Capitolo 10

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Okay ragazze, dopo questo capitolo ci sarà l'epilogo e Lethal e Trapped saranno definitivamente finite. E potrò andare avanti con altre storie, anche se dubito che riuscirò a continuare Addictive.

Eravamo finalmente in Inghilterra.

Dopo cinque e lunghe ore in volo, siamo atterrati e posso una volta per tutte rivedere Harry. Ora stiamo prendendo il resto dei nostri bagagli e ci dirigiamo verso l'uscita con il cuore in gola. Avrei rivisto Harry dopo cinque e lunghi mesi, e non so se limiterò con un solo abbraccio quando lo rivedrò.
Ho lo stomaco attorcigliato, il cuore che batte forte e la gola troppo secca. Ero nervosa come non mai e sembrava che gli altri lo avevano notato, dato che ripetevano che andava tutto bene e che siamo fuori pericolo.
Non era del pericolo di cui ero nervosa, ma per Harry. Voglio vederlo ora.

«Secondo te, mi riconoscerà?» chiedo a Johnny mentre trasportiamo i nostri bagagli.

«Certo che ti riconoscerà. Sei la sua ragazza, cavolo» ride e io mi unisco a lui.

Arriviamo all'uscita e mi preparo prendendo un bel respiro. Mi guardo intorno, ma non lo vedo da nessuna parte. Anche i ragazzi si mettono a cercarli, ma sembrava fossero svaniti nel nulla. Com'è possibile? Dovevano essere qui da prima.

«Harley!»

Qualcuno urla il mio nome e girandomi vedo Harry che corre verso di me. Il mio cuore si scioglie e automaticamente lascio andare i bagagli per correre verso di lui con un grande sorriso sulle labbra.
Era davvero lì, era lì.
Gli salto addosso piangendo dalla felicità e lui allaccia le mie gambe intorno i suoi fianchi stringendomi a lui come se non ci fosse più un domani. Sentivo finalmente il calore delle sue braccia, il suo respiro e i suoi capelli solleticare il mio viso dolcemente. Era tutto così surreale.

«Harry» piango sulla sua spalla e lui accarezza la mia testa.

«Shh, sono qui» mi rassicura e piango di più sentendo la sua voce. Mi era mancata così tanto. «Mi sei mancata così tanto, piccola» anche quel nomignolo mi era mancato. Mi era mancato tutto di lui.

Scendo dalle sue gambe e mette il mio viso fra le sue mani mentre io avvolgo le mani intorno i suoi polsi. Ora posso ammirare di nuovo il suo viso e direi che anche con qualche cicatrice sta benissimo. Aveva i capelli più lunghi, ma stava bene comunque.

«Non fare più una cosa del genere. Non allontanarti più da me, h-hai capito?» chiede sull'orlo di piangere ed io ero già una cascata mentre annuivo in risposta. «È stato troppo difficile rimanere senza di te e non voglio rivivere di nuovo quell'esperienza» le lacrime solcano le sue guance e io le asciugo con i pollici automaticamente.

«Harry, non piangere. Sono qui» gli sussurro e lui attacca disperatamente le nostre labbra in un bacio bisognoso, e in quel momento il mio cuore è scoppiato dalla gioia. Le sue labbra... sì, mi erano mancate tanto anche loro.

«Ti amo. Ti amo tantissimo, piccola, non separarti più da me. Ti amo troppo per lasciarti andare» dice velocemente mentre piange.

«Ti amo troppo anche io, Harry. E non voglio mai più allontanarmi da te, è stato troppo anche per me» appoggio la mia fronte con la sua e posso percepire il suo respiro sulle mie labbra. «Ti amo»

«Ti amo di più io»

Continua a darmi innumerevoli baci sulle labbra mentre mi accarezza le guance con le sue calde mani. Faceva freddo fuori, ma lui emanava sempre calore.
Cinque mesi e cinque ore di volo ci hanno separati, ma eccoci qui abbracciati a darci dei baci in un aeroporto. Mi chiedo cosa ne sarà di mio padre ora che l'ho finalmente lasciato a New York.

Trapped (sequel di Lethal) √Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora