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Mi sento un pesce fuor d'acqua e non vedo l'ora che questa trasmissione volga al termine.

«No perché lui è quello che mi corregge sempre e lui quello che nelle foto mi mette sempre il ciuffo davanti» ironizza Ignazio indicando prima Piero e poi me, però io ho perso il filo del discorso e non ho la benché minima idea di cosa stiano parlando.

«Oggi sei scatenato, particolarmente eh» dico rivolgendomi al marsalese dopo essermi ripreso, nel frattempo sento Vespa arrivarmi alle spalle e sedersi sul bracciolo della mia poltrona bianca.

«No, adesso dimmelo... Ma ti vuole bene lei?»

«Lei chi?» fingo indifferenza ma boccheggio, alla disperata ricerca di una maniera quantomeno decente di venir fuori da questo pasticcio.

«Perché stasera ti vedo emozionato, c'hai la testa da un'altra parte, è la prima volta che loro cantano e tu non gli vai dietro, si vede che stai pensando a qualcuno»

*Mi ha fregato, cosa gli rispondo?*

«Io lo so il motivo 'ché si sente a disagio: perché non è nel suo lato migliore, quindi...»

La fragorosa risata di tutti i presenti in studio distoglie qualche secondo l'attenzione dal caso Ginoble. Ignazio e il suo umorismo che mi salva la faccia un sacco di volte.

«Gianluca tu sei bello, non è una... Tu sei bello!»

«Anche tu sei bello!»

«Grazie!»

«Vieni qua, vieni»

Lo abbraccio, dimenticandomi per un momento delle telecamere. Gli voglio un bene dell'anima, in lui ho trovato un altro fratello.

«Anche Piero è bello dai, abbraccia pure Piero»

«Per par condicio!» e tutti ci guardano divertiti.

«Ti vuole bene?» Bruno s'intromette di nuovo, non soddisfatto del mio visibile imbarazzo.

«No ma io non sono innamorato in questo momento, questa è una scusa. Sono particolarmente emozionato, devo dire la verità, più delle altre volte. Non so, veramente, sono... boh»

*Chi credi di prendere in giro con questa faccia? 'Innamorato' no, è piuttosto prematuro, ma quel sorriso meraviglioso la testa te l'ha fatta proprio perdere, tanto da non dormirci la notte*

«Senti, facciamo una cosa, dai tu l'attacco alla prossima. Improvvisate una cosa e dai tu l'attacco gli altri, perché 'sta storia di vederti alla fine così, sognante, che pensi ad altro... Poi io mi preoccupo, capisci?»

«Lui è un puffo sognatore!» Non sono in vena neanche di controbattere.

«Che possiamo fare ragazzi, che canzone?» e partiamo con "L'immensità".

Arrivano Michele, che Ignazio accoglie con un «no perché c'abbiamo tanti zii, un nonno ci servirebbe anche», e Celso (Valli, ndr). Basta pettegolezzi e roba futile, finalmente si parla di musica.

«Come si costruisce una canzone?» chiede Vespa interessato al nostro produttore.

«Loro vanno già bene così, sono dei cantanti straordinari, anzi secondo me si sottovalutano pure. Riescono a trovare immediatamente una loro dimensione in una canzone anche se cinque minuti prima sono preoccupati di eseguirla»

«Come funziona? Chi attacca? Scegli una canzone da fare e poi ci spieghi chi la comincia, chi deve proseguire, cioè come si costruisce una canzone»

«Parliamo delle vocalità singole: Gianluca è un cantante con una voce, con una gamma soprattutto in basso straordinaria, molto bella. Di solito l'inizio...»

«Quando non è innamorato rende anche meglio, però va beh, stasera ce lo pigliamo così com'è» Bruno è fastidiosamente in vena di battute poco simpatiche.

*Tranquilli eh, fate come se io non ci fossi!*

«...quindi di solito comincia lui, perché ha questa voce calda, suadente»

Dopo avermi dato il via, parto con la prima strofa di "Romantica" a cappella.

«Poi pian piano l'arrangiamento monta, intervengono strumenti, e di solito parte Piero, che inserisce questo elemento da tenore, bello ed interessante e, come in questo caso, non in canzoni classiche ma in canzoni pop» ed il mio amico continua ciò che io avevo cominciato.

«In questo brano poi la seconda entrata la fa Ignazio, in basso, che è clamoroso, molto bello» Boschetto conclude la sua strofa e tutti applaudono esterrefatti.

Dopo un'ulteriore clip dedicata al Festival di Sanremo e la gag di Ignazio in cui si siede tra il pubblico come fosse uno spettatore, Celso passa al pianoforte: è il momento di "Ancora".

Scherziamo e ci prendiamo in giro anche mentre cantiamo, non riusciamo a trattenere le risate soprattutto quando Marino esclama «io cercavo per loro una definizione, sono tre cazzari!».

A dimostrazione del fatto che non siamo seguiti solo da nonne e zie, Piero fa partire dal suo iPhone in direzione della telecamera un paio di video di bambini che cantano "Grande amore". Ritorniamo al pianoforte per eseguire "Vacanze romane", poi firmiamo l'EP che abbiamo regalato a Bruno con una dedica che Ignazio detesta particolarmente: "la Vespa prende il Volo".

Carlo ci augura buona fortuna per gli Eurovision, così ne approfittiamo per ricordare i nostri prossimi appuntamenti: il 2 giugno giocheremo la Partita del Cuore assieme alla Nazionale Italiana Cantanti presso lo Juventus Stadium di Torino, il 4 saremo sul palco dei Wind Music Awards all'Arena di Verona per esibirci e ritirare i premi delle certificazioni FIMI e un paio di settimane dopo comincerà il nostro tour estivo che ci porterà in giro per quasi tutta la penisola.

Su "Canzone per te" iniziamo a duettare con chiunque ci capiti a tiro tra gli ospiti in studio e la sorpresa conclusiva della serata è decisamente la più bella: il presidente Giacomo Guerrera ci consegna una pergamena, siamo Ambasciatori dell'UNICEF «per portare in Italia e nel mondo un messaggio di speranza», l'ennesimo motivo di orgoglio per il nostro trio.

Le riprese finiscono a mezzanotte inoltrata ed io sono ancora emotivamente scosso, ho bisogno di riposare nonostante mi sia rimesso in sesto mentre stavamo registrando.

Durante il viaggio di ritorno in albergo non emetto un fiato, ascolto gli altri chiacchierare e ridacchiare coperto da un muro invisibile che mi blocca e mi separa da loro, che non mi permette di interagire.

-Troveremo una soluzione al più presto, ti prometto che la rivedrai!-

Sollevo la testa e incrocio lo sguardo complice di Ignazio che, dopo aver riposto il cellulare in tasca, mima con la bocca un «fidati di me».

Cosa avrà in mente?

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