3- 𝑳'𝒂𝒍𝒍𝒆𝒏𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒐

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Il giorno dopo Selene e Cher si svegliarono presto per andare a fare colazione e appena arrivate nella Sala Grande gli sguardi di tutti erano posati sulla biondina ed iniziarono a bisbigliare tra di loro

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Il giorno dopo Selene e Cher si svegliarono presto per andare a fare colazione e appena arrivate nella Sala Grande gli sguardi di tutti erano posati sulla biondina ed iniziarono a bisbigliare tra di loro.
Quando finalmente riuscirono ad adocchiare un posto libero, Selene si sentì improvvisamente la gamba tirare, abbassò lo sguardo e notò Charlotte che la stava abbracciando preoccupata.

«buongiorno Lotty, com'è andata la prima notte ad Hogwarts?»
«a me bene ma non credo che tu possa dire lo stesso»

Selene rimase spiazzata all'affermazione della sorella, non pensava che le voci potessero girare così velocemente in una notte. Non ebbe tempo di risponderle che ricomiciò subito a parlare

«vieni, dei ragazzi mi hanno chiesto di portarti da loro appena ti avrei incontrata»

Selene fu guidata al tavolo dei Grifondoro e subito dopo guidata verso due teste rosse.

«buongiorno Moony alla buon'ora» dissero i gemelli in coro
«'giorno anche a voi, mi cercavate?»
«si beh, io e i ragazzi» iniziò il primo facendo riferimento alla sua squadra di quidditch
«ci chiedevamo» continuò il gemello
«se tu e la tua squadra avreste voglia di allenarvi insieme a noi oggi» conclusero insieme i gemelli
«oh, va bene»
«ma non dovresti prima chiedere al capitano della tua squadra?»
«beh glie l'avete appena chiesto voi e vi ha appena risposto di si» concluse la bionda
«posso chiedervi perché questa proposta?»
«è un segreto principessa mi dispiace» le risposte Fred facendole l'occhiolino. A questo punto Selene alzò gli occhi al cielo sorridendo,
salutò i gemelli e si diresse verso il tavolo dei Corvonero per iniziare finalmente a fare colazione con la sua migliore amica.

In realtà il piano dei gemelli non era del tutto segreto, dal momento in cui lo avevano ideato insieme a tutta la squadra di quidditch di Grifondoro. Le due teste di carota infatti, avevano notato il feeling che si era creato tra il loro capitano e quello dei Corvonero e ne volevano approfittare per far rilassare per un po' il loro capitano, dal momento in cui il suo pensiero fisso era solo ed esclusivamente il quidditch.

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Erano da poco le quattro del pomeriggio e Selene insieme alla sua squadra si diresse verso il campo di quidditch per l'allenamento con i Grifondoro.
Appena arrivate il capitano dei Corvonero riconobbe subito le divise rosso fuoco dei Grifondoro e li raggiunse seguita dal resto della squadra che non vedeva l'ora di allenarsi con la squadra avversaria, molto probabilmente per i componenti che li caratterizzava che erano tutt'altro che di brutto aspetto.
Nel frattempo che i Grifondoro aspettavano il loro arrivo, iniziarono a chiaccherare tra di loro anche se i pensieri del capitano sembravano rivolti a tutt'altro ma, quando i Corvonero arrivarono e il loro capitano si fece avanti per iniziare l'allenamento, gli occhi del capitano di Grifondoro si illuminarono come se avessero appena vinto la coppa di quidditch di Hogwarts.
Iniziarono ad allenarsi fin quando ai gemelli Weasley non venne un'idea.

«e se provassimo a mischiare le squadre?» proposero i gemelli
«finalmente usate il cervello per qualcosa di concreto»
rispose Selene ridendo e i gemelli come risposta le pizzicarono i fianchi facendo ridere il capitano dei Corvonero.

Iniziarono a formare due squadre separando i due capitani per organizzare due squadre equilibrate.
Passarono così il loro pomeriggio, tra risate e imprecazioni della squadra guidata dal capitano Grifondoro che perse la partita.

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Era arrivato il momento di cenare e le squadre di quidditch di Corvonero e Grifondoro si riunirono al tavolo di quest'ultimi per cenare insieme.
Selene si era seduta di fianco a Oliver e stavano chiacchierando animatamente insieme agli altri componenti delle squadre fin quando dal tavolo di fianco al loro, ovvero quello dei Serpeverde, si udì un vociare.

«avete visto quella pazza del capitano dei Corvonero?» iniziò una di quelle serpi
«si, secondo me ora sta insieme ai grifoni perché se li sarà portati tutti a letto e ora loro stanno con lei solo perché gli fa pena» continuò l'amica.

Entrambe le squadre di quidditch si zittirono e guardarono tutti la diretta interessata.
Oliver strinse la mano della bionda nella sua, guadagnandosi così la sua attenzione.

«non le ascoltare Selene sono solo delle pettegole» i due si guardarono negli occhi e per un'istante tutto il resto intorno a loro scomparve, c'erano solo loro due, le iridi verdi di lei immerse in quelle marroni di lui e sembravano combaciare alla perfezione.
Quel momento speciale però fu rovinato dal continuo chiacchiericcio delle serpi che non avevano intenzione di smetterla.

«sua sorella diventerà una puttana come lei-»
la serpe non fece in tempo a finire la frase che Selene si alzò dal suo posto sbattendo le mani sul tavolo, provocando un gran baccano.
Si diresse verso le due serpi irrispettose come una furia, George tentò di fermarla ma fu solamente respinto in malo modo dalla bionda.
Non appena la Corvonero arrivò al loro tavolo, le dirette interessate si voltarono e a loro volta si alzarono e si posero di fronte al capitano di quidditch.

«c'è qualcosa che non va puttana
«scusami? potresti ripetere come mi hai chiamata?»
«ti ho chiamata puttana, a te e a tua sorella»

Selene non ci vide più dalla rabbia che prese per i capelli la serpe impertinente e le schiacciò la faccia contro il loro tavolo.
Le due iniziarono così un vero e proprio scontro fin quando Oliver non decise di avvicinarsi alla biondina, prendendola per le braccia tentando di calmarla.

«ok Lenny ora basta calmati» il capitano le disse queste parole prendendole il viso con entrambe le mani.
Selene quando udì il soprannome che aveva usato Oliver per fermarla si bloccò.
Per la seconda volta le iridi di lei si persero in quelle di lui e tutto in torno a loro si fermò, come se ci fossero solamente loro in tutta Hogwarts.
Il capitano prese per mano la Corvonero e insieme uscirono dalla Sala Grande con gli sguardi di tutti puntati addosso.
Quando finalmente arrivarono ai bagni dei prefetti, Oliver trascinò la bionda fino a uno dei tanti lavabi, con la sua bacchetta trasfigurò un pezzo di carta in un asciugamano, la bagnò con un po' di acqua ed iniziò a tamponare i piccoli tagli che si erano formati sul viso angelico di lei.

«perché fai tutto questo?» gli chiese la bionda
«taci e fammi finire»

La verità in realtà era che nemmeno lui capiva il vero motivo per cui faceva tutto questo ma in un certo senso si sentiva legato a quella ragazza. Quando i loro sguardi si incrociavano lui non riusciva a distaccarsi e quando ha visto che nella rissa con le serpi si stava facendo del male, non riuscì a non intervenire, sentiva come un senso di protezione nei riguardi della ragazza.

«ok ho finito»
Selene abbracciò d'istinto Oliver tenendoselo stretto come per paura che potesse scappare via, ma lei non sapeva che nel mentre lui sperava che quell'abbraccio non finisse mai.


Angolo autrice
E anche questo capitolo è concluso. Spero che la storia vi stia piacendo, non dimenticatevi di lasciare una stellina 🫶.



𝑮𝒐𝒍𝒅𝒆𝒏 𝑯𝒆𝒂𝒓𝒕 || Oliver Baston Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora