Overthinking*

430 37 5
                                    

10 Maggio 1851

Harry

Avevamo corso a perdifiato fino alla locanda di Josh e anche fino in soffitta.

Una volta entrati avevamo chiuso la porta e ci eravamo buttati tra le coperte ancora sul pavimento.

"Ce l'abbiamo fatta" mormorai con il fiatone.

Io e Louis ci guardammo intorno fino a che non ci rendemmo conto di una cosa:

Liam e Zayn non c'erano.

"Louis ma.."

"Sì, lo so" affermò Louis.

Eravamo entrambi agitati e l'aver sentito uno sparo poco prima della nostra fuga non migliorava la situazione.

Potevamo solo aspettare.

Dopo vari minuti di inferno, in cui io e Louis giravamo a vuoto per la piccola stanza, la porta si aprì.

Zayn e Liam fecero la loro comparsa sulla soglia e noi facemmo un sospiro di sollievo.

Quando guardai meglio i due ragazzi in volto però, mi accorsi che erano parecchio strani;

Si tenevano per mano.

Liam sembrava sotto shock e Zayn aveva la testa fra le nuvole e sorrideva come un ebete.

Non mi sembrava il momento opportuno per fare domande, ma voltandomi a guardare Louis vidi che era confuso tanto quanto me.

Liam si voltò verso di me e chiese quasi in un sussurro:

"La chiave?"

Presi la chiave che durante la corsa mi ero ficcato in tasca e la mostrai a Liam vittorioso.

"Perfetto" mi sorrise lievemente lui.

"Adesso però ci conviene andare a dormire..qualcuno deve fare la guardia. Io non me la sento scusatemi" disse per poi gettarsi fra le coperte.

Okay, era strano.

"La faccio io" affermai girandomi verso Louis e Zayn.

"Allora noi andiamo a letto. Mi raccomando non addormentarti" ordinò Zayn avviandosi verso Liam.

Louis, dopo avermi rivolto un ultimo sguardo, fece lo stesso.

"Notte Harold" mi augurò prima di mettere la testa sul cuscino.

Rimasto l'unico in piedi mi avviai verso la porta e mi ci sedetti con la schiena contro.

Sarebbe stata una lunga notte ma, anche con tutta la buona volontà non credo sarei riuscito a dormire.

Mi chiedevo ancora come ci fossi finito in quella situazione.

Piena di azione, cose sbagliate ma allo stesso tempo con un giusto fine, così diverse da quelle che leggevo nei libri, ma che mi piacevano anche di più.

Mi voltai verso le tre persone ormai dormienti.

Ah, ecco perchè.

Pensai guardando verso Louis.

Quel ragazzo mi aveva rivoluzionato la vita in tutti i sensi.

Mi aveva fatto fare cose che normalmente non avrei mai avuto il coraggio di fare.

Tante cose.

Tra cui baciarlo.

Non sapevo esattamente perchè lo avessi fatto l'altra sera.

Pensai che forse era dovuto alla situazione, alla vicinanza o semplicemente al fatto che volevo vedere la sua espressione imbarazzata.

Pensai che non mi sarebbe piaciuto farlo di nuovo.

"Adesso parli anche da solo?"

Sentii la voce di Louis rompere il silenzio.

Non mi ero accorto di star parlando a voce alta.

Lo vidi alzarsi e avvicinarsi finché non si sedette di fianco a me.

"Allora, che stavi dicendo?"

"Non sono cose che ti riguardano" risposi senza guardarlo.

Lui mise il capo davanti al mio.

"Daiiii, puoi dirmelo. Non siamo tipo migliori amici?" chiese lui.

Per quanto mi riguardava, sicuramente no.





10 Maggio 1851

Louis

Quando guardai Harry vidi che stava facendo delle strane smorfie col volto.

Ci risiamo.

"Harry non fare il misterioso, lo sai che non sono bravo nei mimi" gli dissi mentre gattonai vicino a lui aspettando una risposta.

Ma non l'ottenni.

"Harry forza!" lo presi per il colletto della maglia ed iniziai a scuoterlo.

"Su riccio, lo sai che puoi fidarti di me! Sono bravo a mantenere i segreti" cercai di esclamare alzando di un po' il tono della mia voce.

Era comunque notte e non potevo far svegliare anche gli altri.

Harry non voleva rispondere ed io non volevo mollare.

Continuavo a scuoterlo sempre più forte.

"Vuoi il continuo della serata di ieri?" disse improvvisamente.

Il continuo della serata di ieri?

Che voleva dire?

"Oh cavolo Harry placa gli ormoni" urlai di colpo.

"Lasciami, allora" disse lui cercando di farmi mollare la presa.

Spostò lentamente le mie dita dal tessuto della sua maglia e posò la mia mano sulle mie ginocchia.

"Hai suoi ordini principessa" esclamai mentre mi allontanavo velocemente da lui.

Ritornai al mio posto e mi risedetti portandomi le gambe al petto e circondarle con le braccia.

"Torna a dormire" mi sussurrò.

Ma, questa volta, non ottenne nessuna risposta da parte mia.

A quel punto, mi venne accanto e si accomodò di fianco a me, appoggiando la sua testa sulla mia spalla.

"Non riuscirei a riprendere sonno facilmente" gli dissi "Ormai mi hai svegliato" sorrisi leggermente.

"Sai Harr-" ma la mia frase venne stroncata da un profondo e rumoroso russare che proveniva proprio dal ragazzo che mi si trovava vicino.

Abbassai lo sguardo e notai che stava sonnecchiando beatamente.

I ricci gli ricadevano in faccia e la bocca era leggermente arricciata.

Le braccia incrociate al petto.

Era tenerissimo.

"Meno male che doveva fare da guardia" sussurrai mentre ridacchiavo al solo pensiero della reazione di Zayn se lo avesse trovato che ronfava come un ghiro.

Ma non passarono molti minuti che mi ritrovai anche io a russare con lui.



*(verb.) quando qualcosa è nella tua testa e non smetti di pensarci.


Dearly Night (Larry/Ziam)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora