Cap 2

469 22 0
                                    

Pov Alison

Gli lascio passare la battuta sull'autografo, convincendo me stessa che stava scherzando, ma appena gli dico l'indirizzo che stavo cercavo, capisco dai suoi occhi che aveva fatto una grande figuraccia. Per tutto il tragitto di ritorno sentivo quattro occhi che mi fissavano, due mi facevano molto piacere, quelli del ragazzo accanto a me. Gli altri, quelli di Marc, mi davano fastidio. Parlai tutto il tempo con Alex, fino a che non arrivammo a casa loro, e ci fermammo.
-Marc ?- Lo richiamai. Chissà a cosa stava pensando visto che non si era accorto che stava proseguendo oltre. Quando si girò, ci guardò, e poi i suoi occhi fissarono l'uomo un po' più grande di noi, il capo. Entrammo in casa e parlammo di cosa avrei dovuto fare per lui. Sarei stata la sua confidente, il suo "diario segreto", vivremmo avuto un rapporto troppo oltre il mio solito lavoro, e questa cosa mi stava spaventando un casino, ma come mio solito non lo diedi a vedere. Di tutto quel discorso che venne detto dal nostro capo, l'unica cosa che capì era che ero italiana.
- Italiana?- Vedevo che stava pensando a qualcosa, ma non capivo cosa finché non si guardò intorno.
- Abiterò in un appartamento accanto a casa tua, ad Andorra- Gli dissi. Non riuscivo a capirlo, non riuscivo a leggere nei suoi occhi fino in fondo. Non so se era perché stava andando un muro lui, o uno io. Non so neanche perché avrei dovuto costruirlo io. Non ci sarebbe mai potuto essere niente tra di noi, era ovvio. Però avremmo instaurato un rapporto troppo profondo. Ma quando mi accorsi che stava nascendo qualcosa , che lui si stava spingendo più in là, che stavo cambiando con lui, gli dissi l'unica cosa che non avrei dovuto dirgli, e che lo allontanò da me, facendomi sentire persa. L'avevo perso.

BROTHERS. Due lati dell'amore.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora