Vigilia

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Christine:
Aprii gli occhi un paio di volte prima di abituarmi alla luce del sole.
Mi svegliai con l'odore di caffè e di biscotti di marzapane.
Scesi di sotto a fare colazione

-buona vigilia- dissi rivolgendomi a mia madre  per poi andarmi a sedere al mio solito sgabello, ma trovai Joseph

-professore mi scusi ma questo è il mio posto-

-scusami tu Christine.- disse sorridendo, era maledettamente bello e sexy, avrei fatto sesso con lui in quel preciso istante.

-a christin, puoi chiamarmi Joseph in questi giorni- aggiunse

-okay Joseph- dissi sorridendo.

Mentre stavamo facendo colazione ci interrompe quella gatta morta di mia zia. Era veramente indecente, aveva un baby-doll quasi trasparente che si vedeva tutto.

Lanciò uno sguardo a Joseph e si sedette vicino.

-complimenti per ieri sera- gli sussurrò all'orecchio

-cazzo se dovete fare sesso andare in un hotel- dissi senza nemmeno rendermene conto.

Tutti gli sguardi caddero su di me, in quel momento ero realmente imbarazzata

-chris ti sembra il modo di rivolgerti al tuo professore e a tua zia?- disse mia madre

-io non ci posso fare niente se lei è una troia e si scopa il primo che capita- dissi infuriata

-brutta mocciosa, sei gelosa? Vorresti essere tu al mio posto?- disse la gatta morta

-chris non è successo nulla- disse Joseph

-non devi darmi spiegazioni stai tranquillo. Solo credo che è poco rispettoso nei confronti dei padroni di casa. Mica è un casino questo- dissi

-che succede sorellina? Ti ho sentito urlare- disse mio fratello appena sveglio

-niente Darek- .

Finita la colazione andai in camera mia e mi immersi nei miei pensieri e mi continuavo a chiedere perché avevo reagito così?
Qualcuno bussò alla porta speravo che fosse Joseph

-si- dissi

-chris sono la mamma- 
quelle parole mi fecero sentire vuota

-che c'è?-

-preparati che usciamo-

-non mi va-

-rimani qui con tuo fratello e Joseph?-

-si mamma-

Ero molto stressata quindi decidi di fare un bella doccia, dopo la doccia mi misi un perizoma nero e sopra una maglietta di mio fratello che copriva abbastanza.

Verso le 14:00 aveva fame quindi decisi di uscire dalla camera

-guarda un po' chi è uscita dalla sua tana- disse con tono scherzoso mio fratello abbracciandomi da dietro e dandomi dei baci sulla guancia.

Andai in cucina  per prepararmi un sandwich. Aprii il mobile per prendere il pane ma era troppo in alto quindi mi misi sulle punte allungandomi il più che potevo, nel mentre arrivò Joseph e incominciò a palparmi il sedere

-sei impazzito? Giù la mani- dissi con un tono arrabbiato

-sei arrabbiata?- chiese

-no- dissi

-e allora perché non vuoi che ti tocchi?-

-perché non voglio più scopare con te, ho trovato un altro che è molto più bravo- mentii per farlo ingelosire.

-devi sapere che tua zia succhia in un modo spettacolare- disse lui con un tono provocatorio

Non feci in tempo a rispondere che arrivò Darek

-ragazzi esco un momento subito arrivo-

Appena sentii la porta chiedersi risposi a Joseph

-se tu li sotto non hai nulla-

-il nulla però ti ha fatto urlare dal piacere- mi rispose molto

-mi prendi il pane- dissi per cambiare argomento

-rispondimi ad una domanda e poi te lo prendo-

-okay.Quale domanda?-

-è finita?- chiese

Lo baciai e dissi

-senza quel nulla che mi fa godere non posso stare-  dissi ridendo.

Lui sorrise e mi baciò

-ecco a te il pane nanetta- disse accentuando il nomignolo dato

-oh grazie vecchietto- dissi con tono provocatorio

Andai sul divano seguita da Joseph

-come mi hai chiamato?-

Non faccio in tempo a rispondere che incomincia a farmi il solletico

-Joseph smettila-  cercai di prendergli le mani per fallo smettere, mentre mi dimenavo dal ridere

-chiedimi scusa- ordinò ridendo  continuando a muovere le sue mani sulla mia vita.

- non capisco perché dovrei- lo stuzzicai sorridendo

-mi hai chiamato vecchietto- rispose mostrando il labbro inferiore, che presi fra i denti e incominciai a succhiarlo.
Si mise a cavalcioni su di me e incominciò a baciarmi in modo poco casto. Le sue mani incominciarono a vagare sul mio corpo fino al mio seno che palpò. Le nostre intimità si sfiorarono. Infilò le mani nel mio slip e  mi stuzzicò il clitoride facendomi gemere.
Il tutto fu interrotto da qualcuno che bussò alla porta. Mi allacciai i reggiseno, mi aggiustai gli slip e misi la maglietta.

-c'è un problema- disse Joseph indicando la sua ormai evidente erezione. Scoppiammo a ridere e dissi

-vai di sopra e fatto una doccia-

Aprii la porta ed erano i miei genitori

-avete comprato i regali? Posso vedere il mio?-

-no non puoi- disse mie madre

-dai ti prego - dissi mostrando il labbro inferiore

-no piccola. Li vedrai stasera dopo la mezzanotte- disse mio padre

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