⚠️Prima di leggere questo libro è necessario leggere "Moyasamu"⚠️
"Fa più male quando un sogno viene infranto, più che quando non viene realizzato"
Annabeth pensava di aver finalmente raggiunto la felicità, ma un nuovo imprevisto piomba inaspettatam...
Questo capitolo contiene LGBTQ+, ma cazzo leggetelo lo stesso perché è il capitolo più importante del libro ahahah.
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11 dicembre | 11:20 p.m.
Annabeth e Lizzie guardarono Crystal, in ginocchio per terra, con le mani intorno alla gola.
- Cos'hai detto scusa? - chiesero all'unisono, sbarrando gli occhi.
- La Moyasamu... ha preso possesso di me... sin da quando Rick l'ha distrutta - dopo aver pronunciato quelle parole, un'innaturale luce rossa si dilatò negli occhi della mora, che si alzò e le guardò sorridendo - Proprio così, povere illuse. Pensate di avere sempre un piano perfetto per tutto, ma non avete capito che state lottando contro una cosa più grande di voi - disse la voce della Moyasamu dalla bocca di Crystal.
- Già - disse Annabeth - Una volta distrutta, la Moyasamu deve prendersi un nuovo corpo. Ma non avrei mai pensato che scegliesse te, Crystal.
- Questo non è il momento delle spiegazioni. Il tempo è scaduto e io voglio ciò che mi spetta. Non fate le sciocche, datemi subito quei capelli - le minacciò la bambola, facendo un passo avanti verso di loro.
- E così per tutto questo tempo hai fatto il doppio gioco. Io non ti ho mai conosciuta veramente - affermò Elizabeth con voce spezzata - Sei stata solo una menzogna.
Per un secondo gli occhi rossi tornarono normali e sul volto di Crystal comparve un broncio, ma subito dopo lo spirito della Moyasamu si riaccese dentro di lei, e fece un passo avanti allungando la mano in direzione della borsa di Annabeth. Questa fece un passo indietro, proteggendo la borsa, ma il terreno dietro di lei cominciò a sgretolarsi, così da farla inciampare.
- NO! - Lizzie cercò di afferrarla, ma troppo tardi si rese conto che non poteva fare più niente. Annabeth cadde dal dirupo, in fondo al quale il mare alzò uno spruzzo, e insieme a lei se ne andò la borsa contenente i capelli. La rabbia prese definitivamente possesso della Moyasamu, mentre una lacrima rigò il volto di Lizzie, scivolando e seguendo la sua amica, unendosi al mare salato che l'aveva rapita.
Poi questa si girò verso Crystal.
- Tu... - ringhiò - Tu l'hai uccisa!
- Sareste morte entrambe invano, se Crystal non vi avesse fermate. Ringraziate la vostra amica, perchè è stata l'ultima volta che l'avete vista - disse la Moyasamu dal suo corpo.
La bionda strinse i pugni e digrignò i denti.
- Lizzie, mi hai delusa. Credevo tanto in te, ma hai scelto di stare dalla parte degli assassini. Degli uomini - pronunciò l'ultima parola con disprezzo.
- L'unica assassina sei tu, tu e solo TU sei il vero mostro! - urlò Lizzie.
- Ora non capisci, ma un giorno mi ringrazierai, Elizabeth. Quando tua fratello commetterà lo stesso errore di tuo zio, quando non ti considererà più la sua "dolce sorellina", allora ti pentirai di non esserti subito schierata dalla mia parte. Ti do un' ultima chance per unirti a me ed avere la tua vendetta. So che in fondo vuoi ancora vendicare tua madre, so che capisci il pericolo che corri, tu sai di cosa sono capaci gli uomini - insistette la Moyasamu.
- MAI! Non passerò MAI dalla tua parte! Io amo mio fratello...
- ... e io amo lei - concluse Noah arrivando sulla scogliera - Emma ha sentito e visto tutto ed è venuta a chiamarmi. Non la passerai liscia per quello che hai fatto ad Annabeth! - il ragazzo si scagliò con tutta la violenza che aveva in corpo contro Crystal, con le lacrime agli occhi, e cominciò a tirarle pugni e calci.
- Fermo! Noah, fermati! - urlò Lizzie - Così fai del male a Crystal!
- Proprio così, ascolta la tua sorellina, Noah. Io non sento niente, non fai altro che far del male alla tua amica - confermò la Moyasamu - Vedi Liz? Vedi che l'unica via di difesa che conoscono è la violenza? Solo insieme possiamo fermarli - continuò guardando la bionda.
Lizzie cercò di ragionare su come avrebbe potuto risolvere la situazione. Poco prima, quando aveva detto a Crystal quanto l'avesse ferita, era tornata per un attimo in sé. Forse doveva solo aiutare Crystal a ritrovare sé stessa e forse sarebbe riuscita da sola a reprimere la Moyasamu.
- Crystal, ascoltami - cominciò, armata di molta pazienza - So che puoi sentirmi, da qualche parte lì dentro.
- Crystal non esiste più - disse la Moyasamu con fermezza.
- La verità è che avrei dovuto capire sin da subito quello che provavo per te - continuai ignorando la Moyasamu.
Un'espressione sorpresa venne a galla nel volto di Crystal, ma la Moyasamu scosse la testa, cercando di reprimerla.
- Perché solo ora ho trovato il coraggio di ammettere quello che ho tenuto nascosto a me stessa per tutto questo tempo, da quando ti ho conosciuta e da quando ho capito quanto fossi speciale.
- Smettila! - urlò la Moyasamu.
- E no, non ignorerò più quelle farfalle che mi svolazzavano allegre per lo stomaco ogni volta che ti vedevo. Le lascerò libere, libererò me stessa dalla vergogna che ho provato quando ho cominciato a capire quel che mi stava succedendo.
Gli occhi di Crystal entrarono in tilt, passando dal rosso al castano, dal castano al rosso.
- E no, non ho più paura di quello che dirai o penserai tu quando ti dirò ciò che sento, perchè ora sono libera e sono libera di dirti che ti amo. Cazzo se ti amo.
Il rosso scomparve definitivamente dagli occhi della mora, che guardava Lizzie senza parole. Lo sguardo di Noah, che ora si era aggiunto a quelli di Emma e Rick, si spostava da sua sorella a Crystal e viceversa.
La mora camminò lentamente verso Lizzie, guardandola negli occhi. Poi, con un sorriso, si fiondò sulle sue labbra. La bionda sbarrò gli occhi, poi li chiuse.
E fu questo l'errore peggiore che potesse fare. Chiuderli.
Crystal uscì un coltello dalla borsa e se lo infilzò nel petto.
Quando il sangue macchiò il vestito azzurro di Lizzie, questa riaprì gli occhi, giusto in tempo per vedere Crystal cadere in ginocchio davanti a lei e rimpicciolire sempre di più, fino a trasformarsi in una bambola di porcellana.
"Ti avevo avvertito Lizzie. Hai appena perso la tua ultima chance"