La Douleur Exquise*

513 47 6
                                    

5 Maggio 1851

Liam

Quando Louis seguì la figura di Harry e si chiuse alle spalle la porta del nostro scompartimento, sentii una voragine aprirsi nello stomaco.

Rimanere da solo con Zayn mi agitava parecchio, anche perchè, per ora non aveva aperto bocca e non spostava lo sguardo dal paesaggio che scorreva velocemente dal finestrino alla sua destra.

Spostai i miei occhi su di lui.

Era seduto con le gambe leggermente divaricate e la mano sinistra poggiata sotto al mento, sembrava stesse pensando.

Il silenzio tra di noi era assordante e non sopportavo l'idea di non parlargli o stargli lontano, anche per poco.

Era il mio migliore amico.

Lo conoscevo talmente bene che sapevo che era un tipo molto orgoglioso, anche se, magari lui aveva torto, non chiedeva mai, e sottolineo mai, scusa.

Dovevo risolvere quella situazione ora o mai più, di sicuro non avremmo avuto altre occasioni per rimanere da soli.

Mi alzai di scatto e mi sedetti al suo fianco.

Mi guardò con la coda dell'occhio, poi distolse lo sguardo.

Okay Liam, datti da fare, non puoi sprecare l'unica chance che hai.

"Zayn" sussurrai lentamente.

Non ricevetti nessuna risposta.

"Zayn..." ripetei una seconda volta con tono più alto.

"Credevo avessimo chiarito...." aggiunsi poco dopo.

Sentivo le lacrime accumularsi ma feci di tutto per respingerle.

Se Zayn non mi avesse mai più parlato?

Se avesse seguito il suo maledetto orgoglio?

Cosa avrei fatto?

Cancellai immediatamente quell'idea dalla testa.

Un vita senza lui era un incubo che non volevo vivere.

"Per quanto mi riguarda, abbiamo chiarito" il suo tono era freddo e tagliente come una lama.

Una pugnalata al cuore.

"Cazzo, abbi le palle di guardarmi in faccia e dirmi che con me hai chiuso! Fallo ed io mi toglierò dalle scatole una volta per tutte. Non puoi a comportarti come un bambino che quando gli fanno un dispetto mette il broncio e non spiccica parola. Sei un uomo o almeno come tale ti ho sempre visto".

La rabbia prese possesso di me.

Gli afferrai il mento con le dita e voltai il suo volto nella mia direzione.

"Non continuare ad ignorarmi, non te lo permetto!".

Eravamo uno di fronte all'altro.

Occhi negli occhi.

La mia mano poggiata ancora sul suo viso.

Lo abbracciai di scatto appoggiando le braccia intorno al suo collo.

Lui sussultò.

"Lasciami andare...".

Cazzo.

Lo strinsi ancora più forte a me.

"Liam, ti ho detto che devi lasciarmi andare, non farmelo ripetere una terza volta"

"Ma non l'hai capito che non ti lascio?" dissi guardandolo negli occhi.

Dearly Night (Larry/Ziam)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora