non si conoscevano benissimo ma durante gli anni precedenti si sono ritrovati a parlare un paio di volte e quando lo vide la prima volta entrare nella squadra di quidditch dei grifoni, capì subito che il ragazzo fosse speciale, non solo per l'origine della cicatrice che lo caratterizzava, ma anche perché in pochi riuscivano ad entrare nella squadra di quidditch già al primo anno, era estremamente difficile e raro.
Dopo quest'incontro inaspettato, le due sorelle decisero così di ritornare nel castello e separarsi.

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La sera stessa si diffuse il panico ad Hogwarts, specialmente nella casa di Godric Grifondoro.
L'ingresso alla sala comune della casa dei Grifoni si trovava dietro il quadro della signora grassa, ma, la sera del 31 ottobre del 1993, la signora grassa era scomparsa e il suo quadro lacerato.
Il caos e il panico aveva preso il controllo di tutti gli studenti e dei quadri che allestivano le scale in movimento che portavano ai dormitori.
Improvvisamente regnò il silenzio tra tutti gli studenti, Albus Silente era arrivato, accompagnato dal custode Gazza che teneva in braccio la sua gatta, Mrs Purr.
Il preside del castello chiese al custode di radunare i fantasmi e di fare perlustrare loro tutti i quadri del castello ma Gazza gli fece notare che non ci fosse bisogno di chiamare i fantasmi poiché la signora Grassa era nascosta in un quadro un po' più sopra.

Iniziarono a correre tutti quanti verso il quadro dove la signora Grassa era nascosta e appena arrivò Silente e gli chiese cosa le fosse successo, la signora gli raccontò che il suo aggressore era proprio colui che tutti cercavano, la causa della presenza dei dissennatori che avrebbero dovuto proteggere il castello, Sirius Black.
Paura e confusione si diffuse in tutta Hogwarts e dopo l'affermazione della signora Grassa, il preside diede l'ordine di radunare tutti gli alunni nella Sala Grande, e che avrebbero passato la notte lì.

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«penso sia una stupidaggine farci spostare tutti quanti nella sala grande, se Sirius Black fosse veramente qui e volesse uccidere qualcuno, l'avrebbe già fatto, inoltre mi ero appena lavata i capelli non posso dormire per terra come gli animali»
«Cher penso che i tuoi capelli puliti siano l'ultimo dei problemi al momento»
«si ma, scusami ma dove stai andando?»
la bionda infatti, aveva iniziato ad accelerare il passo e appena vide una piccola testa bionda le corse in contro
«stai bene Lotty? hai visto qualcosa o qualcuno?»
«Lenny non c'è bisogno di preoccuparsi così tanto ogni volta che succede qualcosa, so badare a me stessa. Quando stavo venendo però un ragazzino mi ha spinto e mentre stavo per cadere il tuo amico mi ha aiutato»
«il mio amico? chi?»
«quello con cui sei finita in punizione, altezza media, occhi marroni...»

Nonostante la sorella però stesse continuando a parlare e a descrivere il ragazzo che l'aveva aiutata, Selene aveva smesso di ascoltare dal momento in cui aveva sentito il primo dettaglio che le aveva dato la sorella.
Appena lo individuò in mezzo alla folla lo raggiunse e lo bloccò per un polso
«ciao» appena la bionda gli presa il polso, il capitano si girò e la salutò con un mezzo sorriso
«ciao, grazie per aver aiutato mia sorella prima, significa molto per me»
«oh, non c'è di che, stai tranquilla»
detto questo i due si salutarono molto impacciati e mentre la bionda si stava girando con l'intento di andarsene sentì un frammento della piccola conversazione tra il grifondoro e un suo amico
«ancora lei?» iniziò l'amico
«si ancora lei, mi sta perseguitando» continuò il capitano dei grifoni, l'amico rise alla risposta e i due si diressero insieme verso la Sala Grande.

𝐀𝐧𝐠𝐨𝐥𝐨 𝐚𝐮𝐭𝐫𝐢𝐜𝐞
Ciao a tutti, spero che questo capitolo vi sia piaciuto, se la risposta è sì non dimenticatevi di mettere una stellina❤️

𝑮𝒐𝒍𝒅𝒆𝒏 𝑯𝒆𝒂𝒓𝒕 || Oliver Baston Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora