Le settimane successive trascorsero in un equilibrio ritrovato. Io e Kenma ci eravamo concessi il tempo di elaborare la perdita, confortati dai momenti quotidiani e dai sorrisi di Shoko. Lei sembrava percepire la differenza e, in modo quasi istintivo, era più affettuosa, restando accanto a me con una tenerezza disarmante.
Una mattina, mentre giocava con i suoi peluche, si fermò all'improvviso, mi guardò con quei suoi occhi attenti e mi tirò leggermente il maglione.
"Mamma... felice?" domandò con un piccolo sorriso.
Sorrisi, abbassandomi alla sua altezza per accarezzarle il viso. "Sì, tesoro. La mamma è felice, perché ha te."
Sembrò soddisfatta e tornò ai suoi giochi. Quel momento di innocenza e amore mi riempì di una serenità inaspettata.
Era una mattina come tante, quando mi arrivò un messaggio da Mike. Dopo un po' di conversazioni informali e scambi di battute, scrisse:
"Ci vediamo oggi, se vuoi. Ho una cosa da dirti."
Mi incuriosì immediatamente. Non avevo mai saputo di lui che fosse particolarmente misterioso, ma quando Mike parlava di cose serie, sapevo che erano argomenti importanti.
Ci incontrammo in un caffè nel centro della città. Mike sembrava in buona forma, più rilassato rispetto ai mesi passati. Sedeva in un angolo tranquillo, con una tazza di caffè davanti a sé, aspettando. Mi sedetti di fronte a lui e iniziò subito a parlare.
"Volevo dirti che, dopo tanto tempo, ho finalmente trovato una stabilità che non pensavo potesse esistere. Ma non riguarda solo me," iniziò, guardandomi dritto negli occhi, come se volesse farmi capire che stava per dire qualcosa di importante.
"Sugawara e io..." fece una pausa, come se stesse cercando le parole giuste. "Abbiamo deciso di non fare un passo così grande, come un matrimonio. Almeno non ora. Ma stiamo bene. E voglio che tu lo sappia, che tra noi c'è una connessione forte, solida."
Rimasi in silenzio per un momento, sorseggiando il mio caffè mentre riflettevo sulle sue parole.
"Mi fa piacere che abbiate trovato qualcosa di così speciale," risposi sinceramente, "Non importa il matrimonio. L'importante è che entrambi siate felici e vi vogliate bene."
Mike sorrise, visibilmente sollevato. "Sì, lo siamo. E grazie, davvero. È stato un percorso lungo, ma finalmente ho trovato il mio posto."
Più tardi, tornando a casa, mi sentivo in pace con la situazione. Era bello vedere Mike così sereno, e ancora di più sentire che aveva trovato una stabilità che pensava fosse impossibile per lui. E, in fondo, anche io stavo cercando quella stessa serenità, tra le sfide quotidiane e la dolce compagnia di Kenma e Shoko.
Quando entrai in casa, Shoko corse verso di me, abbracciandomi con tutto il suo affetto. Kenma, sorridente, mi guardò da lontano, mentre finiva di sistemare il tavolo per la cena.
"Come è andata?" mi chiese, con quel suo solito tono calmo.
"Bene," risposi, avvicinandomi a lui per un abbraccio. "Mike e Sugawara stanno bene, anche se hanno deciso di non fare ancora grandi passi insieme. Ma sono felici."
Kenma annuì, sorridendo senza aggiungere altro. Sapevo che, in fondo, quello che contava per lui era che Mike fosse felice, e che alla fine tutti noi fossimo in grado di trovare la nostra serenità.
Quella sera, mentre cenavamo insieme, tutto sembrava tornare alla normalità, con il calore della famiglia che ci avvolgeva.
Qualche giorno dopo, Sugawara mi chiese se volevo prendere un tè insieme, probabilmente per parlare di qualcosa che lo preoccupava, anche se non lo diceva apertamente. Accettai volentieri, sentendo che anche io avevo bisogno di distrarmi un po'. Così, ci trovammo nel mio salotto, immersi in una chiacchierata tranquilla, sorseggiando il tè.
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𝑀𝑎𝑑𝑒 𝑇𝑜 𝐵𝑒 𝑇𝑜𝑔𝑒𝑡ℎ𝑒𝑟 ~𝐾𝑒𝑛𝑚𝑎 𝑥 𝑅𝑒𝑎𝑑𝑒𝑟~
Romance⚠️Scene Smut⚠️ (non più sry) T/n è una ragazza di 17 anni che si è appena trasferita a Tokyo da Suganama, come liceo decide di frequentare il nekoma è si ritrova seduta a fianco di un ragazzo alto circa 1.70 m, con i capelli biondi con la ricrescita...