Capitolo 16

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Dovevo aspettarmelo. Nessuno può  cambiare così da un giorno all'altro come se niente fosse, anzi, non erano passate nemmeno ventiquattr'ore da quando ha scoperto che io sono sua figlia, che, arrivata la sera, ricomincia a dare segni di pazzia. Credo sia irrecuperabile...
Non voglio credere che tra non molto sarò costretta a sposare mio fratello. Come ha potuto farmi questo? Cioè era solo un bacio. Un bacio pieno di magia. Non so per quale motivo, ma non avrei mai voluto staccarmi da quelle labbra così morbide e vellutate. In quel momento, da come mi batteva forte il cuore, dai sentimenti che ho provato, ho capito che per me Max non era più un amico. Ho capito di amarlo. Ma... Non posso, avrei voluto andare da lui, stringerlo e baciarlo, avrei voluto dirgi "ti amo" come ha fatto lui l'altra sera, avrei voluto stare con lui, scherzare, ridere, con lui! E soltanto lui, ma non posso! Lancio un urlo disperato che si diffonde in tutta la stanza e nello stesso tempo il mio futuro sposo fa la sua entrata nella mia stanza. Ricaccio indietro le lacrime che tentavano in tutti i modi di uscire, alzando la testa verso di lui.
<< Hei >> La sua voce vellutata mi colpisce, come mille lame nel petto. Con passi lenti e insicuri mi raggiunge, sedendosi sul bordo del letto accanto a me. << Mi dispiace... >> lo sento come un sussurro flebile. Perché si dispiace? << No, no, Alex non é colpa tua! >> Mi allarmo. Come può pensarlo? << Invece si! >> << No! Non é colpa tua se nostro padre é un pazzo! >> Lui é a testa china sul pavimento, mentre il gli poggio una mano sulla spalla per scuoterlo << capito!? >> lo scuoto ancora piú forte. Si porta le mani a coppa sul volto, muovendo la testa a destra e sinistra per negare. Dopo sento un qualcosa che non mi sarei mai aspettata. Sento un singhiozzo. E il suo corpo sussulta. Ne sento un'altro e poi ancora e ancora. Sta piangendo. << N-non, non riesco a sopportarlo, non c'è la faccio più, io... >> trema, Dio perché ci fai questo?! << Shh shh, tranquillo, andrà tutto bene... >> lo abbraccio, sapendo perfettamente che non credevo nemmeno io a quello che dicevo. Sapevo che non ci sarebbe stata la ben che minima possibilità che andasse tutto bene. Sento un'altro suo singhiozzo, piú forte degli altri. Quando mi stringe piú forte a se, le mie lacrime che prima trattenevo con tutta me stessa, ora sgorgarono dai miei occhi come un fiume in piena.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 16, 2016 ⏰

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