Amanti o fratelli?

3. Ignorare

Il pranzo passò molto lentamente, e fu pieno di domande sul mio passato mentre Mario continuava a fissarmi con quell'aria da: bello ma irraggiungibile, con i suoi bellissimi occhi verdi - gialli, da far invidia.
Finito il pranzo io e Jack decidemmo di andare a fare un bagno in piscina e Mario sentendoci parlare si aggiunse a noi insieme alla sua 'ragazza', Marie. Una ragazza bionda ossigenata, con tre quintali di trucco, minigonna raso sedere e tacco 12. Senza stile e montata, la più puttana della scuola, cioè la più popolare*.
Aprì la mia stanza/armadio per vedere quali costumi avessi.
Ne scelsi uno bianco, il reggiseno a fascia e la mutande abbastanza sgambata, di sopra infilai un copri costume e misi sei semplici sandali. Entrai nel bagno per lavarmi i denti, senza bussare ovviamente, e ni ritrovai a 2 cm dal naso del dio greco sceso in terra, con quegli occhi che mi mangiavano e mi scrutavano da capo a piedi ed un ghigno sulle labbra gli comparì. Mi diede un bacio sul naso e disse: -sei molto eccitante con questo copri costume trasparente che fa intravedere il costumino bianco che ti risalta il seno.- detto ciò si leccò e morse le labbra e guardò in direzione della sue erezione, che si intraveda dal costume a slip color verde. Io seguì il suo sguardo e quando mi accorsi di quello che gli provocato diventai rossa immaginando di perdere la mia verginità con lui e lui notando il mio rossore si mise a ridere e finalmente uscì la bagno.
Finito di lavare i denti, scesi in piscina dove trovai Mario e la sua 'ragazza' già in acqua e Jack che aspettava me. Ci tuffammo insieme e decidemmo di fare una lotta, io sulle spalle di Jack e Marie su Mario, vinsero loro solo perché Jack non riusciva a tenermi tanto su. Così Mario ed il suo egocentrismo volendo mostrare i suoi bicipiti, decisi di cambiare le coppie e quindi io doveva stare su di lui.
-Divarica le gambe, devo prenderti.- mi disse.
E così feci lui scese sott'acqua ma prima di mettermi sulle sue spalle mi morse una natica ed io sussultai per il dolore, e finché mi resi conto di quello che succedeva ero già sulle sue spalle, con le sue mani che mi mantenevano dalle coscie. Inutile dire che vincemmo noi. Dopo di che io e Jack usciamo dall'acqua e io mi andai a lavare prima che Mario tornasse. Avevo appena finito di sciacquare via la schiuma quando sento la porta della camera del dio greco aprirsi e quindi di fretta uscì dalla doccia ed indossai l'accapatoio prima che lui potesse entrare nel bagno.
Sesto senso femminile, la porta si spalancò e lui mi sembrò molto arrabbiato con me.. aveva uno strano luccichio negli occhi che erano diventati più scuri, mi sbattè al muro e cominciò a baciarmi la fronte, il naso, le guancie.. poi si soffermò sulle mie labbra, ma non mi baciò, passo al mio collo e cominciò a mordermi teneramente, e la mia dignità , prima di sotterrarsi del tutto fece il suo ingresso tirandogli un ceffone in piena guancia sinistra talmente forte che si girò il viso e lì parlai io: -noi dovremmo avere solo un rapporto da fratello e sorella, non voglio essere la puttanella di turno per nessuno. Ti è chiaro?-
Come risposta ebbi una porta sbattuta in faccia. Mentre gli parlavo lui mi guardava con rancore e disgusto ed il mio cuore ha subìto una crepa profondissima. Mi vesti, misi un vestito a fiori, decisi quello che volevo mettermi il giorno dopo per il mio primo giorno a scuola e scesi in cucina sperando di non incontrarlo. Ma così non fu, lui era lì in tutto il suo splendore che si stava infilando la giacca nera di pelle e io mi incantai nei suoi occhi e fu lui a distogliermi dai miei pensieri pervertiti.
-Io sto andando a fare un giro da solo, non so.. potresti venire con me, giusto per conoscerci meglio...da "fratelli"- disse lui mimando anche le virgolette alla parola fratelli. Stavo per rispondere ma lui mi bloccò dicendo
-sempre se non hai di meglio da fare, sorellina-
Il mio orgoglio pronto con un fucile in mano decise di accettare e così uscimmo e prendemmo la sua macchina.