Cosa sono?

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Tento di alzarmi da quello che pare un lettino da ospedale, ma la persona accanto a me lo impedisce. Ho l'istinto di gridare e di correre via, ma il buon senso mi dice di restare calma. E poi la stanchezza è ancora presente. Sono viva. Questa frase rimbomba nella mia testa più forte che mai.
-Allison, stai bene?- chiede la donna. Finalmente riesco a distinguere i tratti del suo viso: capelli bianchi come la neve, una pelle rovinata colma di macchie, occhi grigi e spenti. Mi domando chi sia.
-Sono viva- ripeto, questa volta ad alta voce. La donna sorride, mostrando denti bianchi quanto i suoi capelli.
-Sì, Allison, sei viva- ripete la donna. Finalmente mi lascia alzare e noto che la stanza è composta da due pareti di specchi. Guardo il mio riflesso e per poco non cado a terra: i miei occhi... sono...
-Cosa mi è successo, e chi sei tu?!- esclamo, alzandomi di colpo ed indietreggiando. Vado a sbattere contro un mobile sul quale si trovano degli strumenti da chirurgo, e minaccio la donna con un coltellino.
-Allison, calmati, posso spiegarti tutto!- dice lei, alzando le braccia. Non riesco a pensare lucidamente, così mollo il coltellino, che cade a terra rimbombando.
-Mi chiamo Johanna Scodelario, sono una ricercatrice. Ti ho riportata in vita- risponde finalmente. Non riesco a crederci. Dovrebbe essere impossibile... Peter Hale ci è riuscito perché era un lupo mannaro... ma io? Sono umana...
E i miei occhi. Al riflesso li avevo visti gialli, come quelli di un...
-Vorrai sapere come ho fatto, giusto?- domanda Johanna, avvicinandosi e indicandomi la pancia. Me n'ero quasi dimenticata... alzo la maglia da ospedale che indosso e trovo un'enorme cicatrice nera nello stesso punto in cui l'oni mi aveva colpita.
-Ti ascolto...- dico con la voce tremante, tastando la pelle rovinata.
-Ho saputo di Beacon Hills e del suo potere sulle creature sovrannaturali. Quando sono arrivata là, un paio di mesi fa, ho saputo anche della tua morte per mano di un oni... quando ho trovato il tuo corpo all'ospedale, l'ho rubato. Una parte di te era ancora viva. Qualcosa ti ha mantenuta... qualcosa come il DNA di un lupo mannaro potente- racconta. Mi lascio sfuggire qualche lacrima... Scott.
-Grazie a molti esperimenti ti ho finalmente riportata in vita- continua. Mi guardo attorno.
-Quindi sarei viva solo perché sono la tua cavia...- commento. Avverto un dolore al cuore.
-Sì, tecnicamente è così. Ma vedila da un'altra angolazione. Sei il mio primo esperimento riuscito. Una creatura che certi come me non sono ancora riusciti a creare perfettamente. Sei quella che viene definita chimera .
Quel nome mi provoca un brivido lungo la schiena. Mi guardo attorno, poi torno ad osservare nello specchio il mio riflesso. Chimera, è così che mi dovrei chiamare.
-Chi altro ha il potere di creare creature simili?- domando. La donna si fa cupa e si avvicina a me tanto che riesco incredibilmente a percepire il suo battito.
-I dottori del terrore- risponde.

Ciao ♥ Spero vi piaccia questo nuovo capitolo. Scusate se non posto abitualmente ma sono piena di impegni per cui portate pazienza.♥♡
PS: scusate se è breve

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