Capitolo 4

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Oggi è il mio primo giorno da quindicenne... E da ragazza che ha scoperto di essere una specie di principessa..... " Mi viene ancora difficile da credere.... " faccio un sospiro di angoscia..
Come ogni giorno mi preparo per andare a scuola.... Ma trovo mia zia che prepara una valigia...
- Oh Rosalie! oggi devi andare nell'altro mondo.. - dice mia zia mettendo alcuni miei vestiti e cose che potrebbero servirmi
- ma come?! nell'altro mondo? - chiedo non afferrando il concetto
- Rockfors, è un mondo parallelo al nostro, possiede le stesse sembianze della terra, possiamo dire che sia un clone, a differenza che lì vivono i licantropi, ma non solo.., vi sono anche vampiri, fantasmi ed altre creature che la natura può creare - spiega mia zia
- ma... Perchè devo andare? - dico io
- hai letto la lettera, no!?... Tu sei l'erede al trono, e non puoi permettere che il regno venga comandato da un capo ( re ) pieno di sè, egoista, e meschino, che porterà solo alla rovina... Perciò devi andare! Solo tu puoi salvarci...- conclude mia zia, poi mi porge la collana che mi lasciò mia madre..
- tieni questo ti proteggerà da chiunque ti voglia far del male, sai perchè il diamante è incastonato nell'occhio del lupo di ferro ? Perché dimostra che bisogna guardare oltre le apparenze per vedere il bello di una cosa, o di una persona.. Ti sembrerà una semplice collana ma nel momento del bisogno capirai a cosa serve...... Ah dimenticavo, c'è Alexander che ti aspetta fuori da un pezzo, ti conviene sbrigarti, è lui che ti accompagnerà a Rockfors - dice mia zia dandomi la valigia e spingendomi verso la porta d'uscita.
- ma...zia.. - mi lamento io, allora lei mi sbatte fuori e chide la porta
- tanto tornerai fra qualche giorno, non ci sono problemi, giusto!! - urla mia zia con ancora la porta chiusa,
- ZIAAA!!! - dico io fuoribonda battendo la porta a pugni chiusi per farmi aprire " se la prendo!! "... Poi mi calmo e butto sù un amaro sospiro.
- Allora! ti muovi o no? - dice Alexander
- si arrivo....- dico acettando la situazione, e salendo in macchina..
- Max non viene con noi? - chiedo ad Alexander
- Max?? Stai scherzando?? Sarà tornato al castello già da un pezzo, ora che il suo lavoro è finito..-
Rispose Alexander ironico
- ma di che lavoro parli !? E quale castello!!?? - dico non capendo.
- è stato mandato qui allo scopo di sorvegliarti, proteggerti, e vedere se i tuoi poteri si manifestino prima dei tuoi diciotto anni, cosa che non è ancora successa, per quanto riguarda il castello lui è il migliore tra le guardie reali, per questo gli hanno affidato te... Pensi di conoscerci, ma ci sono molte cose di cui non sei a conoscenza. - dice Alexander spiazzandomi, rimango sbalordita, tanto che non apro bocca per un gran pezzo di strada
....
- e quindi tu sei un Licantropo? - chiedo incuriosita
- ma figurati se sono uno di quei cagnacci!! - dice con disprezzo
- sentiamo.. Allora cosa sei!! - dico ormai essendo sicura che nulla potrebbe più stupirmi
- sono un vampiro! - dice lui
- dovevo aspettarmelo, sei venuto anche tu a controllarmi ? - chiedo irritata io
- no.. Io sono venuto per assicurarmi che Max non si innamori di te - dice Alexander
- allora potevi rimanere li dov'eri, Max non prova niente per me - dico sicura io
- questo lo dici tu, bhè, anche se fosse innamorato, non potrete stare insieme sia per la legge che dice che l'amore tra umani e Licantropi è proibito, e sia perchè tu sei una principessa e lui una guardia, però adesso devi pensare se rimanere umana oppure trasformarti definitivamente in un Licantropo - dice Alexander
- capisco - dico io, durante il tragitto le ultime parole di Alexander mi frullano nella testa " cosa dovrei fare.. Per ora è meglio non pensarci "
- andiamo, siamo arrivati! - dice Alexander invitandomi a scendere
Davanti a me si para un enorme giardino, con delle aiuole di rose, ma non sono del solito colore rosso, o giallo, o rosa, ma blu
- rose blu! Non ne ho mai viste così! Che belle!! - dico entusiasta, poi vedo Alexander con un sorriso stampato in volto
- che hai tu da ridere?! - dico ad Alexander
- hahaha, sei proprio una bambina - dice continuando ad avere quel sorrisetto da idiota
- NON SONO UNA BAMBINA!!! - dico con la faccia tutta rossa, non solo per imbarazzo ma anche di rabbia
Poi vedo un enorme edificio con piscina e varie 'persone' " sempre se sono persone"
- non lo sono - sento dire da Alexander
- e cosa sarebber.... Asp..aspetta un attimo mi hai letto nel pensiero??!! - dico piuttosto sbalordita
- non te l'ho detto ma tutti i vampiri sanno leggere nel pensiero - dice con aria soddisfatta
- COSA!!!! Quante volte mi hai letto nel pensiero?!?!? - dico irritata
- un paio - dice con un ghigno sul viso, per poi mettere le mani in tasca e dirigersi verso l'edificio
- Come!! Non hai il diritto di farlo! - dico io
Allora viene verso di me, piega leggermente la schiena fino ad arrivare con il viso di fronte al mio
- e chi me lo impedisce? - dice con il suo solito ghigno, per poi allontanarsi, io lo seguo senza dire una parola anche se dannatamente irritata..
- senti, è questo il castello - dico fredda
- che c'è adesso fai l'offesa!?!, comunque se non l'avessi notato questo è un hotel -
E si presenta davanti a me un enorme scritta ' Hotel Mazantini ' e subito divento rossa per la gran figuraccia che ho fatto, poi un dubbio...
- Ma... Che ci facciamo in un hotel!! - chiedo stralunata
- la porta dimensionale per Rockfors non è dietro l'angolo, dobbiamo pur trovare un posto per dormire, prenderò due stanze separate, ma... Posso anche prenderne una sol...- dice maliziosamente
- Ne vanno bene DUE!!! - dico quasi urlando " ma guarda che idiota"
- grazie per il complimento - dice Alexander.
- smettila di leggermi nel pensiero!! - gli urlo io.
- scordatelo - ribatté facendomi irritare ancora di più " non lo sopporto!! "
Appena entrati in hotel, Alexander prese due stanze, la mia è la numero 221, la sua è la 224 proprio di fronte alla mia.
Siamo davanti alle porte delle nostre stanze.
- buonanotte - dice Alexander
- se se, buonanotte - dico entrando nella stanza, è enorme sembra quella di un re, " ci sono perfino i rubinetti con le teste di leoni in oro, non che servano a qualcosa, ma fanno un bel effetto, poco importa, ora è meglio che vada a dormire"

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