Quei due erano loro due.
Non erano una coppia perfetta, non erano nemmeno una coppia, erano loro e basta.
Non erano perfetti, perché la perfezione non esiste, erano indescrivibili.
Due persone, due amici, o forse di più, non sapevano nemmeno loro come giudicarsi, erano loro e basta, non erano in nessuna categoria.
Loro, loro sapevano prendersi a vicenda senza dire una parola, sapevano capirsi con il più piccolo sguardo, sapevano ridere dei loro difetti e dei loro sbagli, sapevo capirsi a vicenda, perché erano quasi una cosa sola.
Sapevano creare un'intesa che nemmeno Romeo e Giulietta riuscivano ad ottenere.
Dicevano di essere amici, ma i loro sguardi dicevano tutto il contrario.
Dicevano di detestarsi durante le loro litigate peggiori, tiravano fuori il peggio di loro stessi, facendo uscire dalla bocca parole inventate sul momento, che neanche pensavano.
Litigavano a volte, è normale, ma facevano sempre pace, dopo un giorno o una settimana, facevano pace, spesso senza neanche parlare, senza guardarsi, passava tutto, impercettibilmente, perché in fondo, tutto passa, ma loro non passano mai.
Per due miei amici, importantissimi per me,
Aurora e Matteo.
