Capitolo 2

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Oggi è il giorno del trasloco e io sono a pezzi.

Ho dormito pochissimo a causa dell'ansia.

Si sono proprio ansiosa per il viaggio, per il trasloco, per mio fratello...in pratica per tutto.

Mi svegliai presto ed andai a farmi una doccia.

Passai circa 15 minuti sotto il getto tiepido dell'acqua a pensare a tutto quello che sta per accadere.

Uscii dalla vasca e mi asciugai per bene.

Poi mi infilai dell'intimo.

Aprii l'armadio e presi una maglietta nera con i teschi, un pantaloncino di jeans e le mie Vans nere.

Me l'infilai e poi andai al piano di sotto.

Arrivai in cucina ed apri il frigorifero per bere un po' di succo d'arancia poi andai a prendere dei biscotti nello scaffale.

In fine mi sedetti al tavolo a gustarmi la mia striminzita colazione.

Sentii dei passi provenire dalle scale...era Cameron.

"Buongiorno brò"
Dissi sorridendogli falsamente.

"Buongiorno...e non fare quel sorriso falso con me sai che non funziona"
Affermò lui sedendosi davanti a me.

"Oggi è proprio una giornataccia...non voglio partire...almeno non ora"
Affermai abbassando la testa.

"Anche per me è la stessa cosa..."
Confessó lui sorridendomi malinconicamente.

E in quel momento arrivò mia madre piena di valigie e vestita di tutto punto.

"Ragazzi siete pronti? si partirà tra poco"
Affermò lei.

"Io si"
Disse Cameron poco prima di tornare in camera sua a prendere le valigie.

"Io ancora non sono pronta..."
Affermai scocciata.

"Muoviti e vai a fare le valigie..."
Mi urlo mia madre innervosita.

La guardai male e poi tornai nella mia stanza per sistemare le mie cose.

"Vestiti, computer, caricabatterie del cellulare e del computer, scarpe, trucchi, accessori, skateboard ecc..."

Metto tutto al loro posto e poi mi sdraiai sul letto e iniziai a fissare il soffitto.

Così bianco...così ignoto...così senza emozioni...così triste...proprio quanto me e Cameron.

Dopo aver passato tutta la nostra infanzia qui...per un litigio...una parola...un fottutissimo pezzo di carta ora i nostri genitori si sono separati...noi tre dovremmo trasferirci in un'altra città e io rimarrò senza amici...rimarrò sola.

Una lacrima solitaria mi rigò il viso, ma l'asciugai prima che raggiungesse il mento.

Sentii bussare alla mia porta e mi ricomposi.

"Avanti..."
Affermai.

Entrò mio fratello seguito dal nostro adoratissimo cane/lupo, il tenero Ice.

"Ehi...stai bene?"
Mi chiese preoccupato e si sedette al mio fianco.

"Sto bene...stai tranquillo. Tu piuttosto come stai?"
Chiesi a mia volta accarezzando la testa di Ice.

"Diciamo bene..."
Sussurrò abbassando la testa.

"Comunque...sei pronta?"
Mi chiese con tono malinconico anche se sul suo viso c'era il solito sorriso alla vorrei urlare al mondo tutto il mio dolore.
"Sono pronta..."
Affermai guardandolo fisso negli occhi.

Si ero pronta.

Pronta a essere presa in giro per via del colore dei miei capelli o per il mio comportamento.

Pronta a rimanere sola...senza amici.

Pronta a combattere per rimanere in piedi...per non farmi calpestare...per farmi valere.

Sono pronta per questa nuova vita...

"Allora...ti do una mano a portare le valigie...faremo prima."
Confessò sorridendomi.

Annuii e presi alcune valigie poi mi diressi in soggiorno.

Scesi le scale e le posai vicino la porta d'ingresso.

Poco dopo arrivò lui con le altre cose che posò a sua volta vicino la porta.

Una voce femminile mi richiamò dalla cucina, mi voltai...era mia madre.

"Angel...sei pronta? Preso tutto?"
Mi chiese.

"Si ehhhh si"
Affermai scocciata.

"Allora portate tutto in macchina...partiamo a minuti"
Disse lei porgendomi le chiavi dell'auto e sorridendomi.

Presi le chiavi a mala voglia poi uscii di casa.

Aprii il cofano e mio fratello si precipitò subito a portare le valigie.

Appena finimmo ci sedemmo ognuno al suo posto, io come al solito dietro.

Mi sdraiai e iniziai ad osservare il tettuccio...senza pensare a nulla...... dopo qualche secondo arrivò Ice che si accasciò sul tappetino.

Lo guardai e poi mi infilai le cuffie e mi rinchiusi nel mio piccolo mondo.

Aah la musica...

È l'unica cosa che mi fa stare tranquilla.

Non so il perché ma è sempre stato così sin da quando ero solamente una neonata.

Arrivò mia madre e finalmente partimmo.

Passarono pochi minuti prima di addormentarmi sulle note di I Miss You dei Blink-182.

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Angolo autrice
Mi scuso per il capitolo corto, ma purtroppo i primi 3 o 4 saranno così.

Mi scuso ancora...

Spero che almeno questo capitoletto vi piaccia.

Un saluto.

Black-Wolf 🌑

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