Capitolo 5

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È passata quasi una settimana da quando sono qui a Sidney e sono davvero stanca di passare le mie giornate rinchiusa in camera a non fare nulla.

Oggi verrà Taylor a fare la prima lezione di skateboard e sono felice.

Perché per una volta faccio una cosa che adoro fare.

Quando abitavo lì a New York passavo giornate intere a fare evoluzioni per la città.

A volte uscivo di nascosto per andare a fare alcune gare non autorizzate.

Mio dio quanto mi mancano i tempi in cui scappavo sullo skate inseguita da alcuni poliziotti che venivano a far fermare le nostre gare.

I tempi in cui io mi attaccavo alle macchine per andare in giro per la città.

Quanto mi mancano.

Sono le 15:55 quindi decido di fare una bella doccia fredda.

Andai in bagno mi spogliai e poi mi buttai sotto la doccia.

Dopo essermi lavata mi infilai dell'intimo pulito e aprii l'armadio.

Guardai un po' la montagna di panni disordinati e poi presi alcuni panni.

Mi infilai una maglietta nera con lo stessa dei Rollin Stones, dei leggins neri, le mie Vans nere le la giacchetta dell'Adididas nera e bianca.

Presi il mio skateboard anch'esso nero con sotto il disegno di un lupo nero con occhi rossi circondato da alberi tetri.

Presi il cellulare e lo zaino e poi scesi al piano di sotto.

Preparai due panini, presi due bottigliette d'acqua, le chiavi di casa e dei soldi e l'infilai nello zaino.

Presi le cuffie e me le infilai e feci partire la musica.

Qualcuno mi tocco.

Mi voltai e vidi mia madre con la faccia assonnata.

Mi levai una cuffia.

"Dove vai ?"
Mi chiese lei.

"O detto a una ragazza che l'avrei aiutata a imparare...come andare sullo skateboard...e fra poco verrà qui..."
Affermai sorridendole con straffottenza.

"Mi fa piacere...finalmente di sei fatta delle amiche..."
Disse lei guardandomi divertita.

"Allora io vado..."
Affermai facendo un sorrisetto alla chi se ne fotte...

"Non fare tardi..."
Disse lei guardandomi con fare di sfida.

"Contaci..."
Dissi io poco prima di uscire spargendomi la porta alle spalle.

Guardai l'orologio...16:47.

Mi siedo sul muretto di casa e mi rinfilo la cuffia che avevo tolto prima per parlare con mia madre.

Dio Santo...che nervi.

Quella donna...non mi lascia pace.

Prima di uscire mi fa un'interrogatorio per sapere con chi esco e quando torno.

A volte mi rinchiude in camera mia.

In punizione per una settimana...2...3...ha me non importa può anche mettermi in punizione per un mese ma io uscirò lo stesso.

Nessuno può rinchiudere un re per farne uno schiavo.

Io sono il re...anzi la regina delle feste.

Le feste non sono tali se prima non arrivo io.

Una volta mi ricordo che a una festa sono addirittura saltata dal 5 piano di un palazzo per poi finire nella piscina sottostante.

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