3.Punizioni

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-Seamus smettila! Harry sta ancora dormendo!-
Erano appena le 7 quando Harry fu svegliato dalla voce di Ron e dagli strani versi che emetteva Seamus, che evidentemente aveva mangiato un'altra di quelle caramelle o gomme dei gemelli.
-Tranquillo Ron, sono sveglio...ora.-
Seamus gli lanciò uno sguardo di scuse.
-Tranquillo fa niente, mi sarei svegliato comunque.-
Mentí spudoratamente Harry, che era troppo stanco per rimproverare l'amico.

Decisero di prepararsi e dirigersi giú per le scale verso la sala grande.
Lì trovarono già Hermione intenta a studiare il nuovo orario...
-Vi rendete conto? Hanno messo alla prima ora Pozioni, seguita da Storia della Magia e poi da Difesa contro le Arti Oscure con quella là! É quasi troppo perfino per me insomma...-
Era molto strano che Hermione avesse qualcosa da ridire sulle lezioni, ma nessuno poteva darle torto.
Iniziarono a mangiare, anche se Harry aveva la testa completamente altrove...aveva ancora in mente quel sogno, con quelle misteriose creature, ma pensava anche alla sua passeggiata notturna, quando aveva visto Malfoy al lago, gli aveva fatto strano vederlo lì da solo, sembrava quasi...innocuo.
Ma decise di non pensarci piú, non era una cosa cosí importante.
Piuttosto dovevano concentrarsi nell'affrontare quell'ardua giornata che li aspettava.

Una volta finita l'abbondante colazione si avviarono verso l'aula di Pozioni.
Entrarono e presero posto nei soliti banchi in fondo.
-Seduti.-
Disse Piton poco dopo, entrando e sbattendosi la porta alle spalle.
Iniziò facendo un discorso sui G.U.F.O. e sul fatto che si aspetta che tutti vadano benissimo nella sua materia, poi iniziò a spiegare la pozione che avrebbero dovuto eseguire.
-Oggi prepareremo una pozione che vi verrà chiesta agli esami, la Bevanda della Pace, una pozione che calma l'ansia, ma se esagererete con gli ingredienti infliggerete al bevitore un sonno pesante, e a volte, irreversibile.-
Il professore agitò appena la bacchetta...- Gli ingredienti e il metodo sono sulla lavagna.-
Gli studenti iniziarono a prendere gli ingredienti dall'armadio e aggiungerli con ordine al calderone.
-Un lieve vapore d'argento dovrebbe ora sprigionarsi dalle vostre pozioni.-
Annunciò a dieci minuti dalla fine...
Harry si guardò intorno disperato.
Il suo calderone emanava un'abbondante quantità di fumo grigio scuro, quello di Ron sprizzava scintille verdi, mentre, invece, la superfice della pozione di Hermione era una nebbiolina di vapore argenteo.
Piton passando la guardò senza dire niente, il che voleva dire che non aveva trovato niente da criticare.
Ma davanti al calderone di Harry si fermò, e lo scrutò con un orribile sorriso mellifluo.
-Potter, e questa che cosa sarebbe?-
I serpeverde alzarono lo sguardo eccitati, adoravano quando Piton tormentava Harry.
-La Bevanda della Pace.-
-Dimmi un pò Potter, sai leggere?-
Malfoy rise.
-Si.-
-Leggimi la terza riga delle istruzioni.-
Harry guardò la lavagna strizzando gli occhi.
-Aggiungere la pietra di luna in polvere, mescolare tre volte in senso antiorario, lasciar bollire per sette minuti, poi aggiungere due gocce di sciroppo di elleboro...-
Il suo cuore ebbe un tuffo. Non aveva aggiunto lo sciroppo.
-Hai fatto tutto quello che c'era scritto, Potter?-
-No.- Rispose Harry molto piano.
-Prego?-
-No.- Disse piú forte
-Ho dimenticato l'elleboro.-
-Lo so Potter, il che vuol dire che questa porcheria è tutta inutile.-
Malfoy rise di nuovo voltandosi verso Tiger e Goyle.
-Signor Malfoy, lei sarà lieto, perciò, di aiutare Potter a studiare questa e le prossime pozioni finché lo ritterrò neccessario.-
Malfoy si girò di scatto.
-Cosa?...Lei non può...-
-Oh si che posso, vi troverete a fine giornata ogni volta che abbiamo lezione, in biblioteca o dove vi pare, cosí lei potrà assicurarsi che il nostro Potter studi adeguatamente ciò che gli verrà richiesto.-
La faccia di Malfoy era sbiancata.
-Dopotutto ora è anche un prefetto, é suo compito dare il buon esempio.-
Harry non sapeva se essere felice che una volta tanto anche Malfoy si fosse beccato una sottospece di punizione o se disperarsi per l'idea che doveva passare del tempo con quello stronzo.
Quando la lezione fu terminata, Malfoy uscendo dall'aula lanciò uno sguardo disgustato a Harry passandogli di fianco.
Harry e gli altri non ci vecero neanche troppo caso.
-Era ora che anche quel serpeverde si beccase una punizione.-
-Hermione ma ti rendi conto di quello che dici? Harry dovrà passare delle ore con lui almeno due volte a settimana...è un puro suicidio.-
-Ti ringrazio Ron, ora mi sento molto meglio.-
Rispose Harry in tono ironico.
-Scusami amico.-
-Tranquillo ne sono consapevole anche io, spero di uscirne vivo.-
Nel frattempo avevano raggiunto l'aula del professor Rüf.
La sua lezione fu una noia assurda, come sempre, e piú di metà classe si stava appisolando, tranne Hermione ovviamente, che non si sa in che modo resisteva.
Finita anche quell'ora, li aspettava Difesa contro le Arti Oscure.
Entrarono in silenzio e trovarono la professoressa Umbridge già seduta alla cattedra.
-Buon pomeriggio!- Disse quando tutti si furono seduti.
Alcuni borbottarono "Buon pomeriggio".
-Mmm mmm, cosí non va, no? Vorrei che rispondeste "Buon pomeriggio professoressa Umbridge". Un'altra volta, prego.-
-Buon pomeriggio ragazzi!-
-Buon pomeriggio professoressa Umbridge.- Le risposero in coro.
-Bene, non era troppo difficile vero? Via le bacchette e fuori le piume, prego.-
Molti ragazzi si scambiarono sguardi cupi.
-Allora, l'insegnamento di questa materia é stato piuttosto discontinuo, non é cosí?- Esordí tenendo le mani incrociate... -Il continuo cambio d'insegnanti vi ha purtroppo posti sotto la media d'istruzione che ci aspetteremo di vedere ai G.U.F.O.-
-Vi farà piacere sapere, tuttavia, che questi problemi saranno finalmente risolti. Quest'anno seguiremo un corso di magia difensiva strutturato con cura, fondato sulla teoria, approvato dal Ministero. Ora copiate le seguenti frasi, prego.-
Colpí la lavagna ed apparvero gli "Obbietti del Corso".
Per un paio di minuti l'aula fu invasa dal fruscio delle piume sulla pergamena.
Quando tutti ebbero ricopiato i tre obbiettivi, la professoressa Umbridge chiese se tutti avevano Teoria della Magia Difensiva...
La classe fu percorsa da un cupo mormorio di assenso.
-Credo che dobbiamo riprovarci. Quando vi faccio una domanda vorrei che rispondeste "Si, professoressa Umbridge" o "No, professoressa Umbridge". Allora, avete tutti Teoria della Magia Difensiva?-
-Si, professoressa Umbridge.-
-Bene, vorrei che apriste il libro e leggeste il primo capitolo.-
Harry aprí il libro e iniziò a leggere...era infinitamente noioso, quasi come le lezioni del proffessor Rüf.
Passarono alcuni minuti di silenzio, vicino a lui Ron stava rigirando la piuma tra le dita con aria assente.
Harry guardò dall'altro lato e la sorpresa lo riscosse...
Hermione non aveva nemmeno aperto il libro, ma guardava fisso la professoressa con la mano alzata.
Dopo parecchi minuti Harry non fu piú il solo a tenere d'occhio Hermione.
Quando ormai piú di metà classe non stava piú leggendo il capitolo assegnato, la professoressa non potè più ignorare la situazione.
-Voleva chiedere qualcosa a proposito del capitolo, cara?-
-Non a proposito del capitolo, no.-
-In questo caso affronteremo la domanda a fine lezione.-
-Ho una domanda sugli obbiettivi del suo corso.-
-Il suo nome é?-
-Hermione Granger.-
-Bè signorina Granger, credo che gli obbiettivi siano perfettamente chiari.-
-Veramente non mi pare, lì non c'è scritto niente sul fatto di usare incantesimi di Difesa.-
-Usare incantesimi di Difesa?- Ripeté con una risatina la professoressa...-Non riesco a immaginare una situazione nella mia classe che richieda di usare un incantesimo di Difesa.-
-Non useremo la magia?- Chiese Ron ad alta voce.
-Gli studenti alzano la mano quando desiderano parlare durante le mie lezioni.-
Ron, Harry e Hermione spararono subito in alto la mano.
-Voleva chiedere qualcos'altro signorina Granger?-
-Si, senza dubbio lo scopo di questa materia é esercitarsi negli incantesimi di Difesa, no?-
-Lei é percaso un'esperta d'istruzione del Ministero?-
-No, ma...-
-Allora temo che non sia qualificata per decidere qual é lo scopo di un corso. Apprenderete gli incantesimi di Difesa in un modo sicuro, privo di rischi...-
-A che cosa serve?- Chiese Harry ad alta voce -Se verremo attaccati, non sarà un...-
-La mano signor Potter.-
Harry scagliò di nuovo il pugno in alto.
-Mi risulta che in questo posto siate stati esposti all'influenza di maghi assai irresponsabili, per non parlare di ibridi estremamente pericolosi.-
-Se intende il professor Lupin, è stato il migliore che abbiamo mai...-
-La sua mano non è alzata signor Thomas.-
-Come stavo dicendo siete stati indotti con la paura, a credere che sia probabile imbattersi in attacchi oscuri un giorno si e uno no.
Ora é opinione del ministero che una conoscenza teorica sarà piú che sufficente a farvi superare gli esami, e dopotutto è questo lo scopo della scuola.-
-Al G.U.F.O. non c'è anche una prova pratica?- Chiese Calì.
-Se avrete studiato a fondo la teoria, non c'è ragione per cui...-
-E a che cosa servirà la teoria nel mondo reale?- Intervenne Harry ad alta voce.
-Qui siamo a scuola, signor Potter, non nel mondo reale.- Disse piano.
-Allora non dobbiamo prepararci a ciò che ci aspetta la fuori?-
-Non c'è niente che ci aspetta là fuori, signor Potter.-
-Oh, davvero?- Ribattè Harry, con la rabbia sommessa da tutto il giorno che stava per esplodere.
-Chi immagina possa desiderare di aggredire ragazzini come voi?-
-Mmm, mi lasci pensare...- rispose Harry in tono falsamente meditabondo -Forse...Lord Voldemort?-
Ron trattene il fiato.
-Dieci punti in meno per Grifondoro, signor Potter.-
La classe era immobile.
-Ora, permettete che chiarisca un paio di cose.- La professoressa si alzò e si porse verso di loro -Vi è stato riferito che un certo Mago Oscuro sia tornato dal mondo dei morti...-
-Non era morto- disse Harry con rabbia -ed è tornato!-
-Questa è una bugia!-
-NON è una bugia!- esclamò Harry -Io l'ho visto, io ho combattuto contro di lui!-
-Punizione signor Potter!-
-Sta sera alle cinque. Nel mio ufficio. Ripeto, questa è una bugia. E ora, volete per favore continuare la lettura?-
La professoressa Umbridge sedette dietro la cattedra.
Harry invece si alzò.
-Quindi secondo lei Cedric Diggory è morto così, da solo, vero?- Chiese con voce tremante.
-La morte di Cedric Diggory è stata un tragico incidente.- Rispose in tono gelido.
-È stato un assassinio. Voldemort l'ha ucciso, e lei lo sa.-
-Benissimo signor Potter, la sua punizione è stata prolungata a una settimana. Vuole dire qualcos'altro per caso?-

Chissà come mai Piton ha deciso di "punire" in questo modo il suo serpeverde preferito...
Scusate se non è granchè, ma come avevo già detto nel precedente, l'originale mi si era eliminato e non so come sia venuto ora. In ogni caso spero vi piaccia lo stesso.
Grazie a tutti quelli che stanno leggendo e commentando.

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