《Sorpresa!》gridò appena mi vide aprire la porta.
《Ma... ma che ci fai qui? Dovevi venire sabato!》dissi abbracciandolo con le lacrime agli occhi.
《Non riuscivo ad aspettare altri due giorni e poi non avevo niente da fare a Roma.》
Lo abbracciai ancora più forte e lui in un primo tempo ricambiò, poi delicatamente sciolse l'abbraccio, mi accarezzò le guance con le sue dita e appoggiò le sue labbra sulle mie.
Non pensavo che un singolo bacio mi potesse scaturire una marea di emozioni, dalla felicità del momento, alla tristezza che quell'attimo potesse finire, dalla speranza che il tempo si fermasse per sempre in quell'istante, alla desolazione nello scoprire che il mondo andava avanti, dalla passione che mi pulsava nel cuore, al pudore che provavo mentre fantasticavo su alcuni pensieri.
Tutto questo era racchiuso in un suo bacio. In un bacio di Giulio.
《Ma ciao Giulio. Come ti va la vita?》urlò Mary dal divano.
Egli, che era rimasto sulla soglia della porta, entrò nel soggiorno e la salutò dicendole che la vita gli andava a gonfie vele e che non poteva desiderare altro. Così detto mi cinse la vita con un braccio portandomi a sé e lasciandomi un altro bacio a stampo.
《Giulio, ti presento Marco.》dissi indicando il mio migliore amico.
Marco fece un sorriso sforzato e strinse la mano di Giulio che dal canto suo lo squadrò con una scintilla di gelosia negli occhi.
《Cazzo, ho lasciato la valigia fuori!》disse Giulio portandosi una mano sulla fronte e uscendo.
《Il solito rimbambito...》commentò Mary roteando gli occhi.
《E tu saresti fidanzata con un tizio del genere?》mi chiese Marco guardando verso la porta.
《C'è qualche problema?》domandò Giulio mentre posizionava la valigia al centro della sala.
Perfetto, la situazione si stava mettendo nel verso sbagliato.
Per evitare di finire in una scenata di gelosia di Giulio dissi:《Bene ragazzi, sono contenta che avete fatto subito amicizia. Vi va di vedere un film?》
《Io devo ritornare a casa. Ci vediamo domani a scuola.》disse Marco salutando con un bacio sulla guancia me e Mary.
《Ritorna dalla mamma, bimbo.》borbottò Giulio, forse pensando di non essere udito.
Gli diedi una gomitata sul fianco e lo fulminai con lo sguardo.
《Come scusa?》chiese Marco fingendo di non aver capito.
《Ho detto...》iniziò Giulio.
《Che è molto felice di averti conosciuto.》dissi guardando Giulio con severità.
《Esatto, è stato un piacere.》continuò il mio fidanzato marcando la parola "piacere" con un tono schifato.
《Lo stesso vale per me.》disse Marco con lo stesso tono di Giulio e uscì chiudendosi la porta alle spalle dopo averci salutato con un cenno del capo. 《 Simpatico il ragazzo.》disse Giulio gettandosi sul divano.
《Te la potevi risparmiare.》dissi alludendo al battibecco tra lui e Marco.
《È stato lui a iniziare, non è colpa mia.》
《Sì, va bene. Lasciamo perdere quest'argomento.》dissi mentre facevo zapping per trovare qualcosa di interessante alla tv.
《E poi si vede da casa mia che a lui piaci.》disse Giulio.
《Che cosa?》chiesi rimanendo spiazzata dalla sua affermazione.
《Devo ammettere che Giulio ha ragione. L'ho notato anche io.》sostenne Mary.
《Ma cosa state dicendo? Secondo voi se io piaciessi a Marco non me ne sarei accorta?》dissi alzando la voce .
《No, non te ne puoi accorgere perché tu sei già innamorata di Giulio e hai occhi solo per lui.》mi rispose Mary spostando lo sguardo da me a Giulio che aveva stampato in faccia un sorriso da ebete.
《Quanto sei scemo. 》dissi a Giulio tirandogli un pizzicotto.
《A parte gli scherzi, credete veramente che Marco sia attratto da me?》chiesi sapendo già la risposta.
Mary annuì seguita da Giulio che si massaggiava il braccio su cui si era fermato un alone rosso dove l'avevo pizzicato.
《Dove dormi stasera?》chiesi a Giulio cercando di cambiare discorso.
《Dovrei andare in albergo. Resti con me?》domandò implorandomi con lo sguardo.
Scoppiai a ridere e gli dissi:《Se riesco a convincere mamma che stasera dormo da Mary, che poi saresti tu, sì.》
《Ma tanto tua madre sa che ogni settimana ci vediamo e dormiamo insieme. Dille la verità e fai prima.》
《Non lo so... ho come la sensazione che non mi farà dormire da te.》
《Va bene, fai come vuoi...》disse Giulio.
Chiamai mia madre e le chiesi se quella sera potevo rimanere da Mary, lei annuì e mi disse di passare da casa per prendere il ricambio e i libri che mi servivano per il giorno dopo a scuola.
《Tutto a posto. Prima di andare in hotel dobbiamo fermarci a casa per prendere le mie robe.》dissi.
《Ok, tra un po' ce ne andiamo.》disse Giulio mentre continuava a guardare "C.S.I. NY" su Italia1.Verso le 19 salutammo Mary e ce ne andammo.
《Dov'è la macchina?》chiesi.
《A Roma.》
《Come a Roma?》domandai.
《Sono venuto con il treno. La macchina l'ho portata dal meccanico per un controllo.》
《Vuoi dire che dobbiamo fare tutta la strada a piedi?》chiesi con una smorfia.
《Che è? Ti stanchi?》
《Fa freddo... E non mi va di camminare.》ammisi.
《Vedi se ti muovi. 》mi disse e ci dirigemmo verso casa.
《La leggenda narra che per la strada di un quartiere in periferia camminavano due dementi, uno con una valigia e l'altro con uno zaino, mentre un forte vento di inizio dicembre soffiava contro di loro...》dissi con una voce da cantastorie.
《Ahaha ma smettila.》disse Giulio dandomi un buffetto sulla spalla.
《Finalmente, siamo arrivati. Aspettami qui. Non voglio che mia madre ti veda.》dissi lasciando Giulio vicino al palazzo affianco al mio.
Salii a casa, salutai mia madre e andai in camera a prendere il pigiama e i vestiti che mi servivano per la sera e il giorno dopo e i libri per scuola.
Prima che uscissi da casa mamma si raccomandò:《Mi raccomando, salutami Giulio. Non fare cazzate stasera e se le devi fare sii prudente. L'importante è che domani vai a scuola.》
Io la guardai come per dire:《Come hai fatto a scoprirmi? 》e lei mi rispose dicendomi che anche lei aveva avuto 17 anni.
La salutai e me ne andai.
《Ti saluta mia madre.》dissi a Giulio appena lo raggiunsi.
《Cosa?》
《Non so come, ma ci ha sgamato.》
《Te l'avevo detto di dirle subito la verità.》disse con rimprovero.
《Ma non si è arrabbiata. Ha solo detto di non fare cazzate e di andare a scuola domani.》
《Ah, bene.》
Dopo cinque minuti arrivammo in hotel.
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Una farfalla all'inferno.❆ Sequel❆
Fanfic~ Lo abbracciai ancora più forte e lui in un primo tempo ricambiò, poi delicatamente sciolse l'abbraccio, mi accarezzò le guance con le sue dita e appoggiò le sue labbra sulle mie. Non pensavo che un singolo bacio mi potesse scaturire una marea di...