Episodio Extra 3.5

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- Non ce la faccio più, non vedo l'ora che arrivino le vacanze invernali -, disse Castiel portandosi le mani nelle tasche dei pantaloni.

- Di già? La scuola è iniziata da poco più di due mesi...

- E già rischio di essere sospeso, pensa un po'! -, disse ridendo.

- Non ci riderei fossi in te... non ti dimenticare nemmeno di tutte quelle assenze che hai già fatto.

- Saranno circa 3 settimane di assenza, capirai!

- Ma ti rendi conto di quante sono in due mesi di scuola?!?

- Ma la scuola non è poi questo granché...

- Sei te che vedi la scuola in modo solo negativo, ci sono anche cose divertenti, o anche belle.

- Come quando qualche malcapitato deve inseguire il cagnolino della preside?

- Esattamente, ieri ho visto Rosalya che lo inseguiva, poverina -, disse sorridendo Nathaniel.

- Ahahah, è vero. L'ho vista anche mentre cadeva -, disse ridendo Castiel.

- Visto? Ci sono cose divertenti anche a scuola.

- Poi l'altro giorno... -, nel dire queste parole Castiel si avvicinò a lui e gli sussurrò all'orecchio:

- ...lo abbiamo fatto due volte a scuola.

- C-cosa?! - Nathaniel sapeva esattamente di cosa stava parlando, ma se ne vergognava troppo a pensarci di nuovo.

- In effetti, questa è una cosa bella -, disse Castiel sorridendo, ma dolcemente.

- Da quella volta sul terrazzo vedo la scuola con occhi diversi, grazie a te... ora anche io comincio ad apprezzarla, capisco quello che tutti chiamano... beh... -, disse Castiel ma si soffermò su quelle due parole senza dirle, le pensò intensamente diventando leggermente rosso in viso e guardano imbarazzato Nathaniel.

Anche Nathaniel diventò rosso all'istante, come se le avesse capite, e poi vederlo con un espressione del genere lo faceva sentire senza forze.

Suonò la campanella e i loro pensieri si rivolsero alla lezione che dovevano avere.

- Finalmente l'ultima ora.

- Senti... c-ci vediamo all'uscita?... -, disse Nathaniel senza guardarlo negli occhi e con le orecchie rosse.

- Cosa? -, chiese stupefatto Castiel ma anche contento di quello che aveva sentito.

- Così... per rivederci prima di lunedì...

Castiel gli mise una mano in testa ed accarezzandogli i capelli disse dolcemente:

- Ma certo...

- B-bene! Ora devo correre in classe... A-a dopo allora! -, disse Nathaniel senza guardarlo sul volto e dirigendosi verso la sua aula.

"Ma te guarda quello scemo... comincia proprio a comportarsi in quel modo, eh? Forse dovrei cominciare a vederla così anche io..." pensava Castiel mentre vedeva Nathaniel allontanarsi da lui.

L'ultima ora per Castiel passò in fretta tra penna e libro. Nathaniel invece ci prese una paternale dal professore di lettere perché non aveva scritto nulla sul quaderno, ma soprattutto perché aveva guardato per tutta la lezione fuori dalla finestra.

" 'Si può sapere che ti prende?! Non ti ho mai visto così distratto! Nemmeno a dire che ci sia un bel panorama fuori da quella finestra! Forza! Prendi la penna e scrivi!' . . . La fa facile lui... non so nemmeno io cosa mi fosse preso in quel momento, so solo che stavo pensando... Sì, ma a cosa di preciso? Che confusione che ho nella testa ultimamente... " diceva Nathaniel mentre faceva la borsa.

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