Capitolo 9

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Appena svegliata..
Ebbi  voglia di andare a fare una bella passeggiata, così mi vestì e mi diressi nel giardino, mi fermai sotto l'ombra di un albero, lì dove mi accomodai, Dopo svariati minuti sentì dei passi sempre più vicini,
- Prendetela! - udì subito dopo essermi voltata,
Quella.. Era la voce di colui che dovrebbe essere mio padre, il capo di questa tribù, e nel modo in cui lo chiamo io, " il re di questo regno "
- Sei accusata di furto, e di inganno al nostro capo - avanzó una guardia, afferrandomi con forza e costringendomi ad alzarmi, per poi trascinarmi all'interno del castello..
Una volta entrati, percorremmo un lungo corridoio, nel frattempo vidi una figura, dai capelli biondi ramati ed occhi marrone chiaro, e a quella vista delle calde lacrime scorrevano lungo il mio viso, è un sorriso apparve sul mio volto, mentre guardavo max con un espressione mista dallo stupore, alla felicità, fino alla preoccupazione..
- mi perdoni Sire! Posso sapere cosa sta succedendo? - avanzó allora Max
- RESTA AL TUO POSTO! - ordinò il capo alzando di molto il tono di voce
- d'accordo Sire - disse lui abbassando lo sguardo, stringendo denti e pugni..
- Non preoccuparti.. Andrà tutto bene.. - lo rassicurai con un sorriso, conoscendolo, sono sicura che si sarebbe sentito in colpa per non aver potuto fare niente per aiutarmi.. E lui, avendo capito le mie intenzioni, mi dedicò uno dei suoi splendidi sorrisi sinceri..
Mi portarono in un losco è buio sotterraneo,
- C..cosa volete farmi? - domandò allora impaurita, non ricevendo però alcuna risposta.
Ad un certo punto, la guardia che teneva strettamente il mio braccio, prese la collana e mi gettò senza alcun contegno all'interno di una cella posta al nostro fianco,  chiudendola poi a chiave, lasciandomi sola nell'oscurità..
Pesarono delle ore, ed il mio stomaco cominciava a farsi sentire,
- Ma guarda un pò! Qui qualcuno sta morendo dalla fame! - disse il capo con un sorriso inquietante, dirigendosi verso la mia direzione, posizionandosi di fronte le sbarre che mi rinchiudevano,
- questa.. Dove l'hai presa? - disse allora lui mostrandomi la collana lasciatomi da mia madre,
- mi è stata lasciata da mia madre.. - sussurrai io,
- quando? - chiese il capo con tono severo,
- il 29 settembre - risposi
- Non può essere.. É il giorno in cui é nata mia figlia.. Non è possibile... - disse il capo abbandonandosi in un pianto disperato e scivolando al terreno, in poco tempo quel pianto si trasformò in una risata isterica e piena di follia..
- FOLLE!! Come pensi che io possa crederti!! Mia figlia non può essere viva!! È stata uccisa davanti ai miei stessi occhi!!! - continuó gridando,
- SONO IO TUA FIGLIA!! - urlai a quel punto,
- Osi ancora mentire... Va bene!.. Hai una settimana per dimostrarmi di essere davvero mia figlia, se non lo farai...- disse per poi farsi comparire un sorriso malefico in volto - metterò fine alla tua misera vita da umana..- disse provando felicità in quelle parole che significano "morte",
' non riesco a credere che questo "mostro" sia davvero mio.. Padre..' Pensai.
in seguito vidi il capo dirigersi verso la porta, ed una volta aperta vidi Alex con l'intento di entrare, ma si bloccò alla vista del padre, i due si scambiarono dei gelidi sguardi che emanavano odio..
Alex mi raggiunse senza degnare il capo di una sola parola.. E dopo qualche minuto, vidi entrare il mio migliore amico, con delle chiavi in mano, non disse una parola fin quando non aprì la cella e mi abbracciò di slancio,
- ho avuto paura... Paura che ti facessero del male... E giuro! Che se l'avessero fatto davvero li avrei uccisi con le mie stesse mani.. Anche a costo della  vita! - sussurrò al mio orecchio, stringendomi ancora più forte, e quelle parole così dolci fecero cadere delle tenere lacrime sul mio volto...

SPAZIO AUTRICE
Mi dispiace per questo capitolo più piccolo del solito, ma è ciò che ho potuto fare a seconda del tempo a disposizione, spero comunque che vi piaccia!!
Bacii

Marika125

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