Eccomi qui

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Erano passati due anni da quando una pallottola mi entrò nella schiena fermandosi nella pancia. 
I medici dissero che ero stata molto fortunata perché il proiettile non aveva toccato la spina dorsale, altrimenti avrei rischiato di rimanere sulla sedia a rotelle a vita.
Rimasi in coma per cinque mesi. Mary mi ha raccontato che Giulio non si è mai mosso da me, non mi ha lasciato sola per più di ora. Tempo di andare a farsi una doccia e cambiarsi ed era già lì ad attendere il mio risveglio.
《Voleva che lui fosse la prima persona che tu vedessi quando avresti riaperto gli occhi.》mi disse la  mia migliore amica un giorno.
E così fu.

All'improvviso sentii un dolore lancinante percorrermi tutto il corpo. Non sapevo cosa mi stesse succedendo. Udii il rumore assordante di alcuni macchinari. 
Manu. MANU!》qualcuno mi stringeva con forza la mano. Quella voce la conoscevo, ma non riuscivo a capire di chi fosse. Cercai tutte le forze rimaste nel mio corpo e pian piano aprii le palpebre.
Una luce mi accecò, però poi riuscii a distinguere un volto, un volto sorridente, un volto con le lacrime agli occhi, il suo volto.
Giulio.》sussurrai.
Lo sapevo. Ero sicuro che non mi avresti abbandonato.

Ed ora eccomi qui, sul mio letto a studiare latino per l'interrogazione che avrei dovevo subire il giorno successivo. 
《Sfigata. Io sono già stata interrogata la settimana scorsa.》
Mary entrò nella stanza con due tazze di cioccolato caldo fumanti e si sedette sul mio letto porgendomene una.
《Grazie per il sostegno.》 le dissi assaggiando il Ciobar.
《Giulio si è fatto sentire?》mi chiese.
《Sì, ha detto che sabato viene lui qui.》
Ogni fine settimana ci incontravamo. O veniva lui da me o andavo io a Roma. 
《Ha detto se verrà anche Valerio?》
Valerio e Mary, dopo tanti alti e bassi, stavano ancora insieme e sembravano ogni giorno sempre più innamorati. Anche Giorgio si era fidanzato con una certa Alice. Era una ragazzo molto estroversa e simpatica. Dava del filo da torcere al mio caro Giorgetto. 
《Non mi ha detto niente.》 risposi alla domanda di Mary.
《Va bene, poi lo chiamo io. Ma adesso parlami di Seneca.》

❆ ❆ ❆

《Buonasera amore. Ti vedo un po' stanca.》mi salutò Giulio dallo schermo del computer.
Ogni notte dormivo con il computer accesso collegato su Skype per accertarmi che il mio fidanzato non combinasse altre sciocchezze. E poi vedere la sua faccia prima di addormentarmi mi faceva sentire vicino a lui, anche se ci dividevano molti chilometri.
《Ho studiato per tutto il pomeriggio. Domani quella strega della Panarini mi deve interrogare.》
《E brava la mia secchiona.》 
Gli feci una smorfia e gli alzai il dito medio. 
《Adoro la tua dolcezza. Sei sempre così gentile.》 disse lasciandomi un bacio volante.
《Che hai fatto oggi?》 gli domandai.
《Niente di che... sono stato a casa e poi è venuto Matteo (Vegas Jones) e abbiamo giocato alla play.》
《Che nerd.》lo canzonai.
《Comunque, sai se sabato viene anche Valerio? Lo vuole sapere Mary.》 gli chiesi.
《Non mi ha detto niente, ma credo di sì.》
《Va bene. Ci sentiamo domani amore. Buonanotte.》 gli augurai.
《Notte secchia.》

Una farfalla all'inferno.❆ Sequel❆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora