Cafunè*

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Nota Pre Capitolo :)
Non è per importunarvi ma per godervi meglio il capitolo vi consigliamo di ascoltare la 'Sonata al chiaro di luna' di Beethoven, capirete in seguito ♡

Sooo, enjoy the chapter.

3-4 Maggio 1851

Louis

Era strano come quel ragazzo riuscisse a trovarsi nel posto giusto al momento giusto ogni volta che ne avevo bisogno.

La cosa mi dava alquanto fastidio.

Anche perché era mezz'ora che correvamo in tondo.

Credo di aver visto la stessa casa almeno tre volte.

Ma la cosa più irritante è che non mi aveva ancora lasciato la mano.

A quel punto decisi di fermare quella scena alquanto ridicola.

Mi bloccai di botto.

" Ma sai dove andare almeno?"

" Forse? "

" Lo prendo come un no " gli dissi roteando gli occhi al cielo.

Mi sedetti sul primo muretto che trovai, dopodiché Harry fece lo stesso.

"Allora?"

"Allora cosa?" domandai voltandomi verso di lui.

Dopo essere praticamente scappati da Hyde Park avevamo vagato senza una meta per i vicoletti londinesi e in un batter d'occhio si era fatta sera.

Le poche luci presenti hanno giocato a nostro sfavore e ci siamo ritrovati a praticare la stessa strada più di una volta.

"Potremmo passare la notte in una locanda, prima ne ho viste molte...." disse il riccio.

Cavolo, quindi aveva un cervello!

"Quindi quella testolina sforna pure qualche idea geniale"

"Divertente"

Mi alzai e mi ripulii i pantaloni dai residui di polvere dopodichè mi misi in cammino. Accanto a me Harry.

Successe che ovunque andassimo ci veniva chiusa la porta in faccia. "Non ci sono posti".

Non sapevamo cosa fare.

Mi passai una mano nei capelli e abbassai lo sguardo sulle punte delle mie scarpe, Harry giocava freneticamente con i bottoni della sua camicia. Dovevamo, o meglio, dovevo, trovare una soluzione.

E poi ebbi il colpo di genio.

Comprai qualche bottiglia di alcolici alla prima taverna che incontrammo.

" Vieni" afferrai il braccio dell'altro e lo trascinai via con me.

Ricordavo che in fondo ad un vicoletto c'era un palazzo abbandonato.

Nessuno ci metteva piede da anni.

Ricordo che da piccolo trovai un modo per entrarci. L'entrata era serrata da grossi macigni ma ai lati delle pareti, alcuni fori e mattoni creavano una specie di scala che mi permettevano di raggiungere il tetto, da lì, una seconda scala mi portava all'interno. "Allora Harold, dato che non abbiamo trovato una camera e tu, per ovvi motivi, non puoi tornare alla tua abnorme villa, saremo costretti a usare il piano B?" gli domandai mentre già mi accingevo ad arrampicarmi.

"È Harry" fu l'unica cosa che mi rispose.

"Cosa?"

"Mi chiamo Harry, NON Harold" ripetè con tono irritato.

Dearly Night (Larry/Ziam)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora