Erano le 20 e, prima che i genitori di Mary ritornassero a casa, ce ne andammo tutti, tranne Marco.
《Dobbiamo passare da casa tua?》mi domandò Giulio.
《Sì, devo prendere i vestiti e i libri per domani. 》
《Va bene...》
《Che hai? Sembri strano. 》 dissi fermandomi e guardandolo negli occhi.
《Stavo pensando a quello che mi hai detto oggi pomeriggio sul formare una famiglia.》
《Io...》
Non mi permise di andare avanti che continuò:《Io voglio creare una famiglia. Voglio avere un futuro con te, un bel futuro. Voglio legarti a me per sempre, ma mi sembra troppo presto...》
《Amore, stai tranquillo. Anche io voglio diventare la signora Sabatello e anche io penso che ancora sia troppo presto. Io ho diciassette anni e tu ventiquattro. Devo ancora finire il liceo e andare all'università...》
Mi interruppe uscendosene con un:《Non immagini quanto ti amo!》sussurato prendendo le mie guance tra le mani e appoggiando delicatamente le sue labbra sulle mie.
《Non posso più baciarti.》bisbigliò al mio orecchio.
《Perché? 》dissi allontanandolo da me e guardandolo preoccupata.
《Quando ti bacio ho voglia di spogliarti, ho voglia di sentire il calore della tua pelle sulla mia e naturalmente questo non può accadere in mezzo ad una strada.》
《Quindi muoviamoci! Andiamo a casa.》
Intrecciai la mia mano nella sua e iniziammo a correre lasciando che il vento scompigliasse i nostri capelli.Dopo pochi minuti arrivammo a casa sudati fradici.
Aprii la porta ed entrammo nell'appartamento.
《Ci facciamo un bagno insieme?》mi sussurrò malizioso.
《Ottima idea. Aspettami qui.》dissi e andai in bagno.
Riempi la vasca di acqua calda e ci feci sciogliere dentro un bagno schiuma alla vaniglia che inondò tutta la camera del suo profumo.
Mentre la vasca si riempiva tornai nella mia stanza da Giulio, il quale era intento a curiosare nel mio armadio.
《Cosa stai facendo? 》domandai.
Al suono della mia voce sobbalzò e si voltò verso di me tenendo in mano un vestitino nero con un ricamo in pizzo sulla scollatura.
《Stasera ho in mente di portarti a cena e stavo cercando qualcosa per la serata. Con questo qui - indicò l'abito - sarai un incanto. 》
Gli sorrisi e prendendo per mano gli dissi che ci stava aspettando un bel bagnetto.
Entrammo in bagno e chiusi il rubinetto.
Giulio mi si avvicinò e con delicatezza iniziò ad accarezzarmi le spalle.
Mi scostò accuratamente la mia chioma da un lato e lasciò lievi baci umidi sul mio collo, facendomi rabbrividire ad ogni singolo tocco.
Continuando a toccare amorevolmente la mia pelle mordiba con le sue labbra carnose, Giulio mi tolse il maglioncino lanciandolo alle nostre spalle; successivamente mi slacciò i jeans e pian piano me li abbassò spostando le sue labbra sulle mie gambe.
Le sue calde mani screpolate seguirono il profilo del mio corpo facendomi venire la pelle d'oca.
Accarezzandomi la schiena mi tolse il reggiseno e i miei capezzoli assaporarono il calore dei baci del mio Giulio.
Le sue mani si posarono sui miei fianchi e dopo qualche secondo i miei slip finirono sul pavimento.
In un lampo lui si spogliò senza aspettare il mio aiuto ed entrò nella vasca.
Mi porse la mano e io accettandola lo seguii e m'immersi con lui in mezzo alle bolle.❆ ❆ ❆
Due ore dopo eravamo seduti intorno ad un tavolo ad aspettare la nostra tagliata.
Io indossavo il vestito scelto da Giulio con un paio di calze nere e tacchi abbastanza alti, mentre il mio accompagnatore aveva preso in prestito uno smoking di mio padre.
《Ti dona il rossetto rosso, sai?》mi lusingò.
《Ti rende più sensuale. Poi con quel l'abito sei... se tu non fossi già mia ci proverei sfacciatamente con te.》continuò.
《Dai smettila. Sai che odio i complimenti.》
《Non posso dirti che sei stupenda?》
《Sì, ma...》
《Ma niente. Ti ripeterò fino alla fine dei nostri giorni che sei la cosa più bella che mi sia capitata e che non potevo desiderare di meglio.》
A quelle parole mi scese una lacrima che lui asciugò con la nocca del suo indice destro.
《Non piangere. Così si scioglierà il trucco.》Disse sorridendomi.
《Scemo.》
Il cameriere arrivò con la nostra ordinazione e appena finimmo di mangiare tornammo in hotel.
Appena sprofondammo sul letto ci addormentammo abbracciati.
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Una farfalla all'inferno.❆ Sequel❆
Fanfic~ Lo abbracciai ancora più forte e lui in un primo tempo ricambiò, poi delicatamente sciolse l'abbraccio, mi accarezzò le guance con le sue dita e appoggiò le sue labbra sulle mie. Non pensavo che un singolo bacio mi potesse scaturire una marea di...