Dearly Night*

636 40 15
                                    

10 Giugno 1851

Harry

Ero steso sul mio letto con ancora i vestiti del pomeriggio.

Non avevo la minima voglia di scendere giù a 'festeggiare' un evento della quale non sapevo nemmeno il motivo.

Da quando lo zio mi aveva riportato a casa per la gioia della mia famiglia, un po' meno per la mia, e avergli raccontato la storia del mio essere stato l'ostaggio di crudeli ladri per un intero mese dalla quale lui mi aveva prontamente salvato facendo finire in prigione quei 'bastardi', come li aveva definiti lui, tutto era tornato completamente alla normalità.

La noiosissima, completamente priva di azione e qualsiasi forma di avventura, normalità.

Dopo tutto quello che mi era successo non potevo fare a meno di trovare qualsiasi cosa noiosa, nemmeno leggere mi dava più la stessa gioia.

Ad un certo punto però mi costrinsi ad alzarmi e vestirmi, sapevo che di lì a poco qualcuno sarebbe arrivato a chiamarmi.

Una volta in piedi, tirai fuori dall'armadio il completo che da un po' era diventato il mio preferito.

Un vestito blu che si sarebbe abbinato perfettamente ad un paio di occhi azzurri, ma che a me non stava poi tanto male.

Dovevo ammettere almeno a me stesso che quel ragazzo mi aveva stravolto la vita e che non sarebbe mai tornata uguale a prima.

Ma era così sbagliato voler tornare ai momenti che avevamo passato insieme?

Appena fui vestito mi guardai allo specchio un'ultima volta per poi andare a risedermi sul letto perdendomi nei pensieri che ormai da settimane erano gli unici che mi giravano per la testa.

Venni però interrotto da qualcuno che bussava ritmicamente alla porta.

Conoscevo solo una persona così insistente.

"Entra Gemma" dissi senza alzarmi dal letto.

Mia sorella entrò con il suo enorme vestito verde chiaro nella stanza e si lanciò, letteralmente, sul letto con me.

"Ti rendi conto che la festa è iniziata da più di un'ora?" mi chiese senza alzare la testa dal materasso.

"Lo so" risposi mogio, "Mi sono appena finito di vestire, stavo per scendere" aggiunsi voltandomi verso di lei.

Gemma alzò la testa dal letto e mi squadrò da testa a piedi.

"Ancora questo vestito?" domandò curiosa.

Mi detti uno sguardo e feci un'alzata di spalle.

"Mi piace" risposi semplicemente.

Non sembrava affatto convinta e infatti qualche secondo dopo si alzò andando a richiudere la porta, ancora spalancata, tornando poi vicino a me.

"Ci ho riflettuto bene e la storia che ci ha raccontato lo zio non mi sembra affatto la verità, così vorrei chiedere la versione originale a te" concluse guardandomi negli occhi.

Quella ragazza era troppo furba per i miei gusti.

"Cosa ti fa pensare che lo zia menta?" chiesi evasivo.

"Sei troppo triste. Se quello che avesse detto fosse vero saresti felice di essere tornato alla tua vita e di non dover essere più un ostaggio" disse,"E poi Harry, non sai mentire" aggiunse dandomi una pacca.

"Potrebbe non essere come ha detto" ammisi mordendomi il labbro nervoso.

"Vorresti raccontarmelo?" chiese gentilmente.

Dearly Night (Larry/Ziam)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora