Death Guardian (SOSPESA)

CAPITOLO 3

Vagava senza meta nel piccolo paesino di Burgess. Era arrivata quello stesso giorno per eliminare le Ombre, che sembravano aumentare, anche se lei le uccideva senza darsi pace. Non le importava se in questo modo fosse rimasta senza energie, per lei l'importante era uccidere quelle disgustose creature che occupavano la terra. Non sapeva nemmeno lei perché difendeva quel pianeta della mille facciate, per lei, negative, però quando uccideva si sentiva come se si fosse liberata di un macigno che teneva sulla coscienza, nemmeno lei sapeva spiegarsi il perché di quello strano fenomeno e per ora desiderava solo distrarsi e accantonare i suoi inutili pensieri. Quel suo famigerato desiderio non tardò ad avverarsi e ben presto, si ritrovò circondata da quelle infide creature nere come la pece, subito estrasse la sua adorata spada dal fodero nero con rifiniture blu a forma di rose. La battaglia poteva cominciare.

Mentre Death combatteva con ferocia contro i suoi nemici, i Guardiani cercavano invano di trovare strani fenomeni sul grande Globo designato al Polo Nord. Dopo non si sa quanto tempo, tutti i guardiani tranne Jack si distesero per terra senza energie. Al contrario il giovane guardiano continuava a scrutare senza sosta il globo, voleva trovarla al più presto. Ad un tratto Jack si accorse che vi era una nuova luce che risplendeva molto più delle altre, lo scintillio era proprio nella sua città natale, Burgess. 'Una coincidenza molto strana', pensò il guardiano dell'inverno ma non si soffermò molto su questo pensiero e richiamò tutti i guardiani che si erano arresi all'idea di dover sorvolare tutto il mondo sopra la slitta di Nord, cosa che a Calmoniglio fece rizzare i peli, lui al solo il pensiero di dover staccare le zampe da terra si faceva prendere da un panico inimitabile. Tutti i guardiani si avvicinarono a Jack meravigliati mentre la luce risplendeva sempre di più. Jack subito sovrappose la sua voce sue pensieri dei guardiani "Dobbiamo andare e portarla qui, al sicuro" disse fermo e autoritario, Nord si sorprese da tale tono, mai Jack si era dimostrato così adulto di fronte ai suoi colleghi, lui era sempre stato un ragazzino che scherzava per tutto, quel ragazzo stava cambiando per una ragazza, per amore. Nord lo guardava sorridendo compiaciuto "Bene essere ora di andare, voi essere pronti guardiani?". Dopo aver ricevuto un 'si' generale, i guardiani si precipitavano alla slitta, tutti euforici, tranne il povero Calmoniglio che rimpiangeva le sue bellissime gallerie.

Burgess

Death estratta la sua spada si fiondo su tutti i nemici che le capitavano, non badava a niente e nessuno, era concentrata a combattere e ad uccidere quegli esseri. Con la sua bellissima spada e i suoi movimenti agili fece in poco tempo fuori più della metà dell'esercito d'Ombre ma, la ragazza, sapeva che quello era solo l'inizio, la festa era appena cominciata e Ombra voleva divertirsi, questo pensava la guerriera mentre squartava e disseminava morte tra quelle Ombre. Nel frattempo i Guardiani erano arrivati a Burgess e volavano verso un punto che indicava Manny, e sì, Nord aveva chiesto aiuto all'uomo della Luna per evitare di perdere tempo, Il grande omaccione aveva notato che Jack era particolarmente ansioso e nervoso e voleva che questo suo 'momento No' passasse subito, ma non poteva biasimarlo, l'amore faceva quest'effetto. Arrivati a destinazione rimasero sconcertati da quel che videro. Una ragazza dal mantello nero con un teschio sopra, la Nuova Guardiana, stava decimando un Esercito di mostri senza forma, e per giunta era da SOLA, cosa che impressionò i Guardiani. Almeno tutti tranne Nord, lui sapeva che la ragazza essendo la Guardiana della Morte era dotata di impressionanti poteri, e sapeva che tra tutti gli esseri immortali, lei era la più forte e potente, forse anche più di Manny.

Piano piano si avvicinarono e la slitta atterrò su una palazzina vicinissima al campo di battaglia, Jack voleva andare da quella bellissima ragazza e aiutarla ma Nord lo fermò "Jack, non essere momento opportuno, lei stare combattendo e se tu intervenire potere forse ferire il suo orgoglio" diciamo solo che Nord aveva inventato tutto, non voleva che Jack si intromettesse in una battaglia che ancora non gli apparteneva. Inoltre la fanciulla, a suo parere, se la cavava molto bene, si capiva lontano un km che era estremamente potente.

Dopo poco tempo la battaglia tra lei e i mostri finì, e finalmente potè esalare un sospiro di sollievo, aveva fatto fuori moltissime ombre ed era quasi ora di tornare in quella catapecchia che aveva trovato come rifugio per il 'soggiorno' in questa città. In poco tempo, i suoi propositi si auto-distrussero. Un mini-esercito di ombre, molto , ma molto più sviluppate del precedente si stavano avvicinando minacciose all' immortale. Lei iniziò a correre e poi estrasse le sue due pistole e in pochissimo tempo ne uccise molti, ma le creature aumentavano e lei stava seriamente perdendo le energie. Decise di usare una delle sue tante mosse più potenti. Richiamò il fuoco, il suo fuoco e di colpo si fermò mentre tutte le ombre si avvicinavano per farle del male. Si piegò su se stessa e poi...balzò in aria e alle sue spalle la luna brillava orgogliosa di Death, dopo poco, dietro di lei si formò un teschio fatto di fuoco blu. Dopo circa 2 secondi dal grande simbolo partì un raggio che sterminò alla velocità della luce tutte quelle sgradevoli ombre umanoidi. La potenza era stata tale da disintegrare tutto quello che veniva in contatto nel raggio di 5 km. Stavolta Death aveva esaurito del tutto le energie e non sapeva neanche lei come poi sarebbe ritornata in quella catapecchia. Chiuse gli occhi e cadde in una sonno profondo, mentre veniva graffiata dal vento che la accompagnava nella sua caduta.

Tutti i guardiani, incluso Nord, rimasero sconcertati dalla potenza della fanciulla, in particolare Jack, non si aspettava che una ragazza bellissima potesse essere così potente e fredda. Era rimasto senza parole. Quando però vide che Death stava per schiantarsi a terra, non si sa da dove prese quest'iniziativa, ma il suo corpo si mosse automaticamente e fortunatamente arrivò in tempo per evitarle la brutta caduta.