L'appuntamento

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Dopo scuola Lydia viene a casa mia per aiutarmi a scegliere come vestirmi per l'appuntamento di sabato.
-Questo?- propongo un abito nero di pizzo, che però non sembra andarle a genio.
-Metti qualcosa di diverso... andremo al bowling quindi qualcosa di carino e comodo. Metti questo e questo e questo- dice appoggiandomi in mano dei vestiti di cui non ricordavo l'esistenza.
Provo un paio di jeans scuri, una maglietta bianca con del pizzo sulle maniche e qualche disegno verde, una giacca di ecopelle azzurra e infine delle scarpe da ginnastica nere.
-Perfetta, tesoro sei bellissima-dice.
-Grazie Lydia, se non ci fossi stata te chissà come mi sarei vestita.
Il grande giorno è quasi alle porte e molto spesso io e Scott ci troviamo in giro per la scuola a parlarne.
Così arriva il grande giorno. In macchina vado fino a casa di Scott per prenderlo.
Suono im campanello e una signora piuttosto giovane apre la porta.
-Ciao, tu devi essere Allison! Aspetta, vado a chiamare Scott, intanto entra.
Mi fa accomodare all'entrata che si trova davanti ad una lunga scalinata.
Sento qualcuno sbrigarsi a fare qualcosa, poi dalle scale scende Scott.
Sembra essersi vestito all'ultimo secondo.
-Ciao Allison- dice abbracciandomi. Sorrido al contatto tra noi due.
Sua madre, ci guarda accanto alle scale.
-Mia mamma Melissa, mamma Allison- dice Scott.
-Tranquillo non vi farò il terzo grado. Cercate però di tornare presto, chiaro?
Annuiamo e quando usciamo dalla porta ridiamo allegramente. Mi pare ovvio che faremo tardi.
Saliamo in macchina.
-Non ce la facevo ad aspettare un minuto di più questo giorno- dice.
-Neanch'io. Tua madre è davvero simpatica.
-Cerca sempre di esserlo con i miei amici.
Guardo la strada per un po', avendo finito gli argomenti interessanti.
Quando arriviamo al bowling, troviamo anche Jackson con Lydia.
-Ciao tesoro- dice Lydia riferendosi a me.
Jackson ci saluta come fossimo persone di uno strano mondo.
Non capisco perché odia così intensamente il povero Scott.
Entriamo e ci sediamo sulle seggioline per indossare le orripilanti scarpe da gioco. Comincio a giocare io, così prendo una palla sa nove kg e tiro, facendo un magnifico strike.
-Grande Allison!- grida Scott. Gli sorrido e mi siedo in braccio a lui, senza smettere di guardare i suoi grandi occhi marroni.
È il turno di Jackson, che ovviamente segna uno strike.
Quando poi tocca a Scott, lo vedo piuttosto insicuro.
Così mi avvicino a lui e gli dico:- Stai tranquillo. Pensa a qualcosa di piacevole.
-Tipo cosa?
-Pensa a me. Nuda- dico ridendo.
Poi mi allontano e fa anche lui un bel tiro. Sembriamo tutti imbattibili.
Quando è il turno di Lydia, Jackson prova a fare il bravo fidanzato e le da una mano a tirare, ma Lydia evita in suo aiuto e tira.
-A volte devi tenerli a bada- dice rivolta a me.
Finita la partita- dove Scott ho fatto il mio stesso punteggio- ceniamo con degli hamburger.
Poi Lydia e Jackson ci salutano e io e Scott torniamo a casa.
-Vuoi entrare?- chiede.
-Non vorrei essere di disturbo- dico Ma lui mi trascina in casa. Sono circa le undici e mezza. Saliamo fino in camera sua, dove mi fa sedere su un letto tutto in disordine.
-Scott- dico.
-Si?- chiede lui.
In realtà non so cosa dirgli, ma volevo un secondo la sua attenzione. Ci sdraiamo l'uno accanto all'altra e io appoggio la testa sul suo petto, ascoltando il suo cuore battere come un tamburo.
Poi mi giro e lo bacio intensamente.
-Ti amo- mi sussurra.
-Ti amo anch'io- dico.
E poi tutto sembra sparire tranne lui, accanto a me. L'unico essere vivente della terra.
Ci sussurriamo parole dolci mentre rimaniamo abbracciati.

Freccia d'argentoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora