16. Shopping

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!Avvertimento!

Questo capitolo contiene LGBTQ+, se vi infastidisce siete pregati di saltarlo e passare direttamente al 18° capitolo.


10 dicembre |  9:30 a

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10 dicembre | 9:30 a.m.


Per tanti anni Lizzie aveva aspettato con impazienza quel momento. I suoi 18 anni. Wow. Quella era una tappa che aveva immaginato più e più volte, senza mai raggiungerla davvero. Ma ora che quel momento stava arrivando, era l'ultima cosa al mondo che avrebbe voluto, tutto a causa di una bambola di porcellana.

Ma se non voleva far sospettare nulla del loro piano ai suoi amici e se voleva far passare a Noah il loro compleanno più bello, doveva recitare. Solo così lei e Annabeth avrebbero potuto salvarli.

Così entrò nella rubrica e cercò il numero di Crystal.

Era strano il rapporto che aveva instaurato con quella ragazza. Avevano legato molto, ma tra loro due il clima era diventato imbarazzante dopo quel... bacio. Per questo voleva sciogliere quella tensione, perchè teneva molto a lei, nonostante si fossero conosciute da poco, e avrebbe voluto dire al suo stomaco di smetterla con tutte quelle farfalle ogni volta che la vedeva.

"Pronto?" la voce della mora uscì squillante da un'estremità del telefono.

"Ehi Crys" Lizzie deglutì cercando di tenere a bada la solita tensione "Sai, domani io e Noah organizziamo una piccola festa per i nostri 18 anni e... mi sono resa conto di non avere neanche un vestito decente nell'armadio...".

"Non dirlo neanche, aspettavo solo che me lo chiedessi. Fra 5 minuti passo a prenderti, questa è un'emergenza!" la ragazza riattaccò e sul volto di Elizabeth comparve un sorriso.


10:30

- Mh no, questo non mi convince, non ti mette in risalto i fianchi - dichiarò Crystal guardando da capo a piedi il vestito che aveva appena provato Lizzie - Prova questo, ha un bel colore - disse passandole un vestito lilla con uno spacco laterale.

La bionda lo prese tra le braccia e tornò all'interno del camerino, ma prima che potesse chiudere la tenda, Crystal entrò insieme a lei. La bionda avvampò.

- Stai tranquilla, siamo ragazze, non vergognarti - rise la mora, guardando Lizzie arrossire - E così fai 18 anni, eh? - la aiutò ad abbassare la zip e la bionda si sfilò timidamente il vestito.

- Proprio così. Per me è come fossero 17, perchè ho perso un anno della mia vita chissà dove - spiegò Lizzie.

- Penso di sapere dove fossi - disse Crystal e la bionda girò di scatto la testa a guardarla, confusa. - Nella tomba, no? - concluse la mora ridacchiando.

- Oh. Sì, penso di sì. Tutti quelli che hanno partecipato al mio funerale dicono di avermi vista là dentro con i loro occhi, quindi suppongo di sì... - rispose Lizzie aggrottando la fronte.

- E so anche perché sei tornata in vita. Tuo zio è morto davanti ai nostri occhi e il giorno dopo sei comparsa tu. Non è un caso: la Moyasamu ha avuto la sua vendetta e in cambio ha riavuto te. Una vita per una vita.

- Come sai queste cose? - le chiese Elizabeth.

- Oh, non lo so, sto facendo un'ipotesi. Di solito è così che funziona l'equilibrio. Mh, no, ripensandoci il lilla non dona molto con il colore dei tuoi capelli e penso che tu abbia bisogno di qualcosa più stretto alla vita e più voluminoso al di sotto - disse osservando il vestito che le aveva dato poco prima. Uscì un attimo dal camerino e rientrò pochi minuti dopo. - Che ne pensi di questo? - disse porgendole un abito azzurro dalla gonna molto larga.

Pochi minuti dopo Lizzie uscì dal camerino, e Crystal si portò una mano alla bocca.

- Che c'è? Non ti piace? - chiese Lizzie guardando il vestito che indossava.

- Elizabeth Anderson - cominciò Crystal - Tu sei una dea.

- Oh, non esagerare - Lizzie arrossì.

- Dico sul serio, Lizzie. Questo vestito ti sta divinamente, è perfetto! Dobbiamo prenderlo subito.

La bionda guardò il cartellino con il prezzo:

- Oh, non esiste, costa troppo - ma non fece in tempo a dirlo che Crystal era già alla cassa con la carta di credito - No Crys, dico davvero, è troppo, troveremo un altro vestito più economico che mi stia ugualmente bene...

- Non dirlo neanche per scherzo, domani tu andrai al tuo 18esimo con questo vestito, costi quel che costi - disse passando la sua carta di credito sul pos - Consideralo il mio regalo di compleanno.

Detto questo uscirono dal negozio, Lizzie con una grande busta in mano.

- Non dovevi, davvero - insistette.

- Ehi, è questo quello che fanno le amiche: se tu non vuoi fare una pazzia, la fanno loro per te - rise Crystal.

Elizabeth abbassò lo sguardo sorridendo.

- Sai Crys, volevo scusarmi per l'altro giorno, quando ti sono inciampata addosso - disse imbarazzata portandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

- Oh, dici quando ci siamo baciate? Ahah, l'avevo dimenticato! In verità, non baci affatto male per essermi "inciampata addosso"! - disse ridendo.

Lizzie non si sarebbe mai aspettata una risposta del genere e le tornarono quelle fastidiose farfalle allo stomaco.

- Che dici di me, invece? Bacio bene? - chiese Crystal sorridendo.

- Oh, non lo so, è stato un bacio troppo breve per poterlo dire... - rispose imbarazzata la bionda.

- Dai, voglio saperlo, devo imparare! - protestò la thailandese - Possiamo riprovarci? Ma dovrai essere onesta, va bene?

- Oh, ehm... - Lizzie puntò lo sguardo sulle labbra carnose della mora - Va-va bene - disse chiudendo gli occhi e avvicinandosi al suo viso.

Fu un contatto abbastanza lungo e intenso, e fu davvero molto strano; quando si separarono Lizzie si morse il labbro inferiore.

- Come sono andata? - chiese Crystal, che non sembrava affatto imbarazzata.

- Niente male - rispose Lizzie sorridendo - Ma puoi migliorare.

- Mh, immaginavo. Beh, ci lavoreremo su, ma ora è il momento di andare a pranzare - proprio in quel momento lo stomaco di Crystal emise un brontolio.

- Già, sto morendo di fame anch'io - mentì Lizzie.

Moyasamu 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora