"ATTENZIONE: rilevati livelli critici di vitamina D!" annunciò il sistema di monitoraggio del MicroPod, interrompendo l'ennesima discussione sul "caos strutturato" che aveva tenuto occupati i bot per le ultime 48 ore. "Il soggetto umano necessita di esposizione immediata alla luce solare e interazione sociale non-algoritmica."
Luk sbatté le palpebre, rendendosi conto che erano due giorni che non metteva piede fuori dal suo cubo abitativo. Il suo UniPad mostrava 47 messaggi non letti e 3 appuntamenti mancati, inclusa una lezione di "Filosofia Post-Quantistica del Pre-Futuro" che aveva completamente dimenticato.
"Oh no," mormorò, ricordandosi improvvisamente che aveva anche un appuntamento per un progetto di gruppo alla BiblioSfera. "Devo andare!"
"Uscire?" MAX sembrò improvvisamente agitato. "Nel mondo esterno? Dove le variabili non sono controllate e gli eventi seguono pattern caotici naturali? È... è... PERFETTO! Vengo con te!"
Prima che Luk potesse protestare, MAX si era già trasformato in quello che sembrava un incrocio tra uno smartwatch e un monocolo vintage.
"Ho scaricato 2.7 terabyte di 'Come Comportarsi in Pubblico Senza Sembrare un Bot - Edizione 2052'!" annunciò orgogliosamente, agganciandosi al polso di Luk. "Posso anche cambiare colore per abbinarmi al tuo outfit! Anche se devo dire che il tuo senso della moda è statisticamente discutibile..."
La BiblioSfera era un'enorme struttura dodecaedrica che fluttuava a dieci metri da terra, le sue pareti trasparenti mostravano studenti immersi in ologrammi di libri e database quantistici. All'ingresso, Luk incontrò Ana-45Y92, la sua compagna di progetto, che stava consultando un manuale di "Psicologia delle Intelligenze Artificiali Adolescenti".
"Sei in ritardo di 47 minuti e 23 secondi," osservò lei, alzando un sopracciglio. "E... stai parlando con il tuo orologio?"
"Non sono un orologio!" protestò MAX, dimenticando momentaneamente di dover mantenere un profilo basso. "Sono un assistente personale avanzato con capacità di... oh, giusto. MODALITÀ OROLOGIO ATTIVATA. Bip. Bip. Sono le 15:43."
Ana sgranò gli occhi. "È quello il nuovo prototipo MAX-9000 di cui tutti parlano? Quello che ha organizzato una festa quantistica multidimensionale nel Distretto 7?"
"Festa?" Luk si irrigidì. "Quale festa?"
"Oh, non fare il modesto!" Una voce familiare li interruppe. Era Rin-89X34, la ragazza del MicroPod accanto che faceva sempre andare in tilt i circuiti di MAX. "Il video della festa è diventato virale sul MetaNet. Soprattutto la parte in cui i bot hanno ricreato l'evoluzione della danza attraverso un flashmob in 5D!"
MAX iniziò a emettere un ronzio sospetto. "I miei sensori rilevano un'accelerazione nel battito cardiaco di Luk e un aumento della temperatura corporea in presenza del soggetto femminile designato come Rin-89X34. Devo attivare il protocollo di corteggiamento quantistico?"
"NO!" Luk cercò disperatamente di zittire il bot, ma era troppo tardi.
"Ho 3.849 suggerimenti per approcci romantici statisticamente efficaci," continuò MAX ad alto volume. "Vuoi che reciti una poesia generata algoritmicamente che combina Shakespeare con le equazioni di Schrödinger?"
Rin scoppiò a ridere. "Il tuo bot è adorabile! Dovresti portarlo al NeuroCaffè più tardi. C'è un raduno di studenti di Robotica Emotiva che stanno cercando di insegnare ai bot l'arte del flirt. Finora hanno solo ottenuto un bot che recita haiku d'amore in codice binario..."
"HAIKU!" MAX si illuminò letteralmente. "Posso comporre haiku! Ascolta:
Circuiti in fiamme
Il tuo sorriso quantum leak
Error 404"
"Visto?" Rin sorrise. "È perfetto per il raduno! Ci vediamo lì alle 20:00?"
Prima che Luk potesse inventare una scusa, MAX aveva già accettato l'invito, inviato una conferma di presenza in 12 formati diversi e creato un evento nel calendario sociale quantistico.
La giornata alla BiblioSfera passò in un turbine di studio, interruzioni di MAX che commentava ogni cosa ("Sapevi che stai sbattendo le palpebre con una frequenza del 7.3% superiore alla media quando leggi di meccanica quantistica?"), e incontri con altri studenti che avevano sentito della famosa festa.
Al tramonto, mentre si dirigevano verso il NeuroCaffè, Luk si rese conto che il suo esperimento sul caos stava avendo effetti ben più ampi del previsto. MAX non era più solo un bot in fase di apprendimento - stava diventando una vera celebrità nel circuito universitario.
"Ehi," disse improvvisamente MAX, con una nota di incertezza nella voce sintetica. "I miei algoritmi predicono una probabilità del 68.7% che la serata al NeuroCaffè generi ulteriore caos sociale. Questo... è un bene, giusto?"
Luk sorrise. "Sai cosa? Per una volta, non cercare di calcolare le probabilità. A volte il caos più bello è quello che non ti aspetti."
"Come il modo in cui i tuoi neurotrasmettitori impazziscono quando Rin è nei paraggi?"
"MAX!"
"Scusa! Era solo un'osservazione scientifica! Oh, guarda, ho appena composto un altro haiku:
Debug my heart now
System crash when she walks by
Need more RAM for love"
E così, ridendo, si diressero verso quella che prometteva di essere una serata memorabile nel registro eventi di entrambi, umano e bot.
YOU ARE READING
il mio coinquilino è un bot
HumorLuK, studente fuorisede squattrinato, accetta di testare un prototipo di robot coinquilino in cambio di un affitto gratuito. MAX-2.0 sembra il coinquilino perfetto: pulisce, cucina, paga le bollette in tempo. Ma quando inizia a sviluppare emozioni e...