CAPITOLO 5

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Il vento le graffiava il volto mentre accarezzava leggiadro i suoi capelli color della notte, lo sguardo profondo concentrato sulle vie che percorreva incurante della sua guida spericolata. Faceva vagare il suo sguardo dappertutto, dagli angoli bui, alle case poco illuminate, il suo volto concentrato non trasmetteva nessuna emozione, per lei era tutto troppo calmo, troppo silenzioso e tranquillo. Non era abituata a questa quiete, sapeva che sarebbe durata ben poco, era questione di secondi. Improvvisamente, in quella città immersa nel buio, notò una piccola finestra al secondo piano di una casa, accendersi, mentre la voce di un ragazzino si contraddistingueva nel silenzio.
Percepì che l'anima del ragazzo si stava spegnendo per chissà quale oscura ragione, decise di fermarsi e controllare, non poteva permettere la morte di un bambino senza motivo e inoltre percepiva la presenza di ombre, la loro puzza si poteva sentire nell'aria. Si avvicinò piano poi si staccò da terra e volò fino alla finestra illuminata. Il volo non era un potere molto sviluppato in lei e faticava ad utilizzarlo senza problemi, però questa volta arrivò a destinazione senza complicazioni. Si avvicino alla finestra piano, ma appena vide che delle ombre stavano per mangiare l'anima del pre-adolescente, spaccò il vetro con forza e fece fuori tutte le ombre. Dopo aver ucciso quelle creature si voltò verso la causa di quell'attacco improvvisato, pensado che non l'avesse neanche vista, ma con suo grande stupore, il ragazzo , che dimostrava 15 anni, la guardava con la bocca spalancata, gli occhi marroni, come nocciole, la squadravano da capo a piedi mentre se possibile si dilatavano e aprivano ancora di più.
Si avvicinò a lui mentre le sorrideva, non capiva come poteva sorridere in una situazione anormale come quella. ??? "Tu sei un'immortale?" Death lo guardava senza far trasparire emozioni, annui senza parlare convita che il ragazzo non capisse il linguaghio dei segni.
Lui la guardò incuriodito, non gli era mai capitato di essere salvato da un'immortale così....fredda, tra l'altro era una ragazza bellissima, il suo pensiero andò a Jack, il suo migliore amico, loro due sarebbero stati bene insieme, sorrise al pensiero e ritornò a guardare l'immortale "Il mio nome è Jamie, grazie per avermi salvato da quelle...cose, scusa ma...potrei sapere il nome della mia salvatrice" sorrise grato, sarebbe potuto morire se non fosse arrivata lei.
La ragazza era sorpresa, nessuno l'aveva mai vista, era un fantasma per tutto l'universo. Questo bambino, aveva creduto in lei e l'aveva vista, il primo e forse l'unico. Tornò a guardarlo sicura che non fosse un caso che le ombre lo avessero preso di mira, inoltre il fatto che lui conoscesse l'esistenza di altri immortali la fece riflettere. Lo guardò e, riluttante -perché doveva utilizzare la sua voce- gli porse la domanda che l'assillava da un po' "Il mio nome è Death, vorrei sapere come fai a conoscere l'esistenza degli immortali" La sua voce era fredda e distaccata anche se trasmetteva un velo di curiosità. Il ragazzo la guardò insicuro poi rispose sorridendo raggiante " Il mio miglior amico Jack Frost è un'immortale che fa parte dei Guardiani, cinque anni fa, io e i miei amici li abbiamo aiutati a sconfiggere Pitch Black" La ragazza spalancò gli occhi mentalmente, e subito si disgustò da tale scempio, come si poteva mettere in mezzo a una guerra dei ragazzini, non aveva cambiato opinione sugli esseri umani ma gli facevano più schifo quegli immortali senza intelligenza. Death " Capisco" era proprio senza emozioni la ragazza. Jamie "Scusa ma perchè quelle cose mi hanno attaccato?" Il ragazzo ormai aveva imparato che la paura era una cosa inutile quindi non dimostrava più quel sentimento, anche quando quelle cose lo avevano attaccato, lui non aveva urlato per la paura. Death lo guardò indecisa se dar voce ai suoi pensieri oppure rivelargli che era stato solo un caso l'arrivo delle ombre in casa sua, ma il ragazzino c'era dentro fino al collo, tanto valeva dirgli le cose come stavano "Ascoltami molto attentamente, le cose che ti hanno attaccato erano delle ombre, umanoidi oscuri creati per mangiare anime umane, molto sicuramente, essendo entrato in contatto con altri immortali e avendo partecipato alla guerra di due anni fa, rappresenti un pericolo per l'Ombra" la ragazza non si era scompasta di un centimetro, aveva detto il tutto senza far scappare un sentimento. Jamie " Capisco...potrei sapere chi è l'Ombra? Ormai ci sono dentro"
Death "L'Ombra è il creatore degli esseri che ti hanno attaccato prima, è un essere immortale che provo ad uccidere da quando sono diventata così" Jamie la fissava calmo e rilassato, in pratica era un pericolo per la sua famiglia se le ombre l'avessero provato ad uccidere di nuovo.
Death " Spero che tu capisca la tua posizione in questa storia, se ti va bene ti porterò dai Guardiani - l'aveva detto con odio, non li sopportava- l'unico problema è che non so dove si trovano" Jamie la guardò felice, Jack lo veniva a trovare molto spesso, ma non li vedeva tutti insieme dalla fine della battaglia " Siii Fantasticooo!! Nord abita al Polo Nord, se mi porti lì sarò al sicuro" era così felice, ma ci vuole ben poco per spegnere un emozione così positiva. Death lo scrutava interessata, come poteva un bambino amare degli spiriti così disgustosi, lei se fosse stata viva non lo avrebbe mai fatto. Ad un tratto sentì una scossa in tutto il suo 'corpo', un allarme al pericolo che l'aiutava sempre. Disse al ragazzino di vestirsi pesante -dato che era in pigiama- non c'era un minuto da perdere, le ombre si stavano avvicinando, erano molte, troppe da sconfiggere da sola con vicino un ragazzino che non sapeva nemmeno manovrare una calibro 27, dovevano scappere, cosa che a lei non piaceva per niente, era l'ultima cosa che avrebbe fatto per via del suo orgoglio ed onore, ma non poteva permettere che Jamie venisse catturato, lui era troppo speciale, l'avrebbe protetto anche a costo di farsi uccidere.
Dopo pochi secondi sentirono entrambi la porta del soggiorno venire giù, e dei passi marciavano a ritmo, salendo le scale, stavano arrivando. Death prese Jamie e lo strattonò fuori dalla finestra, fece apparire la moto e partirono volando in aria, seguendo, come detto da Jamie, la stella polare.

ANGOLO AUTRICE PAZZA
Cari lettori, scusate se non aggiorno ma vorrei arrivare a 10 like in ogni capitolo^-^ Non capisco perchè ho tante visualizzazioni ma di like non ne arrivano;/ Ditemi se qualcosa non va bene :)
Bye

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