Il giorno dopo io e Ronnie ritornammo al parco e Eleonor e Alex vennero con noi. Sulla panchina c'erano le 'cinque'. Merda. Dovevamo di certo dare loro delle spiegazioni, ed ero sicura che non avrebbero creduto alla scusa dello 'stavo male' di Ronnie.
Nemmeno il tempo di arrivare alla panchina che Erika si alzò a venne verso di noi.
《Allora, cos'è questa storia? Ci avete rimpiazzate? Perché ieri non siete uscite? E perché ci sono loro con voi?!》disse lei rossa di rabbia.
Mi sentivo in caserma.
《Per iniziare 'loro' hanno un nome e sono Alex ed Eleonor. Noi non abbiamo rimpiazzato nessuno, volevamo conoscere persone nuove e ci sono piaciute》disse Ronnie con un tono calmo.
《Vuoi sapere perché ieri non siamo state con voi? Perché eravamo a casa mia con le persone che vogliamo veramente. 》continuai io.
Nel frattempo tutte le altre ci avevano raggiunto.
《Ma che cazzo vuoi tu? Esci da una settimana con noi e già vuoi portarci via Ronnie? Gira a largo bimba.》mi disse Erika.
《Ho scelto io di stare con loro!- intervenne Ronnie- sto bene, meglio senza di voi che mi fate la predica. 'Ronnie non fare questo, Ronnie non fare quello' ho 14 anni, cazzo! Posso scegliere di fare quello che voglio senza voi che rompete! E sapete cosa? Non mi pentirò mai di avervi detto questo!》
Ronnie era scoppiata. Tutta la rabbia accumulata in questi anni l'aveva tirata fuori adesso.
《Non lo capisci che lo facciamo per il tuo bene?》continuò Erika.
《E chi cazzo sei tu? Mia madre? Senti andate tutte a fanculo. Io scelgo loro.》Disse andandosene.
Alex e Eleonor la seguirono a ruota. Volevo farlo anche io, ma il mio braccio fu tirato da Erika.
《Tu ci piacevi, Abby. Ti rovinerai con loro.》sussurrò.
《Bene. Non aspetto altro. 》dissi liberandomi dalla sua presa e raggiungendo le altre.
Arrivammo in quel parcheggio e nel tragitto ci fu un silenzio di rabbia. Poco dopo arrivarono i ragazzi a cui raccontammo la situazione. Furono felici. Nessuno le sopportava più.