CAPITOLO 10

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Akasha's pov

Siamo fermi, nascosti alla vista dei Demoni, davanti ai giganteschi (almeno quanto quelli del Paradiso)cancelli dell'Inferno. Non abbiamo idea di come entrare, non ce l'hanno detto. D'un tratto però capisco: infatti il primo dei due Demoni a entrare, quello maschio, semplicemente suona e fa vedere le sue ali nere, senza bisogno di farsi vedere in faccia o di dire niente. Appena i due Demoni entrano io ed Espoir anche ci avviciniamo cautamente, per poi arrivare davanti agli immensi cancelli color onice. Una volta lì davanti, faccio uscire le ali e strappo le piume più vecchie, dandole poi ad Espoir. Lui le prende in mano non capendo e io gli faccio il gesto di stare zitto e osservare. Mi avvicino al cancello e suono. Immediatamente spiego le ali al massimo mostrando solo nero; i cancelli si aprono, per poi richiudersi immediatamente alle mie spalle. Espoir si avvicina e suona anche lui, poi mette subito le svariate piume che gli ho dato lì davanti e aspetta. I cancelli non si aprono subito; io ed Espoir ci guardiamo con sguardi carichi di ansia e preoccupazione. Dopo qualche attimo che continuiamo così però, finalmente, i cancelli si aprono lasciando libero accesso ad Espoir e permettendoci di respirare, considerando che sia io che lui abbiamo trattenuto il respiro per tutto il tempo. Espoir entra e butta le mie piume a terra, poi mi guarda e infine spostiamo entrambi lo sguardo su ciò che ci circonda. 

Fa tutto letteralmente schifo. Nonostante io ami il nero, mi sento perfettamente in grado di affermare che il nero il questo posto farebbe ribrezzo a chiunque, giusto ad un Demone potrebbe piacere. Tutto intorno a noi è una nuvola nera come la pece; mano mano che avanziamo la nuvola si sostituisce ad un sentiero completamente nero, e devo dire che questo invece non mi dispiace. Non è piastrellato, ne' con sopra i sassi, è un semplice sentiero nero, liscio e opaco. Ci guardiamo intorno con circospezione per assicurarci che non ci si nessuno. Siamo abbastanza riconoscibili; per quanto riguarda l'aspetto esterno io me la cavo ma lui no. Nel senso che io sono completamente nera, mentre lui ha i capelli biondo cenere ed è vestito di bianco. Ma per l'odore siamo fregati tutti e due. I Demoni infatti sentono l'odore di noi Angeli, come noi sentiamo quello dei Demoni. Una cosa su cui però siamo in vantaggio è il fatto che non si può sentire il nostro odore a meno che non siamo vicinissimi ai loro nasi; infatti Gabriele e Michael, prima di lasciarci andare alla dimora dei miei finti genitori, ci hanno dato un liquido strano da bere, che ci ha permesso di assumere un odore molto meno forte. è lo stesso liquido che bevevano ogni giorno i miei finti genitori, per non farsi riconoscere. 

-Mamma, che caldo!- dice Espoir.

-davvero?- chiedo io incredula del caldo che sente in quel momento il mio amato.

-certo. Sei assurda, come fai a non sentire caldo??- mi chiede sbarrando gli occhi e allargandosi con due dita il colletto della camicia bianca.

-Akasha Angel.- basta dire il mio nome per zittirlo. Sono più potente degli altri Angeli, il caldo non lo sento come loro, e ora se ne è ricordato.

Ad un tratto sentiamo le voci dei miei finti genitori e le seguiamo mantenendoci a debita distanza. Riusciamo ad individuarli e li vediamo che si dirigono verso un edificio completamente nero dagli immensi cancelli argentati. Si fermano però prima, davanti a un tempietto completamente nero; salgono i due gradini che si trovano all'entrata e si dirigono verso le sbarre messe per fare una sorta di balcone. Ci avviciniamo cautamente senza farci sentire né vedere dai Demoni, per poi nasconderci dietro ad una delle colonne più grandi. Improvvisamente sentiamo dei passi affrettati, come se qualcuno stesse correndo, dietro di noi; così ci voltiamo e ci accorgiamo che due Demoni stanno correndo verso il tempietto. Ci nascondiamo ancora di più e lasciamo che i Demoni entrino nel tempio e raggiungano i miei due finti genitori. Tendiamo le orecchie per ascoltare bene cosa dicono, senza sporgerci per non farci vedere, cosa che risulta facile visto che il tempio è aperto e quindi riusciamo a sentire tutto ciò che dicono, considerando il fatto che parlano normalmente credendo di essere soli.

Un amore in bianco e neroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora